giovedì, Aprile 25, 2024

GP AUSTRIA: quanti problemi in casa Ferrari

Poche ore fa si è corso il Gran Premio d’Austria, un GP molto noioso che ha portato ben poche soddisfazioni in casa Ferrari. 
Raikkonen dopo pochissime curve ha visto andare in fumo la sua possibile rimonta, per un bruttissimo incidente con il suo ex compagno di squadra, Fernando Alonso. 

Le primissime immagini non hanno purtroppo chiarito la dinamica dell’incidente visto che è mancato (stranamente) il Camera Car dalla vettura di Fernando. Successivamente, anche grazie alle interviste dei piloti si è capito che Alonso non ha toccato il posteriore della SF15-T ma l’errore è stato tutto di Raikkonen.
Abbiamo voluto subito informarci su quanto accaduto e siamo venuti a sapere che l’errore è legato all’utilizzo di una mappatura aggressiva che Ferrari impiega in due situazioni (nelle normali condizioni di gara):
– il primo giro di gara 
– il primo giro dopo il rientro in pista da un Pit Stop 
E per Raikkonen, due incidenti nelle due situazioni dove viene utilizzata tale mappatura. Certe cose non dovrebbero accedere. Ciò evidenzia il fatto che il pilota finlandese non si sia ancora abituato alla particolare mappatura introdotta in maniera ancora più spinta sulla Power Unit EVO che ha fatto il suo debutto in Canada. Tutto ciò per cercare di limitare o addirittura eliminare il grosso problema che si era presentato ai tecnici della rossa in questo 2015, ossia il lento riscaldamento delle gomme. Tale modifica sembra aver portato dei vantaggi alla rossa, visto che sia in Canada e soprattutto qui in Austria ove erano anche presenti temperature molto fredde, non si sono presentati quei fastidiosi problemi di riscaldamento degli pneumatici.
Per Vettel nessun problema invece, e ciò è legato ad un miglior e più rapido adattamento del pilota tedesco alla nuova configurazione inserita sulla terza PU. Bisogna che sappiate, sempre legato a questo discorso, che Kimi ha finora utilizzato ben poco anche in questo 2015 il simulatore presente a Maranello, rispetto a Vettel, per suoi problemi (spesso vomita e ha capogiri) che potrebbero averne limitato l’apprendimento alle novità elettroniche introdotte sulla PU EVO.
Per quanto riguarda Vettel, un ottimo quarto posto che però lascia l’amaro in bocca perché il terzo gradino del podio era sicuramente alla sua portata. Considerando poi l’errore commesso da Hamilton in uscita dai box, addirittura Arrivabene ha affermato che si poteva lottare addirittura per il secondo posto. Noi ne dubitiamo però.
Ma cosa è successo al Pit Stop del pilota tedesco? Come già avvenuto in Australia sulla vettura di Kimi, si è spanato un dado, questa volta sulla posteriore destra. Tutto ciò è legato al fatto che Ferrari ha introdotto all’inizio di questo 2015, dei dadi prodotti con un nuovo materiale, una particolare lega di alluminio, fin troppo tenera per il titanio delle pistole.
Critico anche Arrivabene nel post gara quando è andato ad affermare che forse è stato un errore cercare di perfezionare (diminuzione di peso) un componente che andava già molto bene lo scorso anno, mentre piuttosto era più utile andare a correggere altri settori/componenti della SF15-T che sicuramente non funzionavano a dovere. 

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