venerdì, Aprile 19, 2024

GP BAHRAIN – QUALIFICHE: La Ferrari “vola”, la Mercedes ha problemi con le gomme

Ferrari SF71H: macchina molto bilanciata rispetto a quella vista a  Melbourne

Le qualifiche del Gp del Bahrain ci hanno regalato una prima fila tutta Rossa con Vettel che è riuscito a sopravanzare Raikkonen solo nell’ultimo dei suoi giri disponibili. Raikkonen, nel suo ultimo tentativo, è stato rallentato dal traffico che non gli ha permesso di esprimere il massimo potenziale della vettura. Vettel, invece, nel suo primo tentativo ha commesso un errore nell’ultima curva che non gli ha permesso di ottenere la prima posizione. Prima posizione che è stata ottenuta sfruttando al massimo il suo secondo tentativo. 

Se a Melbourne la Mercedes era parsa inavvicinabile, in Bahrein la Rossa è stata nettamente la più veloce fin dalle prove libere di ieri.  Su una pista dove è importantissima la potenza della Power Unit, la Rossa, è riuscita a portare due macchine in prima fila. Che la Power Unit di Maranello fosse molto potente lo si era visto anche in Australia dove, la SF71H, guadagnava decimi preziosi sui rettifili nei confronti di Mercedes e Red Bull.

Se a livello di potenza della Power Unit il lavoro fatto dagli uomini di Maranello è stato veramente notevole attendiamo conferme per quanto riguarda il consumo di carburante in gara. Domani, tutti i team, imbarcheranno 105 kg di benzina visto che, il consumo su questo circuito è piuttosto elevato.  Bisognerà prestare molta attenzione al “Live Timing” per capire se, i due piloti vestiti di Rosso, saranno costretti a risparmiate benzina come abbiamo visto durante la simulazione di gara fatta durante i test di Barcellona. 
Ritornando a parlare di potenza massima, la Ferrari SF71H, si è confermata velocissima sui rettifili tanto che la ritroviamo in cima ad ogni rilevazione fatta dalla FIA. sulla Finish Line e allo Speed trap. Il grosso miglioramento, però, rispetto alla prima gara stagionale,  è avvenuto nelle velocità in curva e, la SF71H, è migliorata molto nella stabilità in frenata.
Secondo i dati GPS, rispetto all’Australia, la SF71H ha recuperato parecchia velocità anche nelle curve medio lente che erano state un grosso problema a Melbourne. Lo stesso Vettel ha ammesso che, grazie ad alcuni interventi di setup, la macchina è molto più precisa nell’inserimento in curva e non sembra soffrire del sottosterzo che avevamo visto a Melbourne e durante i test invernali. Problema che avevamo fatto notare a Melbourne a causa dell’utilizzo di un’ala anteriore piuttosto scarica per bilanciare la mancanza di carico al posteriore. Posteriore che, su questo tracciato, sembra essere molto più stabile anche per l’utilizzo di un maggior assetto rake che ha fatto recuperare carico aerodinamico al posteriore. 
A livello tecnico, la SF71H, è rimasta invariata rispetto a quella vista a Melbourne e questo dimostra che, il lavoro sostanziale, è stato fatto a livello di setup della monoposto. La Rossa ha cambiato radicalmente il progetto rispetto allo scorso anno ed è logico che, gli ingegneri e i piloti, necessitano di tempo per esprimere il tanto potenziale di cui dispone questa vettura.
MERCEDES W09: la gomma “rossa” è un problema

Qualifiche piuttosto deludenti per la Mercedes che è parsa molto in difficoltà rispetto a quanto avevamo visto in Australia. La vettura è persa molto meno bilanciata rispetto al solito e non sembra sfruttare a pieno il potenziale della mescola Super Soft. In tracciati Stop&go come quello del Bahrain, la W09, soffre di problemi con le gomme posteriori che, rispetto a quelle anteriori, tendono ad andare in overheating. Un problema analogo a quello visto nella scorsa stagione sui circuiti in cui venivano messi molto sotto stress gli pneumatici posteriori a causa delle accelerazioni e delle decelerazioni. Le difficoltà incontrate dai due piloti della Mercedes sembrano legati principalmente alla tipologia di asfalto del circuito di Sahkir che è molto più aggressivo rispetto a quello di Melbourne. In Australia, su un asfalto meno aggressivo e con temperature piuttosto simili a quelle di ieri, la W09 non ha avuto nessun tipo di problema sugli pneumatici. 
Problema di temperatura degli pneumatici che è facilmente comprensibile analizzando le prestazioni in Q2 di Hamilton che è riuscito a realizzare un tempo superiore di un solo decimo rispetto a quello  a messo a segno da  Vettel con gomme Super Soft. In Q3, il pilota anglo-caraibico, con gomme “rosse” è riuscito a migliorare il tempo realizzato in Q2 di soli 2 decimi. Calcolando che la differenza prestazionale tra le due mescole è compresa tra i 4 e i 6 decimi è chiaro che, in casa Mercedes, esiste un grosso problema con il compound super soft. 
Problema che è facilmente comprensibile analizzando la finestra di funzionamento dei due compound. La super soft ha una finestra di funzionamento compresa tra i 90°C e i 110 °C mentre la Soft funziona a temperature molto più elevate comprese tra i 105°C e i 135°C. La Mercedes W09 stressa molto gli pneumatici posteriori e proprio per questo motivo, Hamilton, si è trovato molto più a suo agio con la copertura marchiata di “giallo”.
Per Hamilton, la gara, sembra essere impostata sulla singola sosta a differenza degli altri top 5 che dovrebbero essere su una strategia a doppia sosta che, secondo la Pirelli, è la più veloce analizzando le loro simulazioni. Il campione del mondo, partirà con le gomme soft per poi montare le gomme medie fino al termine della gara. La gomma media non dovrebbe rappresentare un problema visto che, tale mescola, ha un range di funzionamento compreso tra i 110°C e i 140°C.
Bottas rispetto all’Australia è riuscito a riscattarsi e si è messo alle spalle il compagno di squadra. Nella gara di domani dovrà sfruttare nel migliore dei modi la partenza per riuscire a scavalcare almeno una delle due Ferrari. Il passo della Mercedes, analizzando i dati di ieri, non è sembrato così distante rispetto a quello della Ferrari.
RED BULL RB14: ottima la prestazione di Daniel Ricciardo in qualifica
Molto positiva la qualifica di Ricciardo che è riuscito ad ottenere il quinto tempo che gli permetterà di partire in seconda fila grazie alla penalizzazione di 5 posizione subita da Hamilton.
La Red Bull RB14 è parsa molto più competitiva rispetto a quello che avevamo visto in Australia nonostante la mancanza di una mappatura della Power Unit “aggressiva” che su un tracciato come quello del Bahrain è molto importante. Ricciardo non era completamente soddisfatto della sua prestazione in qualifica perchè, nel tentativo decisivo, ha commesso un errore nel settore centrale che gli è costato 1 decimi di secondo. Errore che, analizzando i tempi, non è stato così determinante perchè, Bottas, lo ha proceduto di oltre 2 decimi.
Come vi abbiamo raccontato nell’analisi delle prove libere di ieri, 10 cv, su questa pista equivalgono a circa 3 decimi al giri. Calcolando che la Power Unit della Renault ha un gap di potenza superiore ai 20 cv non è completamente azzardato dire che la Red Bull, in questa stagione, dispone del miglio telaio del Circus. 
Se la qualifica del pilota australiano è da considerarsi molto positiva la stessa cosa non si può dire dire della prestazione di Verstappen che è andato a sbattere in Q1. Inizialmente sembrava evidente l’errore di guida commesso dal pilota olandese ma, l’analisi della telemetria, ha stabilito che c’è stato un problema tecnico che lo ha indotto a sbagliare. Domani partirà dalla 15esima posizione e vedendo il ritmo di gara riscontrato dall’analisi delle FP2, Verstappen, potrebbe rimontare e terminare nei top 6 sfruttando la strategia e la pista che rende i sorpassi piuttosto agevoli rispetto a quanto abbiamo visto in Australia. 


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