mercoledì, Aprile 24, 2024

ANALISI GP AUSTRALIA: RedBull, Toro Rosso, Williams, Haas e Mclaren

Dopo aver analizzato dettagliatamente nei giorni scorsi la gara di Mercedes e Ferrari andiamo ad approfondire il passo gara mostrato dagli altri team nella gara inaugurale di Melbourne.
REDBULL
Il team di Milton Keynes ha dimostrato in questa trasferta australiana di poter essere la quarta forza stagionale nonostante la “scarsa” potenza della Power Unit Renault. Ricordiamo infatti che l’unità motrice francese è ancora piuttosto lontana in termini di potenza rispetto alle unità Mercedes e Ferrari (sopratutto in qualifica). C’è però da dire che finalmente, dopo un grosso lavoro invernale, anche la Power Unit francese si è dimostrata molto guidabile e senza grossi problemi di affidabilità. Le prestazioni mostrate dalla nuovissima RB12 dimostrano che Adrian Newey è riuscito a realizzare una vettura molto performante a livello telaistico per quanto riguarda il carico aerodinamico generato. 

In qualifica Riccardo ha ottenuto l’ottavo tempo mentre il compagno di team Kvyat è stato eliminato nel Q1 a causa del traffico che soprattutto con la nuova tipologia di qualifiche, è bene evitare.

Il distacco nei confronti della Mercedes in configurazione qualifica, non sembra essere diminuito rispetto alla scorsa stagione in quanto è rimasto intorno ai 330 millesimi a chilometro. Il quarto posto di Ricciardo è stato veramente guadagnato in pista, poiché la Red Bull, al contrario del Team Haas per fare un esempio, non ha sfruttato la bandiera rossa per montare un set di gomme medie cercando di arrivare in fondo alla gara.

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1° STINT G Lap Pit Stop 2° STINT G Lap Pit Stop 3° STINT G Lap Pit Stop 4° STINT G
ROS 01:32,4 SSu 12 01:32,2 Sn 18 – red flag 01:31,6 Mn
HAM 01:33,4 SSu 16 Mn No cambio G 01:31,7 Mu
VET 01:32,3 SSu 13 01:31,3 SSn 18 01:31,4 Ssu 35 01:31,0 Sn
RIC 01:33,2 SSu 12 01:32,8 SSn 18 – red flag 01:32,0 Sn 42 01:30,6 Ssu
Il 1° stint di gara effettuato da Ricciardo con il set di gomme utilizzato in Q2, è durato soltanto 12 giri nonostante gli pneumatici non avessero mostrato nessun segno di degrado. come potete osservare dal grafico in basso. 
Secondo la nostra opinione, il muretto Red Bull ha tentato un undercut su Hamilton anche se il pilota inglese aveva un vantaggio di ben 4 secondi sul pilota australiano avendo quindi tutto il tempo possibile per poter reagire. Reazione che, come sappiamo, non c’è stata poiché il campione del mondo in accordo con il team stava già pianificando la strategia ad una sola sosta, non riuscendo a superare in pista le vetture che lo precedevano.
Come potete vedere dalla tabella in alto, il primo stint di Ricciardo è stato più lento di 8 decimi rispetto ai migliori.
Al primo pit stop è stato scelto di utilizzare un set di gomme super soft nuove che per via della bandiera rossa, sono state sostituite con delle soft nuove. Il pilota australiano ha potuto utilizzare le super soft nuove per soli 6 giri girando con un passo medio di 1:32,8. 

Il terzo stint di Ricciardo con gomme soft è stato abbastanza positivo girando su un passo di 1:32,0.

L’ultimo stint, invece, grazie alle gomme super soft usate ha permesso a Ricciardo di essere il pilota più veloce in pista girando con un passo medio di 1:30,6 nonostante abbia accusato un degrado degli pneumatici negli ultimi 3 giri della corsa. 

Kvyat dopo delle qualifiche disastrose ha accusato dei problemi in fase di partenza ed è stato costretto al ritiro.
Concludendo, da un punto di vista tecnico sembra che la RB12 sia una vettura molto bilanciata in frenata, e soprattutto, componente da non trascurare, si sposi molto bene con le nuove coperture Pirelli aggiornate. Tutti i vari stint di gara infatti hanno dimostrato come le gomme Pirelli 2016 montate sulla RB12 non soffrano di un importante degrado.
TORO ROSSO
La scuderia di Faenza ritorna dal Gran Premio di Melbourne con un bottino di punti molto inferiore rispetto a quello che poteva accumulare vista la bontà della vettura dimostrata in pista. Il Team di Faenza ha dimostrato di essere la terza forza in Australia. Le prestazioni in qualifica della STR11 sono state molto buone grazie anche alla Power Unit Ferrari in configurazione 2015; è arrivata infatti una ottima quinta posizione per Verstappen e la settima per Sainz. La prima parte di gara di Verstappen è stata molto importante, soprattutto per i piloti che precedeva, visto che il pilota olandese è riuscito a tenere abbastanza facilmente dietro di lui la Mercedes di Lewis Hamilton. Sainz, invece, dopo una partenza “normale” è riuscito a conservare il settimo posto piuttosto facilmente.

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PILOTA 1° STINT G Lap Pit Stop 2° STINT G Lap Pit Stop 3° STINT G Lap Pit Stop 4° STINT G
ROS 01:32,4 SSu 12 01:32,2 Sn 18 – red flag 01:31,6 Mn
HAM 01:33,4 SSu 16 Mn No cambio G 01:31,7 Mu
VET 01:32,3 SSu 13 01:31,3 SSn 18 01:31,4 Ssu 35 01:31,0 Sn
VER 01:33,2 SSu 13 01:32,5 Sn 18 01:32,2 Sn 32 01:32,7 Mn
SAI 01:33,4 SSu 8 01:33,3 Sn 18 01:32,3 Sn 31 01:33,1 Mn

Il pilota spagnolo della Toro Rosso è stato il primo pilota ad effettuare il pitstop, al giro 8, per tentare l’undercut su Massa, positivamente riuscito, il quale si è fermato in pit due giri dopo. Verstappen ha effettuato il suo pitstop, non senza problemi, invece al giro 13.

Quando è stata sospesa la corsa al giro 18, entrambi i piloti hanno montato un treno di super soft nuove che non ha funzionato a dovere a causa del brusco abbassamento delle temperature (dagli oltre 30°C della pista, si è passati a temperature poco sopra i 20°C).

La gomma soft (high working range) ha un più ampio range di temperatura di funzionamento rispetto alle gomme medie che sono della low working range ed è per questo che ha sofferto meno il cambiamento delle condizioni della pista. Ed è proprio per questo motivo che al giro 31 e 32, entrambi i piloti hanno effettuato il loro pitstop per montare le gomme medie.

WILLIAMS
E’ stata sicuramente la vettura che più ha deluso in questa prima gara stagionale. Durante i test la vettura aveva dato segnali confortanti e sembrava aver risolto i problemi di mancanza di grip meccanico nelle curve medio-lente ma da quello che si è visto in Australia, la conferma è da rimandare. I risultati delle qualifiche hanno messo in luce una vettura che non ha migliorato ed anzi, il distacco chilometrico nei confronti della Mercedes rispetto al 2015 è aumentato. In gara, grazie ad una ottima strategia, il Team di Groove è riuscito a portare a casa un buon quinto posto con Massa e un settimo con Valtteri Bottas. 
Prima di trarre delle conclusioni su questa vettura crediamo sia giusto aspettare le prossime due gare che si disputeranno in Bahrain e in Cina, primi due veri circuiti della stagione. Ricordiamo che nel prossimo weekend di gara verranno introdotte delle importante migliorie sulla FW38 a partire dal nuovo muso e dalla nuova ala anteriori che dovrebbero migliorare sostanzialmente le prestazioni della monoposto inglese.

In basso il riepilogo del passo gara di Massa equiparato a Rosberg e Vettel

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PILOTA 1° STINT G Lap Pit Stop 2° STINT G Lap Pit Stop 3° STINT G Lap Pit Stop 4° STINT G
ROS 01:32,4 SSu 12 01:32,2 Sn 18 – red flag 01:31,6 Mn
VET 01:32,3 SSu 13 01:31,3 SSn 18 01:31,4 Ssu 35 01:31,0 Sn
MAS 01:33,9 SSu 11 01:33,3 Mn 18 01:33,0

HAAS
Bravo e forse anche un po fortunato il nuovissimo team americano che nella propria gara inaugurale è riuscito ad ottenere un super sesto posto con Grosjean.

Dopo delle qualifiche disastrose che hanno estromesso subito in Q1 entrambe le vetture (si vede che i propri strateghi non avevano ancora assimilato pienamente le modifiche regolamentari alle qualifiche), il team Haas si è ripreso in gara sfruttando nel migliore dei modi la bandiera rossa. Il pilota francese è partito con un set di gomme soft nuove che gli hanno permesso di arrivare molto agevolmente al giro 18, quando la gara è stata neutralizzata per il terribile incidente tra Alonso e Gutierrez. Alla ripartenza, Grosjean grazie ad una ottima scelta del Team, ha montato un set di gomme medie che gli hanno permesso di concludere la gara senza più soste. Fortunati ma anche bravi nel capire che le medie erano la scelta giusta. Va reso anche merito ad una stratega, ex Ferrari, Ruth Buscombe, per la scelta fatta. 

Grosjean nel secondo stint ha girato con tempi molto costanti accusando un degrado degli pneumatici solo nei giri conclusivi della gara. Un decadimento delle prestazioni degli pneumatici che possiamo considerare normale in quanto anche la stessa Mercedes che ha utilizzato una strategia simile è andata un po’ in crisi nei giri conclusivi del Gran Premio.

Nella tabella in basso un riepilogo del passo medio di Grosjean

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PILOTA 1° STINT G Lap Pit Stop 2° STINT G
GRO 01:35,0 Sn 18 01:33,3 Mn
MCLAREN

La Mclaren è senza dubbio il team che ha fatto il passo avanti più grande rispetto al 2015 ma questa era una cosa abbastanza intuibile visto le disastrose prestazioni della scorsa stagione.

Se confrontiamo le prestazioni della McLaren di Melbourne con quelle del finale della scorsa stagione possiamo notare che siamo passati da un distacco chilometrico medio di 0,484 ad un gap medio  di 0,448. La vettura, come più volte abbiamo detto, è buona e la Power Unit soprattutto sul sistema ibrido è migliorata. Sono attesi nei prossimi tre mesi importanti sviluppi sia a livello aerodinamico (già in Bahrain Mclaren porterà qualche novità a quanto ci è stato detto) che di Power Unit, utili per trarre delle importanti conclusioni.

Cancellata la gara di Alonso che ha avuto l’ormai famoso sfortunato incidente con Gutierrez, il passo di Button non è stato all’altezza delle aspettative. Sembra che la Mclaren non abbia ancora risolto quei fastidiosi problemi legati all’elettronica della Power Unit, che tende a “mangiare” un pò troppo le gomme. Uno dei prossimi passi che dovrà infatti effettuare Honda sarà simile a quello su cui ha lavorato duramente nello scorso inverno Renault: rendere la Power Unit gestibile e guidabile, senza affaticare troppo gli pneumatici posteriori.

Ecco infine in dettaglio il passo medio di Alonso e Button:

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PILOTA 1° STINT G Lap Pit Stop 2° STINT G Lap Pit Stop 3° STINT G Lap Pit Stop 4° STINT G
ROS 01:32,4 SSu 12 01:32,2 Sn 18 – red flag 01:31,6 Mn
ALO 01:34,4 SSn
BUT 01:34,8 Sn 15 Sn 18 – red flag 01:34,3 SSn 30 01:32,7 Mn

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