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GP SINGAPORE – IL COMMENTO DEI LETTORI: Fede o Fiducia

Ho volutamente fatto passare qualche giorno dall’infausto GP di Singapore, sia per far abbassare il polverone delle polemiche, che soprattutto per sbollire la rabbia del (presunto) ferrarista che è in me!
Alla luce di quanto accaduto, sono due gli episodi che mi hanno particolarmente colpito: la Q2 del sabato delle qualifiche, e la partenza del tedesco della Ferrari nella domenica del GP.
Nel giorno delle qualifiche, e di preciso nella Q2 abbiamo assistito ad un curioso e quanto meno controverso siparietto tra Seb ed il suo ingegnere: Ferrari, tenta di qualificarsi con le US (che a detta di Pirelli, partendo con quella mescola per poi passare alle S sarebbe stata la strategia più veloce), Kimi alza subito bandiera bianca (montando le più performanti HS), ma Seb (dopo un run non soddisfacente dal punto di vista del cronometro) vuole a tutti i costi effettuare un 2° tentativo perché sa che ha “un mezzo secondo nel piede” da tirar fuori.
Il suo ingegnere Adami (ma di fatto il muretto) si oppone, in quella che è stata la lunga conversazione alla quale tutti abbiamo assistito.
La mia considerazione è duplice: se ingaggi un 4 volte campione del mondo ci sarà un motivo no? Se un 4 volte campione del mondo ti dice che tiene mezzo secondo ancora da tirare fuori forse è il caso di credergli. Di fatto il muretto non gli ha creduto, perchè a mio giudizio non si sono fidati di lui!



Badate bene, io non so se ho ragione, questa è l’impressione che mi ha trasmesso quel teatro al quale abbiamo assistito. Se uno come Seb dice di poterlo fare, devi crederlo. Purtroppo questo non è accaduto, perchè tanti, troppi sono stati gli errori, e al muretto non se la sono sentita di rischiare (ma caliamo un velo pietoso su quello che hanno fatto il giorno dopo!). Arrivando al “pasticcio” di cui poi Seb ha parlato a fine qualifiche.
A mio giudizio in quell’episodio si è visto tutto il malessere che la Scuderia sta attraversando, da ambo le parti. La forza di Lewis è sempre stata quella di avere una squadra coesa e compatta; stretta tutta attorno a lui, mettendo le cose in chiaro sin da subito con Bottas, il resto lo ha fatto il suo talento!

Purtroppo, in Ferrari, oltre agli errori del tedesco si sono aggiunti le mancanze del muretto e soprattutto le mancanze gestionali che hanno portato al disastro di Monza.
Seb può farcela ora? La logica mi dice che ormai è finita, ma la matematica prima, e il cuore dopo, mi dicono che c’è ancora uno spiraglio, e questo mi porta al 2° episodio: la partenza del GP.
Il tedesco allo spegnersi dei semafori (a proposito, trovo carino e molto americano l’aggiunta del segnale sonoro) ha dimostrato (se vuole e sta calmo!) di avere spietata lucidità e ampia visione di gara: pur avendo avuto uno spunto migliore di Max ha rinunciato alla lotta (e sicuramente al contatto) alla 1° curva per poi effettuare il sorpasso (mai semplice con l’olandese!!!) qualche curva dopo. Questo ci dimostra ancora di più, non solo che a Monza le cose sarebbero potute andare diversamente se solo fossero state gestite meglio, ma che soprattutto se Seb affronta le prossime sei gare con l’atteggiamento avuto domenica scorsa, forse; dico forse ci può essere speranza o quanto meno non finiamo con l’essere completamente umiliati dagli anglo-tedeschi!
Il potenziale della vettura c’è (bugiardo a mio giudizio il delta prestazionale che abbiamo visto a Singapore), se il pilota sta calmo anche, il muretto speriamo facciano il loro dovere bene…ci sono tutti i presupposti per vivere un finale di campionato al cardiopalma.
Il mio mantra sarà sempre lo stesso: basta errori, calma e serenità.
di Vito Quaranta @quaranta_vito

Vedi commenti

  • Ottima analisi, purtroppo quest'anno, nonostante gli ingegneri abbiano messo giù una macchina che è, minimo, alla pari di Mercedes, in molti GP qualcosa è andato storto, o ci si è messo Seb, o il muretto e quelle poche volte che né l' uno né l'altro hanno commesso errori è arrivata la nuvola di Fantozzi a ristabilire la legge di Murpy. Avremo, da tifosi, da mangiarci le dita, perchè una macchina così azzeccata erano 15 anni che non la facevano

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT