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GP MONACO: Il Pagellone semiserio del Froldi.

Dopo 16 anni la “rossa” sbanca sulla roulette di Montecarlo. Doppietta. Ora speriamo non passino altri 16 anni eh! Il dominio della Ferrari in questo gran premio non è mai stato messo in discussione. Fa una certa impressione vedere un podio senza neanche una Mercedes. In tre stagioni e un pezzo, è accaduto solo 4 volte. Speriamo ci prendano gusto (gufata cosmica).

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Vettel. Voto: 9 1/2: Sabato, quando contava, non è stato perfetto. Uno dei segreti di Montecarlo è che non devi strafare, sennò cercando di andare più veloce vai più piano, oltre a rischiare di sbattere da qualche parte. Domenica ha stampato 3 giri da record e li si è costruito il tesoretto per arrivare davanti a Raikkonen con un perfetto overcut.

Raikkonen. Voto: 9. Sabato opposto rispetto a Vettel; ha fatto un giro eccezionale, da lustrarsi gli occhi. Domenica è partito bene ed ha fatto una prima parte di gara abbastanza veloce. Poi di botto ha rallentato il gruppo, e questo era evidente a tutti coloro che hanno guardato la gara con un minimo di oggettività. Il discorso è molto semplice. Kimi non ha, perlomeno ieri non aveva, il ritmo di Vettel in gara e la spuntava per un soffio su Bottas e Ricciardo. Aveva in mano lui le chiavi del gran premio e se la Ferrari avesse ritardato troppo il pit stop di Raikkonen (dopo quello di Verstappen che ha sparigliato le carte), il rischio che i due ferraristi si trovassero secondo e terzo era davvero concreto. Detto che, nel caso, non trovo nulla di disdicevole sugli ordini di scuderia, ieri proprio non mi pare ci siano stati.
Storia d’amore Vettel-Hamilton. Voto: titoli di coda? Hamilton comincia a sentire stretto questo legame. Il suo amato tedesco comincia ad avere una certa libertà e le copertine dei quotidiani lo vedono sempre di più in prima pagina. Ah..maledetta gelosia! Storia già al capolinea?
Premio faccia di sederino d’oro 2017. Voto: aggiudicato all’unanimità a Hamilton. Il tricampione del mondo dice la sua accusando la Ferrari di presunti favoritismi a Vettel, contro Raikkonen. Ti viene proprio da dire: “Da che pulpito” eh! Mentre pronunciava queste parole, San gregario gli stava preparando il tè.
Hamilton: voto: 6 1/2. Continua il momento altalenante del pilota anglocaraibico. Hamilton ha invocato non meglio precisati problemi alla monoposto, protetto (giustamente, perché questo deve fare un “team principal”) da Toto che ha battuto sullo stesso tasto. Villenueve molto più semplicemente ha spiegato l’arcano: Hamilton è abituato da 3 anni a guidare un’astronave. L’attuale monoposto è ancora terribilmente veloce ma anche molto più difficile da portare al limite. Tra l’altro Montecarlo (vedi alla voce monoposto più lunga di tutto il Circus) non è la pista più adatta a questa Mercedes. In sostanza, Hamilton ha preso sottogamba il fine settimana monegasco e trovandosi in difficoltà non è riuscito a tirar fuori il meglio possibile (o perlomeno non era abbastanza concentrato per farlo), dalla sua monoposto.
Bottas. Voto: 9. Discorso speculare rispetto a Hamilton. Bottas si trova a suo agio, o perlomeno meno a disagio, su questa Mercedes (d’altronde l’anno scorso guidava una Williams che non era propriamente una supercar). Anche lui ha avuto parecchie difficoltà giovedì e sabato. Dai e dai però ha capito come tirar fuori il massimo possibile dalla sua monoposto. Il quarto posto è più merito di Ricciardo che demerito suo.
Ricciardo. Voto: 9+. Il buon “riccio” ama particolarmente il circuito monegasco. E ieri gara bella e molto tirata (e anche fortunata). Prima o poi la fortuna gli darà almeno una vittoria nel toboga del principato.
Wehrlein. Voto: chiedere ad Ivan Capelli. Non ha colpe nell’incidente con Button, ma non pensavo che dopo Capelli e la sua sfortunata avventura in Ferrari (1992), avrei rivisto una monoposto in quella posizione e in quello stesso circuito.
Button. Voto: 5. E’ tornato per grazia ricevuta (vedi Alonso impegnato a Indianapolis), ha fatto un fine settimana non male, ma in gara ha fatto un bel patatrac e ciao!
Perez. Voto: “malocchio” Va una meraviglia per non so quanti gran premi, parlano di Ferrari (possibile volante nel 2018), non capisce più niente. Un amuleto sarebbe d’uopo, un bel corno…rigorosamente rosso, dentro l’abitacolo.
Muretto Ferrari: Voto: 12. Non hanno sbagliato niente.
La goduria di Rosberg. Voto: 12. Indovinate chi era il più contento per la doppietta Ferrari? Avete presente quel giovane signore che ha fatto le interviste poco dopo il podio? Ecco, si, proprio lui. Era raggiante. Sarò perfido ma immagino quando abbia ballato di gioia, mentalmente, il campione del mondo in carica, per ora ex pilota, mentre vedeva arrancare Hamilton nelle retrovie del gran premio. Qualcuno dice che Rosberg più di una volta abbia tolto le castagne dal fuoco in casa Mercedes perché più bravo di Hamilton a fare il set up della monoposto. Comincio a pensare che sia così.
Amore di Gené per la Ferrari. Voto: immenso. Nel dopo gara, ai microfoni di Sky, aveva la faccia di uno che vorrebbe mettersi a urlare e ballare come un ossesso, per la gioia della doppietta Ferrari, tipo “fare il trenino” con tutti i meccanici rossi cantando “Brigitte Bardot, Bardot..”, ma che non può farlo per cercare di mostrarsi serio e distaccato. Uno spettacolo nello spettacolo!
Assioma di Alonso. Voto: i fatti. Se ti chiami Alonso e hai dietro di te un motore Honda, non conta dove corri. Il motore prima o poi si romperà.
P.S.: fra due settimane il Gp del Canada. Prevedo una Mercedes pimpante e pronta a ridare battaglia. Ma, magari, Gilles ci darà una mano da lassù.
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT