GP SINGAPORE – ANTEPRIMA: la Ferrari SF71H e Vettel sono i favoriti

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Anche per questa stagione 2018 stop ai Gran Premi europei con la Formula 1 che torna a volare per il mondo: Singapore, poi Russia e Giappone in un bel back to back. Idem per Stati Uniti e Messico. Si terminerà con gli ultimi due weekend della stagione, Brasile e Abu Dhabi, separati da due settimane di trasferimento bagagli.
7 Gran Premi di speranza per Sebastian Vettel, per tentare quella che ad oggi è ancora una possibile e fattibile rimonta ai danni di un (quasi) perfetto Lewis Hamilton. 30 punti di vantaggio non possono essere molti per questa Ferrari 2018 che arriva in questo quindicesimo appuntamento stagionale in una situazione di punteggio peggiore rispetto alla scorsa stagione ma con un mezzo meccanico molto più competitivo. Queste deve e può far sperare i tanti tifosi della rossa. Bisogna però azzerare gli errori, sia da parte dei piloti che da parte del Team. 

GP SINGAPORE: orari simil europei per una gara che si correrà in notturna
Nessun stravolgimento, almeno per questo quindicesimo appuntamento della stagione, con orari simil europei. Torna la diretta esclusiva Sky. 

Prove Libere 1: 10.30 – 12.00
Prove Libere 2: 14:30 – 16:00
Prove Libere 3: 12:00 – 13:30
Qualifiche: 15:00 – 16:00 (Differita TV8 ore 20.00)
Gara: 14:10 (Differita TV8 ore 21.00)

Orari umani per un Gran Premio che si corre a Singapore? Per chi non lo sapesse, la gara viene corsa nella sera di Singapore, alle 20 orario locale. Da considerare quindi che le prime e le terze Prove Libere potranno essere poco significative poiché corse alle 16.30 e alle 18 con temperature quindi più alte di quelle che i piloti troveranno in qualifica e gara.
GP SINGAPORE: solitamente il raffreddamento dei freni è sovradimensionato
Considerando la bassa velocità media in un giro di pista del tracciato di Marina Bay e i fattori ambientali come temperatura e soprattutto umidità, bisognerà tenere in considerazione nell’assetto delle varie vetture il surriscaldamento a cui potranno andare incontro i gruppi freno soprattutto nella prima parte di gara a serbatoi pieni. E’ per questo che solitamente le prese d’aria dei freni risultano essere sovradimensionate per portare più aria ai freni compensando la bassa velocità media. Da un punto di vista tecnico, nel tracciato di Singapore c’è solo principalmente una frenata veramente impegnativa (Memorial Corner) ma in generale lo si può considerare un circuito che risulta essere di alta severità per l’impianto frenante.

Sempre rimanendo sul raffreddamento dei vari componenti, le basse velocità accoppiate alle alte temperature / umidità presenti (seppur di sera) oltre a creare problemi ai gruppi freno vanno ad incidere anche sul raffreddamento della Power Unit e del cambio. Per questo i vari Team a Singapore utilizzeranno soluzioni di raffreddamento molto “aperte” sulle proprie vetture. 

GP SINGAPORE: nessuna grossa criticità per la parte termica della Power Unit
Se da un punto di vista dell’impianto frenante il circuito di Singapore è molto esigente, ciò non si può dirlo per la parte termica della Power Unit che viene poco sfruttata a pieno regime; solo per circa il 40% del tempo sul giro si è infatti con il l’acceleratore premuto al 100% (secondo valore più basso del Mondiale dopo Monaco).
E cosi come a Monaco, i Team dovranno farsi trovare ben preparati per quanto riguarda l’elettronica della Power Unit. Infatti l’unica importante difficoltà che dovranno affrontare i vari Team sarà quella di arrivare con una corretta mappatura del propulsore; sarà molto importante aver cura dell’erogazione della potenza ai bassi regimi perché a Singapore non conta tanto la potenza massima (0,130 secondi ogni 10 CV di potenza), ma soprattutto la curva di coppia e di erogazione della potenza.
Passando alla parte ibrida del motore, è bene sottolineare come essa non è cosi importante come su altri tracciati anche se, le simulazioni, indicano che  la propulsione elettrica equivale a circa 2 s al giro . In frenata, tramite MGU-K, si riesce a recuperare circa 1100 kJ che rappresenta uno dei valori più elevati della stagione. Anche da MGU-H si riesce a recuperare un buon quantitativo di energia che, la simulazione di Magneti Marelli, stima in circa 3100 kJ
Abbiamo parlato di impianto frenante, poi di Power Unit mentre ora è il momento di analizzare quanto può essere critico il tracciato di Singapore per la trasmissione. Vedendo il layout della pista è facile dedurre come i piloti saranno molto sollecitati per via dei numerosissimi cambi marcia, appena inferiori ai 5000 nell’arco dei 61 giri del Gran Premio.

Il Gran Premio di Singapore è uno delle tappe più “lunghe” del campionato: quasi 309 km a velocità medie non troppo elevate, e con la Safety Car che ha sempre fatto la sua apparizione negli appuntamenti precedenti. Proprio per via dalle lunghissima gara ma anche dell’elevatissimo carico aerodinamico con cui i vari Team dovranno scendere in pista nasce un altro importante problema nel GP di Singapore: i consumi. Molti Team dovranno partire con tutti i 105 kg di benzina a disposizione se vorranno terminare la gara con le giuste prestazioni. Sicuramente aiteranno le Safety Car che su questo tracciato hanno un’altissima probabilità di uscita e questo fattore aiuterà sicuramente i piloti a fare meno fuel savig.
GP SINGAPORE: tante HyperSoft per Ferrari, Mercedes punta sulle Soft 
Capitolo pneumatici: lasciamo Monza con una Mercedes pressoché perfetta sulle due mescole, SuperSoft e Soft, avendo un ritmo in gara con Hamilton sicuramente migliore rispetto a quello della Ferrari SF71H di Raikkonen. Peccato però non aver visto un confronto diretto tra i due piloti che si stanno giocando il mondiale. Se in Italia si poteva pronosticare una Mercedes combattiva, a Singapore è probabile che le W09 faranno più fatica rispetto alle ottime SF71H.

Le mescole che Pirelli ha scelto per il Gran Premio di Singapore sono di un grado più soffici rispetto a quelle della scorsa stagione. La HyperSoft sarà la gomma da “qualifica”, mentre la UltraSoft e la Soft saranno le altre due scelte per la gara.
Una tri-combinazione già utilizzata a Monaco e in Canada. Da segnalare sulle scelte optate dai vari Team come Ferrari sia stata nettamente più aggressiva di Mercedes nella scelta con molte HyperSoft a disposizione di Raikkonen e Vettel. RedBull con la selezione “via di mezzo” e forse più equilibrata. I solo 6 set di HyperSoft a disposizione di Hamilton e Bottas sicuramente non li favoriranno nel preparare le qualifica, molto importante in un tracciato tortuoso come quello di Singapore. Al contrario, il duo Ferrari potrà prendere molto confidenza con una mescola poco utilizzata in questa stagione. Da capire se sarà possibile effettuare una strategia a singola sosta HyperSoft – UltraSoft o se servirà la Soft per arrivare in fondo. Da tenere in considerazione l’elevata possibilità di Safety Car in questo quindicesimo appuntamento, con quindi elevata difficoltà nel prevedere strategie; tant’è vero che i vari team partono con molti più Plan rispetto ad altri appuntamenti stagionali. 
L’asfalto del tracciato di Marina Bay non è dei migliori in quanto ad aderenza (bisognerà contenere molto probabilmente il graining) anche se al contrario facilita il lavoro degli pneumatici per quanto riguarda l’abrasione, essendo un asfalto a bassa abrasione. In caso di pioggia i problemi potrebbero essere importanti proprio per via dello scarso grip dell’asfalto oltre che per i fastidiosi riflessi delle luci artificiali che illumineranno la tre giorni di F1 sul lungo circuito asiatico. Le vetture dovranno comunque scendere in pista con un assetto aerodinamico da altissimo carico mentre quello meccanico andrà a prediligere la massima motricità, poiché a Singapore cosi come a Monaco il grip sulle curve lente è fondamentale; detto questo, per aver una maggior aderenza e trazione in uscita di curva si vanno a ammorbidire le molle delle sospensioni cosi da avere anche un minor consumo degli pneumatici; il problema è che per far ciò bisogna aumentare le altezze da terra della monoposto generando altri problemi conseguenti, soprattutto per Mercedes (maggiori informazioni). Sarà fondamentale non andare a surriscaldare soprattutto le posteriori, molto sollecitate nelle tante zone di trazione presenti sul circuito di Singapore. Il pneumatico posteriore destro è quello maggiormente sollecitato.
GP SINGAPORE: alcuni modelli di previsione meteo non escludono totalmente la pioggia 
Per quanto riguarda il meteo, il weekend di Singapore potrebbe riservare sorprese piovose anche se le probabilità di pista bagnata durante la gara sono molto limitate. Più preciso poi sarà il meteorologo di FUnoAT, Andrea Pini, nella classica giornata di giovedì. 

Per le temperature, ricordiamo che le prime e le terze libere inizieranno alle ore 16.30 e 18 locali quindi con termiche ambientali leggermente più elevate rispetto agli orari di qualifica e gara. 
GP SINGAPORE: la Ferrari SF71H e Vettel sono i favoriti 
Dopo due Gp corsi su circuiti da basso/medio basso carico, la F1 si sposta su un tracciato cittadino da alto/altissimo carico aerodinamico più simile all’Ungheria su cui la Ferrari di Vettel parte come favorita. Per due questioni tecniche principalmente. 




La SF71H ha dimostrato su circuiti con caratteristiche similari a quelle di Singapore di andare molto forte. In Ungheria la pioggia arrivata nel pomeriggio del sabato ha rovinato i piani di Vettel & Co mentre Monaco è difficile da valutare poiché il team italiano era alle prese con i problemi nati dall’introduzione di aggiornamenti non positivi nella trasferta di Barcellona. Molto chiaro riguardo a ciò il pensiero di Daniel Ricciardo: “La Ferrari è la favorita a Singapore. Non è corretto guardare Monaco poiché loro sono migliorati moltissimo. Anche noi siamo migliorati, ma meno”. La SF71H, da quello che abbiamo visto in questo 2018, è una vettura che riesce a generare tantissima downforce ed è ottima anche dal punto di vista meccanico con la trazione che è sicuramente uno dei punti di forza di questa monoposto. Carico aerodinamico che sulla vettura è diventato anche “efficiente” nelle piste da medio basso carico e medio carico, maggiori criticità del progetto 2017. 


A livello tecnico rivedremo su tutte le vetture i pacchetti aerodinamici da altissimo carico. Per quanto riguarda la Power Unit, molti Team opteranno per le specifiche “vecchie” visto che a Singapore la potenza delle unità motrici non è cosi fondamentale come in altri circuiti. 



Parlando invece di Mercedes,  sarà un fine settimana “complesso” per il team anglo-tedesco. Wolff si è subito coperto nelle classiche dichiarazioni pre evento: “Singapore è una delle piste più complesse per la nostra vettura. Per questo pensiamo che Ferrari sia favorita anche se abbiamo visto, in altri eventi, che fare previsioni prima di un evento è sempre molto difficile”. Importante capire come Mercedes si adatterà alle HyperSoft e alle basse pressioni (siamo su un cittadino che non sollecita granché le gomme) imposte dalla Pirelli. Ricordiamo che la W09 ha ereditato alcuni problemi della vettura 2017, come lo sfruttamento degli pneumatici, sempre critico soprattutto nei circuiti cittadini e tortuosi dove vengono utilizzate le mescole più morbide. La W09 utilizza, solitamente, assetti meccanici piuttosto morbidi che prediligono spalle degli pneumatici più rigide o pressioni più elevate per mantenere una base aerodinamica più stabile al variare dei parametri caratteristici della meccanica di una vettura. Pressioni più basse impongono alla Mercedes degli assetti meccanici più “rigidi” di quelli ottimali che generano però sottosterzo sulla W09 come lo generano, in modo sicuramente più importante, sulla vettura dello scorso anno che in circuiti come Monaco o l’Ungheria aveva fatto sicuramente più fatica rispetto alla migliore W09. Vedremo anche come funzioneranno gli ultimi aggiornamenti, poco visibili, portati dal Team anglo tedesco a Spa che hanno riguardato l’avantreno della W09 con sospensione e telaio ridisegnati per un miglior handling.


Tra le vetture che potranno lottare per la pole position, meglio ancora per la vittoria, secondo noi, è giusto inserire anche la RedBull che monterà su entrambe le vetture l’ultima evoluzione della PU Renault, accreditata, come scritto nel weekend di Monza, di una 20ina di CV in più rispetto alla Spec B. All’interno del Team anglo austriaco non credono comunque di poter lottare per la Pole Position. “Speriamo di contenere il distacco in 3-4 decimi il sabato”, questo Ricciardo mentre Verstappen è più concentrato sulla domenica “A Singapore ci sono sempre possibilità di vittoria anche partendo dalla seconda o terza fila. La strategia sarà molto importante poiché il molto probabile ingresso delle Safety Car può avvantaggiare/svantaggiare l’uno o l’altro pilota”.  Per la RedBull, le tappe di Singapore e Messico, sembrano essere le uniche in cui i due piloti potranno lottare ad armi (quasi) pari con Ferrari e Mercedes visto che, la Power Unit Renault, seppur migliorata in potenza massima, continua a pagare troppi cavalli (una trentina, con la Spec C) nei confronti di Mercedes e Ferrari. Cavalli che, nelle prossime gare, faranno la differenza, specialmente in qualifica, mentre, a Singapore soprattutto, la Power Unit avrà un’importanza minore.
Insomma, è lecito aspettarsi una Ferrari SF71H molto veloce che potrebbe temere per questo appuntamento non solo Mercedes ma anche, e forse soprattutto, RedBull. Per la Rossa è una tappa fondamentale: serve una doppietta con Ricciardo e/o Verstappen davanti a Hamilton. Uscire da Singapore senza recuperare punti sarebbe moralmente, oltre che matematicamente, molto doloroso. Una doppietta sarebbe un gran segnale, una grande prova di forza che metterebbe tutto nuovamente in gioco in entrambi i mondiali.

di @spontonc e @smilextech

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