Per questa analisi della gara della Malesia abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso rispetto alla precedenti per cercare di focalizzarci sui principali punti emersi durante questo fine settimana malese.
Quanti progressi in casa Red Bull
Nella gara della riscossa della Ferrari emerge la
Red Bull RB13 che, negli ultimi mesi,
sta facendo grossi progressi ed ora, almeno su certi tracciati, sembra avere la potenzialità per infastidire la Ferrari e la Mercedes. Per fare il definitivo salto di qualità, il team di Milton Keynes, avrebbe bisogno di una potenza maggiore dalla Power Unit Renault che, paga ancora diversi cavalli su Ferrari e Mercedes soprattutto in qualifica.
Se analizziamo il grafico in basso possiamo notare che, dove non serve la potenza della Power Unit , il gap della Red Bull, dalla gara 11 in poi, è sceso di molto. Ad inizio stagione il gap tra la RB13 e Mercedes e Ferrari era di circa 1,5 s mentre, ora, si è attestato in qualche decimo.
* i tempi della gara 13 sono stati calcolati analizzando le FP2, in quanto, le qualifiche sono state bagnate con tempi poco indicativi.
Se prendiamo in esame il recente Gp della Malesia (2°stint di gara) possiamo notare che, le due vetture più veloci in pista erano la RB13 di Max Verstappen e la Ferrari SF70H di Vettel. Siamo rimasti molto sorpresi del ritmo che è riuscito ad imprimere Max nel 2° stint visto che, pur utilizzando gomme meno prestazionali, è riuscito a viaggiare sugli stessi tempi di un “indiavolato” Vettel.
Ritmo che, non è riuscito a tenere Ricciardo che, in condizioni di qualifica è riuscito a classificarsi con un tempo similare a quello del team mate ma, in gara, Max, aveva un passo nettamente migliore. Il pilota australiano ha spiegato alla stampa che, il proprio compagno di squadra, per questa gara malese aveva utilizzato un assetto “sperimentale” per quanto riguarda la taratura delle sospensioni. Assetto che sembra aver funzionato alla meraviglia e che, con molta probabilità, verrà replicato anche sulla vettura del pilota australiano nella prossima gara di Suzuka.
Quanti problemi in casa Ferrari
La SF70H vista in Malesia aveva il passo per vincere ma, fin dalla giornata di sabato, è andato tutto storto per gli uomini di Maranello. Sabato la “sfortuna” ha colpito Vettel e, domenica, giorno della gara, si è abbattuta su Raikkonen che, partendo dalla prima fila, aveva la possibilità di lottare per la vittoria. Problema accusato dal pilota finlandese che, secondo le prime analisi, sembra similare a quello accusato da Vettel al primo giro delle qualifiche. Ancora non c’è nessuna certezza se i problemi sono similari ma, secondo gli ingegneri, i “sintomi” sono stati gli stessi.
Per chi non lo sapesse, il problema alla Power Unit di Vettel non è stato dovuto ad un malfunzionamento del turbo ma ad una mancanza di alimentazione dell’aria che va dal compressore verso il motore endotermico.
Il cambio di Vettel è salvo?
Le disavventure per la SF70H di Vettel sono continuate anche al termine della gara, quando, nel giro di rientro si è scontrato con la Williams di Stroll danneggiando, in modo piuttosto vistoso, la vettura. Subito polo l’incidente c’è stata molta preoccupazione perchè si pensava che, nel contatto, il cambio della Rossa avesse subito dei danneggiamenti. Danneggiamento che avrebbe comportato una sostituzione della trasmissione, in Giappone, con conseguente retrocessione di 5 posizioni in griglia come previsto dal regolamento sportivo di cui riportiamo un estratto ma che, se volete, potete scaricarvi, tradotto in italiano dal nostro Alessandro Rana, proprio sulle pagine di questo sito.
Traduzione in italiano REGOLAMENTO SPORTIVO 2017
Art 23.5 – Regolamento sportivo
a) Un pilota può utilizzare un solo cambio per sei eventi consecutivi. Se un pilota è costretto a sostituire un cambio prima del completamento dei sei eventi sconterà cinque posizioni di penalità sulla griglia di partenza in tale evento, e di altri cinque posti ogni volta che viene usato un cambio ulteriore.
Ad esclusione dell’eventualità di un ritiro che non consenta ad un pilota di completare una gara, il cambio montato sulla macchina al termine della manifestazione deve rimanere sulla monoposto per le restanti gare delle sei in sequenza.
Qualsiasi pilota che non è riuscito a finire la gara al primo, secondo, terzo, quarto o quinto dei sei eventi per motivi che il delegato tecnico accetta come al di là del controllo della squadra o del driver, può iniziare il seguente evento con un cambio diverso senza penalità.
Ritornando alla trasmissione di Vettel, secondo le nostre informazioni, dopo le accurate ispezioni svolte dalla Scuderia Ferrari a Maranello, non sembra essersi danneggiata e verrà utilizzata in Giappone a partire dalle prove libere. Ora sarà importante capire come risponderà in pista visto che dovrà riuscire a terminare la terminare la stagione.
Perchè Vettel è stato costretto a fare “fuel saving”?
Vettel dopo una furiosa rimonta è stato costretto a rallentare il proprio passo al giro 52 quando aveva messo nel mirino la Red Bull di Ricciardo che si trovava in terza posizione.
Il rallentamento è stato dovuto principalmente a problemi di mancanza di carburante per la Rossa. Il Team italiano per facilitare la rimonta del pilota tedesco avrebbe utilizzato una strategia piuttosto aggressiva e rischiosa, imbarcando ad inizio gara 10 kg di benzina in meno rispetto a quanto preventivato. Peso che ha garantito a Vettel un guadagno al giro di circa 3-4 decimi nei confronti dei rivali perchè partito con una vettura più leggera che però ha pagato nelle ultimissime fasi di gara. La Ferrari aveva scommesso su una fase di gara con presenza di Safety Car nella fase centrale o finale di gaa sia per risparmiare carburante e sia per ricompattare il gruppo sfruttando poi il set nuovo di SuperSoft a disposizione del pilota tedesco.
Il passo di Vettel era migliore rispetto a quello di Verstappen?
E’ una domanda difficile. Guardando la gara in Tv, la Ferrari, è sembrata essere la miglior vettura. Sicuramente la miglior Ferrari della stagione, escludendo il Gp di Monte-Carlo che, come ben sappiamo, è una corsa piuttosto atipica.
Vista la bontà e la velocità della Ferrari è molto sorprendente il ritmo di Verstappen che, come si può notare dal grafico in basso, ha viaggiato sullo stesso tempo della SF70H pur utilizzando gomme meno prestazionali.
Se andiamo a bonificare i tempi di Vettel, escludendo quelli in cui ha dovuto fare fuel saving, possiamo notare che, la Ferrari, era più veloce di circa 3 decimi utilizzando gomme Super Soft contro le Soft dell’olandese.
Sicuramente, Vettel, senza il problema in qualifica si sarebbe qualificato in prima fila (la pole position era alla portata) e avrebbe potuto vincere anche la gara. Una vittoria che non sarebbe stata così facile perché, Verstappen, su questo tracciato, era piuttosto forte con una RB13 molto competitiva.
Su una pista che sembrava congeniale alla Mercedes la W08 ha arrancato
In questo fine settimana la W08 è stata piuttosto in difficoltà. Gli aggiornamenti, utilizzati da entrambi i piloti durante le libere, e successivamente scartati da Lewis Hamilton, sembrano non aver dato i risultati sperati. Il tre volte campione del mondo è riuscito a metterci una pezza durante le qualifiche, ottenendo la pole position, ma in gara non ha saputo tener testa al ritmo della Red Bull di Verstappen. Alla vigilia questo appuntamento era considerato come piuttosto favorevole alle caratteristiche della W08 ma così non è stato perché la vettura anglo-tedesca è sembrata essere a livello prestazionale, dietro a Ferrari e Red Bull. La W08 si rivelata anche in Malesia troppo sensibile ai cambiamenti climatici (quando la pista è calda la vettura perde di performance) e di pista (più gommata il sabato e migliori prestazioni, meno gommata la domenica e prestazioni peggiori).
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Bella analisi…sono ora curiosissimo di vedere cosa succederà a Suzuka perchè se si dovesse ripetere la stessa situazione della Malesia (anche se non credo visto che con temperature più basse MB andrà meglio) il mondiale non sarebbe ancora del tutto finito.
comunque appena ho sentito la notizia del cambio su Sky Sport 24 ho pensato subito a voi sapendo che siete abbastanza legati allo staff.
Al netto del fuel saving il ritmo di Seb è stato inarrivabile per tutti, oltre 20 giri sul 1’34”.Poi si può disquisire sui kg di benzina ma partendo dalla posizione che gli competeva avrebbe vinto a mani basse.
Vorrei fare qualche considerazione sull’analisi relativa alla comparazione dei tempi del II stint.
Premesso che VET e VER hanno pittato allo stesso giro, il 27, secondo me il raffronto, che comunque è poco indicativo perché VER è in testa e tutto sommato amministra, l’altro VET è in quarta posizione ed attacca perché vorrebbe agguantare quantomeno il podio, andrebbe fatto tra il giro 29 ed il giro 46. Infatti da lì in poi VET aggancia RIC ed il suo ritmo viene inevitabilmente influenzato da quello che lo precede fino a quando non lo molla definitivamente dal giro 52 in poi. Quindi dal giro 47 al giro 52, il ritmo di VET non è quello suo ma quello di RIC. Tra il 29 ed il 46 VET gira di media sull’1:34,490, VER invece sull’1:35,320, che non è poco, premesse comprese.
Sul carico di carburante infine vorrei far osservare che se fosse vera l’ipotesi di 10 kg in meno, l’impatto che comunque avrebbe sulla gara sarebbe variabile e decrescente, fino ad annullarsi del tutto a fine gara. Infatti non credo che tutte le altre macchine arrivino al traguardo con 10kg di carburante ancora nel serbatoio, ammesso che questa sia la misura della differenza tra la Ferrari e gli altri; sarebbe uno spreco di energia inutile “portare a spasso” per tutto il GP 10 kg benzina. Saluti e grazie sempre per quello che fate.
Quoto ogni parola.