giovedì, Ottobre 3, 2024

Rosberg “spiega” la tragedia rossa…

Rosberg “spiega” la tragedia rossa…


Nico Rosberg. Di battaglie, lui, ne ha perse parecchie. Soprattutto con Hamilton. Ma, d’altronde, dover gareggiare e convivere con un campionissimo del calibro di Lewis non è facile per nessuno. L’unico “duello” che ha vinto però, gli è valso un titolo mondiale nella massima categoria del motore. Proprio niente male. Dopo il ritiro, l’amico Fritz della Formula Uno si dedicaa tantissime attività. Senza dubbio, una di quelle a cui si è più affezionato consiste nel mettersi a commentare le vicende del Circus. Nel bene e nel male.

Sulla bocca di tutti, come è logico che sia, da domenica pomeriggio, la collisione tra le due Ferrari. Tutti, o quasi (leggi qui) a cercare il colpevole. Come se la cosa più importate fosse puntare il dito sul responsabile, per poi “crocifiggerlo mediaticamente” nella solita pratica giornalista.

Per una scuderia è davvero orribile. Se poi sei un pilota della Ferrari non c’e niente di peggio. Guardando allo spettacolo vorremmo sempre vedere questi incidenti, perché aggiungono pepe alla gara. É stato bello che la squadra abbia dato ai due la libertà di battagliare…è stata una grande lotta”, fa sapere il tedesco tramite il suo canale YouTube.

Rosberg "spiega" la tragedia rossa...
Nico Rosberg, campione del mondo di Formula Uno 2016

Come detto, in tanti hanno provato a spiegare le dinamiche dell’accaduto. Nico, dopo aver analizzato la situazione, dice la sua sul “fattaccio brasiliano”.

Leclerc con le soft fresche era più veloce. Ha infilato all’interno Vettel che poi ha cercato di rifarsi subito dopo. In passato mi è capitato di trovarmi in una situazione del genere. La dinamica è dura perché entrambi i piloti cercano di stringere l’altro senza lasciare spazio”, commenta Rosberg che poi aggiunge: “Dopo che Sebastian supera Charles cerca immediatamente di chiuderlo, visto che quando stai un pò davanti diventi il pilota dominante e lo puoi fare”.

L’ex pilota Mercedes, nel concludere la disamina, comunque non si schiera. Nico, nonostante non ritenga Vettel il solo colpevole, pensa che Charles abbia una responsabilità, seppur minore, nell’incidente. 

Dare un giudizio è molto difficile. Ma forse vedo Leclerc meno colpevole. Chi è davanti si muove lentamente per spingere l’avversario all’interno più in fretta possibile. Al contrario, per chi si trova nella posizione opposta, la visuale non è ottimale ed è difficile capire come l’altro pilota ti sta chiudendo. Spesso, quando te ne rendi conto, il contatto è già avvenuto. É una questione di millimetri”.

Il commento di Rosberg, incentrato nello spiegare come un pilota viva la particolare situazione, rende perfettamente l’idea. È, spesso, troppo semplice prendere le parti di chicchessia, giudicando senza i giusti elementi. Chissà… a volte è più semplice fare come i commissari. “Inserire” nella valutazione contesto e momento, per poi lasciare correre. D’altronde, ad oltre 300Km/h, tutto succede in un lampo…

Autore e foto: Alessandro Arcari@berrageizf1

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