giovedì, Aprile 18, 2024

MERCEDES W08: l’analisi tecnica – PARTE 1

Dopo Williams, Sauber, Renault e Force India, è arrivato anche il giorno della nuova Mercedes, la W08 EQPower (e non Hybrid…) che si è svelata come da programmi durante il filming day realizzato quest’oggi sul tracciato di Silverstone.

La W08 è vettura esteticamente molto bella che colpisce per via delle sue ottime forme che denotano un lavoro maniacale effettuato dagli aerodinamici del Team anglo tedesco in ogni zona della monoposto.

Partendo dal passo, è evidente guardando le foto che sono state confermate le indiscrezioni delle scorse settimane che parlavano di una vettura con un passo decisamente più lungo rispetto al 2016. Per i meno tecnici ricordiamo che con questo parametro si indica la distanza tra l’asse di una ruota anteriore e l’asse della ruota posteriore posta sullo stesso lato. L’incremento del passo è stato pensato dai tecnici di Brackley per migliorare l’equilibrio aerodinamico della nuova monoposto e soprattutto per sfruttare al massimo il regolamento tecnico 2017 che lascia piena libertà ai progettisti nella zona situata tra le ruote anteriori e le pance della vettura, zona piuttosto elaborata sulla W08. Il secondo motivo che ha portato i tecnici del Team anglo tedesco ad allungare il passo della nuova vettura è quello di avere una zona posteriore, precisamente quella tra l’airscope e l’asse delle ruote posteriori, per riuscire a liberare più quanto fondo possibile con lo scopo di alimentare maggiormente il diffusore nella parte alta, condizioni favorevole per una maggior generazione di carico aerodinamico.

Immagine 1

Il muso mantiene la stessa filosofia vista sulla W07 2016 e conosciuta ormai molto bene dai nostri lettori. Williams, Sauber, Renault e Force India hanno cercato di massimizzare la portata di aria al si sotto del muso mentre la Mercedes ha scelto ancora l’altra strada cercando di portare un maggior afflusso d’aria esternamente ai piloncini di sostegno dell’ala. Una strada più “complicata” e che ancora molti Team non hanno capito totalmente poiché è più semplice portare aria nella zona del T Tray guidandola tramite la parte interna dei piloni dell’ala o addirittura tramite delle canalizzazione studiate “ad hoc” come nel caso di Force India.

Immagine 2

Il sistema S-Duct è stato confermato ed è molto simile alla versione 2016; la funzione di tale componente è quella di incanalare l’aria turbolenta da sotto il naso (freccia gialla immagine 1) espellendola sotto forma di flusso laminare al di sopra della vettura (frecce gialle immagine 1 e 2). La posizione dello sfogo ha cambiato notevolmente posizione rispetto alla W07 essendo stata spostata più in basso. Grazie a questo particolare sistema si riesce a pulire il flusso d’aria diretto verso il fondo vettura che se correttamente guidato permetterà di aumentare la generazione di carico aerodinamico tramite il diffusore. Cosi come sulla W07 2016, a differenza di altri team, Mercedes ha collocato le prese che alimentano questo sistema in una posizione molto avanzata del muso, realizzando un condotto con una “S” meno pronunciata e quindi con una maggiore efficienza.

Immagine 3

L’ala anteriore a freccia è similare a quella montata nel 2016 e non è la specifica che il Team anglo tedesco utilizzerà in Australia. L’unica modifica degna di essere chiamata tale è quella ai upper flap, se si possono ancora chiamare cosi visto che non si congiungono più direttamente all’endplate ma solo grazie ad un piccolo supporto (freccia rossa immagine 3). Anche l’ancoraggio al mainplane è stato modificato, ora rettilineo e non più curvo come sulla specifica di ala 2016. Confermato il tunnel e il concetto aerodinamico generale dell’ala è rimasto quello dello scorso anno con la parte esterna che espelle l’aria ai lati e al di sopra dei grandi gommoni Pirelli anteriori. Nessuna modifica all’endplate che risulta essere quello utilizzato in molti Gran Premi 2016 con i due soffiaggi nella parte terminale. 


L’endplate dell’ala anteriore 2016 – Mercedes W07 Hybrid
I turning vanes posizionati sotto al muso in versione 2017 sono un evoluzione di quelli che abbiamo potuto ammirare sulla W07 2016. Come potete osservare dalla prossima immagine, la nuova specifica è formata da quattro elementi con ben sei soffiature sul profilo orizzontale. Questi elementi aerodinamici sono molto importanti per la corretta gestione del flusso d’aria in arrivo dalla sezione neutra dell’ala anteriore e dalla parte interna dei flap e diretto poi verso i bargeboard e quindi il fondo vettura. Da segnalare una piccola aletta introdotta nei turning vanes (in giallo nella immagine 4) e il mantenimento della batwing in versione W07 2016.

Immagine 4

Abbiamo parlato poco delle sospensioni anteriori viste sulla Williams, sulla Sauber, sulla Renault e sulla Force India presentata ieri perchè preferiamo aspettare fotografie migliori ma per quanto riguarda Mercedes serve approfondire un attimo il discorso. Sull’anteriore lo schema è rimasto il tanto convincente push rod con terzo elemento completamente idraulico (si vedrà solamente in Australia molto probabilmente), installato sfruttando il buco regolamentare che tanto ha fatto discutere nella passata stagione e che verrà reso illegale con la stagione 2018 di Formula 1 molto probabilmente. 

Immagine 5

Per migliorare ulteriormente la pulizia aerodinamica della già ottima sospensione 2016 i tecnici del team anglo tedesco, capeggiati dall’italiano Aldo Costa, hanno pensato e poi progettato quelle che possiamo considerare a tutti gli effetti delle innovazioni: con la freccia rossa nell’immagine 5 abbiamo evidenziato il curvo attacco del triangolo superiore al portamozzo, pensato in questa maniera per poter alzare il braccio superiore della sospensione, rendendolo parallelo al braccio inferiore e soprattutto andando a influenzare meno il flusso in arrivo alle bocche di raffreddamento dei radiatori.

Immagine 6

Come si può ben notare dall’immagine 6 una innovazione è presente anche sul braccio inferiore della push rod anteriore che risulta essere sagomato nella parte interna. Servirà approfondire la questione con delle fotografie ancora più nitide della zona durante i test della prossima settimana in quel di Barcellona. Braccio inferiore che non ha più il diapason come sulle soluzioni viste nel 2015 e 2016.

Immagine 7

Ma passiamo ai bargeboard, altra zona veramente interessante della W08. Colpiscono innanzitutto i due grossi profili fissati ai lati dell’abitacolo e che ricordano un po le corna della vincente Ferrari 2008. La funzione è quella di abbassare il flusso d’aria diretto verso la parte centrale della vettura e più precisamente di portarlo in parte verso le bocche di raffreddamento della Power Unit (piccolissime) e in parte verso il fondo vettura.

Immagine 8

Nella parte bassa dei bargeboard veri e propri la forma è piuttosto seghettata come si può vedere nell’immagine 7 con le tre soffiature messe in evidenza in giallo. I bargeboard, con l’evoluzione 2016 proprio di Mercedes, fungono da veri e propri generatori di vortice che garantiscono il corretto miglioramento del flusso diretto verso il fondo vettura; questo perché sarà fondamentale alimentare il diffusore posteriore con flusso molto energetico con l’effetto positivo dell’aumento di efficienza nella generazione di carico aerodinamico tramite il diffusore. Vogliamo invece ancora prendere con le pinze la parte centrale e superiore dei bargeboard che ci sembra ancora troppo semplice. Da segnalare la presenza di un piccolo deviatore di flusso anteriormente al grosso bargeboard.


Immagine 9



Rivista anche la zona attorno agli specchietti, spostati leggermente indietro, avanzando quel profilo che lo scorso anno sulla W07 risultava essere posizionato proprio nella parte posteriore dei retrovisori.


…continua..di Cristiano Sponton e del PJ

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