sabato, Aprile 20, 2024

GP UNGHERIA: il pagellone semiserio del Froldi

IL PAGELLONE SEMISERIO DEL FROLDI
GRAN PREMIO DI UNGHERIA 2018
Sarebbe stato bello vincere per Marchionne. Ma talvolta vita e
poesia non s’incontrano. E quando c’è l’intervento divino (per Luigino che
crede che Dio non abbia cose più importanti cui pensare che non la sua
carriera) e piove provvidenzialmente.
 


E quando Sebastiano si pianta da solo come un qualsiasi
Maldonado/Grosjean. E quando i bulloni in sequenza non si svitano e ti prendi
un caffè nel pit stop. E quando il muretto si inventa strategie tanto creative
da danneggiarti. E quando siccome non sei Luigino non ti fanno passare neanche
con 9 bandiere blu sventolate. E quando i commissari continuano nella loro
interpretazione fantasiosa del Regolamento, che prevede al primo comma che “se
rosse non sono, punite raramente saranno”. Insomma, potremmo dire che è il
“destino cinico e baro”. In realtà, però, di norma, pur con tutte le attenuanti
dell’agire umano, alla fine i conti tornano sempre. Arriva così la prima
piccola fuga di Lewis (quando sarebbe dovuta essere fuga Ferrari), che
diventerà quasi certamente grande al rientro dalla pausa estiva. Perché in
Mercedes danno il meglio quando serve, cioè nella seconda parte del Mondiale.
Lewis (che umanamente mi sta simpatico quanto un gatto attaccato ai maroni)
vincerà il quinto titolo perché in questo momento è più forte, mentalmente, di
Vettel, probabilmente all’apice della sua capacità di guida. Sbaglia di meno.
Punto. In tutto questo scenario a tinte fosche, manca un gigante come
Marchionne e il suo essere capace di scontrarsi anche con forza con i vertici
FIA per tutelare la Ferrari. Il Mondiale piloti è in cassaforte per la
Mercedes, quello marche forse no. In ogni caso tolta la patina di finta
superiorità morale, gli anglo-tedeschi sono cattivi vincenti e pessimi
perdenti.
Hamilton e il suo senso della velocità. Voto: 18. C’era un’unica occasione per ribaltare i valori in
campo e fare la pole. La pioggia. Tanto invocata è arrivata e lui con un solo
giro da killer, si è issato in testa alla classifica. Ha così prenotato la
gara, virtualmente già vinta su questo tracciato se parti davanti a tutti, e
guidato con il braccio fuori dal finestrino dopo il primo stint, protetto da
mamma Bottas.

Wingman-Bottas. Voto: doubleface. Lo scudiero perfetto. Talmente perfetto da essere
definito tale in diretta mondovisione da Toto, adirarsi giustamente, ma poi
scrivere su  Twitter che l’amore è bello
e vince su tutto, che la Mercedes è la famiglia del Mulino Bianco, e che lui e
Lewis sono trattati allo stesso modo (e giù risate)! La sua gara può essere
divisa in due blocchi. Nel primo aveva il compito di fare da super tappo. E
l’ha fatto alla grandissima gestendo le gomme come pochi. Nella seconda,
pensando di fare un enorme favore alla sua amata squadra ha cercato di
assassinare il Mondiale di Vettel sbattendolo fuori. Non c’è riuscito ed
essendo ormai in stato confusionale se l’è presa con Ricciardo, tornando ad
essere il Robottas di un tempo; ma gli è andata di nuovo male. E, fatto mirabile,
in Federazione gli hanno pure dato una piccola sanzione. Un giorno per certi
versi…memorabile!
Wolff e gli ordini di scuderia. Voto: Ri-buffone. Ripeto pari pari quanto scritto nel precedente
pagellone. Toto dovrebbe smetterla, una volta per tutte, di dare lezioni di
sportività agli altri. Già era uscito malconcio dal dopo Silverstone. I giochi
di squadra esistono e li fanno tutti. Ri-Amen.
Raikkonen. Voto: 7. Dato per scontato che raramente graffia, però è diventato l’usato
sicuro. Soprattutto se non beve acqua! A punti bene o male ci va sempre.
Ovviamente anche lui è stato sacrificato dalla ragion di Stato. Scalabroni dice
che la Ferrari non dovrebbe privarsi di lui perché ottimo collaudatore. Ne so
molto, molto meno di lui, quindi non mi pronuncio.


Vettel. Voto: 8. Naufraga clamorosamente, in un mare che dolce non è, con la nuvola
di Fantozzi, partendo quarto. Forse la meravigliosa SF71H non dà il meglio di
sé con la pioggia? Strano, perché una buona monoposto è tale in qualsiasi
condizione meteo. Forse aveva paura di sbagliare dopo quanto accaduto in
Germania? Non ci è dato sapere, certo è che Vettel è sotto i suoi normali
standard di rendimento.
Il lato positivo è che i sorpassi, meravigliosi, li fa eccome! Da Spa in poi vedremo la sua forza psicologica.
Citando il sommo Dante, caro Sebastian:
“Qui si parrà la tua nobilitate”.
Team Ferrari. Voto: stato preoccupante. Strategia da discutere, ma comunque vanificata dagli
orribili pit stop. A proposito, non ho letto ancora da nessuna parte il motivo
del doppio problema a Seb e Kimi. Squadra che sembra mentalmente abbattuta,
soprattutto per la pesante assenza del presidente Marchionne. Urge tirar fuori
gli attributi Soprattutto per lui e i tifosi.
I piloti in rosso e (appunto) i tifosi. Voto: pesante. Diventiamo un po’ tutti (noi ferraristi) isterici
quando c’è di mezzo il cavallino rampante. E’ vero e storicamente acclarato che
pilotare una monoposto Ferrari è un peso enorme. Ed ai tempi di Schumacher
anche lui fu messo in croce prima di cominciare il ciclo vincente (e talvolta
anche negli anni 2005-2006). Nulla di nuovo sotto il sole insomma.
Però che rabbia! Ecco.
Ricciardo. Voto: Re dell’Universo. A parte gli ultimi spettacolari giri, prima la perla
“Bottas di solito è molle come un gelato, oggi no” e poi il fotogramma rubato
in cui indica a Bottas che “manca un giro” con il dito medio. Goduria assoluta.


Commissari di pista e regolamento. Voto: DI NUOVO basta! Lewis fa slalom per entrare/uscire in pit in
Germania, non ha danneggiato nessuno, ha ammesso l’errore “candidamente”,
nessuna penalità (o meglio, reprimendahahahah). Bottas cerca di portare a
spasso Vettel, ma non l’ha danneggiato, incidente di gara, nessuna penalità
(arriverà ma per lo scontro con Ricciardo). Vettel nel Q2 in Austria non vede
arrivare Sainz, non lo danneggia (aveva già passato il taglio per il Q3). Lui e
la squadra ammettono l’errore, Sainz lo scagiona. 3 posti in griglia. Ecco,
questi e altri cento episodi danno la tara di come sia bislacco il sistema dei
commissari che cambiano ad ogni gran premio. E non dico altro….
Ferrari SF71H. Voto: 10 e lode.  E’ ormai una monoposto
completa. E questo aumenta il rammarico per la classifica piloti e marche.
P.S1.: Ormai mi conoscete e
sapete che sono un pessimista cronico.
Anche per questo dò per scontata la vittoria finale di Hamilton.
Però, mettiamola così: chi fra voi avrà l’ardire di inventare una punizione
esemplare/originale se dovessi sbagliare pronostico (cosa che ovviamente mi
auguro), mi vedrà mettere in pratica tale punizione.
P.S2.: Meritato riposo
finalmente…una “cippa”!

Ovviamente tutti dovrebbero stare fermi (da Regolamento, tra l’altro assai
stupido, come tante altre cose della FIA), ma tutti in realtà lavoreranno sodo
in fabbrica e al simulatore, facendo finta di bere Mojito e Vodka in una
spiaggia tropicale. Non si arriverà alla farsa dei test illegali con il divino
Luigino e il da-lui-ormai-odiato Rosberg che con caschi neri si avventuravano
furtivi fra le curve di Barcellona twittando che erano da tutt’altra parte…ma
ci siamo vicini.
Ci si rivede a SPA.

di Mariano Froldi
foto @FormulaHumor

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1 commento

  1. Intollerabili le interpretazioni del regolamen to a favore palese sempre degli stessi, cronica difficoltà di prendere decisioni radicali e coraggiose su piloti, strategie di gara e tecniche, silenzi assordanti a livello di Federazione su palesi incomprensibili eventi di ogni gen erre… mi sto chiedendo che senso abbia essere appassionati e seguire uno sport che sembra sempre più la serie A del campionato di calcio d e i tempi di Moggi.

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