giovedì, Aprile 25, 2024

GP BAKU / ANALISI TEAM – RED BULL RB14: si continua a raccogliere molto meno rispetto al potenziale della vettura

Per il team Red Bull il Gran Premio di Baku è stato un autentico disastro a causa della collisione tra Verstappen e Ricciardo che ha estromesso entrambi i piloti dalla gara. In un’intervista rilasciata ai microfoni di Servus TV, Helmut Marko ha parlato dei possibili ordini di scuderia all’interno del team, sottolineando come, almeno per il momento, Max Verstappen e Daniel Ricciardo saranno lasciati liberi di combattere in pista.

Queste le parole di Helmut Marko: 

“Alla prossima collisione dovremo attuare ordini di scuderia. Siamo contrari a una soluzione di questo tipo, ma non possiamo accettare un’ulteriore emorragia di punti come a Baku. Abbiamo rinnovato con Max per la sua voglia di combattere e per il suo talento, ma sappiamo tutti come sia un pilota aggressivo”. (per l’articolo completo clicca qui)

Ritornando alla gara di Baku, dopo la vittoria in Cina e il buon passo visto durante le libere di venerdì, la Red Bull era considerata una vettura che poteva impensierire Ferrari e Mercedes per le posizioni di testa. Ma, incidente a parte, le prestazioni della RB14 sono state molto lontane rispetto a quelle viste nella simulazione del passo gara.
REDBULL RB14: i problemi di Red Bull ad inizio gara erano dovuti al sistema ibrido 
L’inizio di gara per Ricciardo e Verstappen è stato un vero e proprio incubo visto che per il primo terzo di gara non sono riusciti a sfruttare al 100% il sistema ibrido della loro vettura. La batteria di entrambe le vetture aveva dei grossi problemi di ricarica non potendo sfruttare gli extra cavalli del sistema ERS che su un tracciato come quelli di Baku sono estremamente importanti per essere competitivi come vi avevamo descritto nell’analisi PRE-GP BAKU. Mancanza di potenza che ha creato dei grossi problemi anche sugli pneumatici visto che, entrambe le vetture, non sono riuscite a portarli nella giusta finestra di funzionamento (troppo freddi). 

Questi due fattori sono stati fondamentali ed hanno estromesso la RedBull dalla lotta per i primi posti visto che nei primi 15 giri hanno accusato un distacco di ben 29 secondi con una differenza di passo di quasi 2 s peggiore rispetto al leader della corsa. 
Dal giro 13 in poi, invece, la batteria ha iniziato ad accumulare e cedere energia nel modo corretto contribuendo al corretto riscaldamento degli pneumatici e la differenza è facilmente osservabile dal grafico in alto dove si nota una forte diminuzione dei tempi sul giri dei due piloti Red Bull. Dal giro 16 fino al momento del pit stop di Sebastian Vettel il distacco era aumentato di soli 3 secondi a dimostrazione che la differenza di ritmo tra Red Bull e Ferrari era quantificabile in circa 2 decimi al giro
REDBULL RB14: in questo inizio di stagione si è raccolto molto meno rispetto al potenziale della vettura
Se andiamo ad analizzare il potenziale della RB14 è chiaro che i risultati colti dal team di Milton Keynes sono molto al di sotto delle aspettative. Solo in Cina, in una gara anche fortunata, RedBull è riuscita a salire sul podio con Ricciardo, vincendo la gara grazie anche alla Safety Car entrata in pista nella seconda metà di gara. 
Se analizziamo il distacco chilometrico nei confronti della Mercedes possiamo vedere come la Red Bull, pur essendo ancora la terza forza in pista, ha recuperato decimi preziosi dal team-anglo tedesco che, in questa stagione, ha comunque perso il ruolo di riferimento tecnico a favore della Scuderia Ferrari. 
Rispetto alla stagione 2017 il distacco chilometrico medio è sceso di 0,075 secondi che, su una pista della lunghezza di 5 km, equivalgono a quasi 4 decimi al giro. Decimi che la Red Bull è riuscita a recuperare durante l’inverno anche grazie al motore Renault che, seppur deficitario in termini di potenza massima, è sicuramente più vicino nelle performante rispetto a quello che ha concluso la passata stagione. 
Che la Red Bull sia una ottima macchina lo si capisce anche analizzando i Best Sector, relativi alle qualifiche, di questo fine settimana. Entrambe le RB14 sono scese in pista con un’ala posteriore, che gli altri team utilizzano esclusivamente a Monza, per riuscire a limitare i danni nel terzo settore del circuito di Baku che è formato da un lunghissimo rettifilo. 
Pur girando con una vettura molto scarica al posteriore, Ricciardo è stato il secondo pilota più veloce nel tratto centrale dove il carico aerodinamico (la RB14 rimane la vettura di riferimento per quanto riguarda la generazione di carico dal corpo vettura) e soprattutto la parte meccanica della vettura è molto importante. 
Ala scarica che è servita nel terzo settore dove entrambe le RB14 sono riuscite ad essere piuttosto competitive compensando la mancanza di cavalli con la minor resistenza all’avanzamento dovuta all’utilizzo di un’ala posteriore molto scarica. 

Se Renault riuscirà a fare i progressi annunciati con gli sviluppi della Power Unit (a disposizione del Team ufficiale e dei “clienti” dal Gran Premio di Spagna anche se il Team anglo austriaco sembrerebbe più orientato a portarlo in pista dal Canada), la Red Bull si inserirà nella lotta di testa anche se crediamo sia piuttosto difficile che possa diventare una reale minaccia per il titolo mondiale che, da quanto visto in questo inizio 2018, sarà una lotta tra Ferrari e Mercedes. 

Autore: @spontonc

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