DAS Mercedes: quando avere una mentalità aperta fa la differenza

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DAS Mercedes: quando avere una mentalità aperta fa la differenza
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DAS Mercedes: quando avere una mentalità aperta fa la differenza


Questo inizio di stagione è intrigante quanto incerto. Tantissimi i temi a far discutere… Per prima cosa c’è il coronavirus che minaccia l’inizio del campionato. Poi ci sono tutti gli scontri tra team e FIA per le soluzioni ‘dubbie’ portate in pista da alcune squadre e che di conseguenza hanno generato malumori nei confronti dei rivali. Tiene banco al momento l’accordo FIA-Ferrari in merito alla power unit italiana. Dopo il chiarimento emanato dalla Federazione (alla prima lettera congiunta da parte di sette team), i team non motorizzati con l’unità di Maranello hanno inviato un’ulteriore lettera pretendendo questa volta delle risposte ancor più precise. A quanto pare lo scontro sembra destinato a protrarsi per un bel po’.

Altra questione il dibattito sulla conformità regolamentare della Racing Point RP20, la quale ha attirato l’attenzione di tutti mostrando un’incredibile somiglianza con la Mercedes W10 del 2019. Fosse stata simile solo nell’aspetto (cosa che accade anche tra la nuova Haas VF20 e la Ferrari SF90) non sarebbe importato nulla a nessuno. Il problema è che la vettura rosa sembra anche piuttosto veloce e se a Melbourne sarà in lotta con McLaren e Renault è lecito attenderci un’azione legale da parte di queste due compagini contro il team di Lawrence Stroll.

DAS Mercedes: quando avere una mentalità aperta fa la differenza
Hamilton sulla W11 con una Racing Point RP20 sullo sfondo

L’altro argomento di discussione è dato dal sistema innovativo DAS, dual axis steering (approfondisci qui), studiato dalla Mercedes. Il dispositivo è stato giudicato legale dalla FIA per la stagione 2020 (ed io credo che resterà tale), mentre verrà abolito dalla stagione 2021 a seguire. Sinceramente è molto difficile schierarsi dalla parte dei favorevoli o dalla parte dei contrari. Il confine tra legalità e illegalità in questo caso è davvero sottilissimo.

Interessanti, a tal proposito, le parole rilasciate da Christian Horner (team principal Red Bull) alla testata ‘Racefans.net’: Il DAS Mercedes credo sia l’esempio perfetto per sottolineare che il regolamento della F1 debba essere concepito per non essere interpretabile. Il DAS è uno strumento innovativo e di grande ingegno, ma potremmo trovare argomenti contro o a favore il suo utilizzo. Il problema è che le regole sono state scritte in modo complesso e non completamente trasparente. Tutto è interpretabile, e questo non può che far emergere questioni di regolarità o meno di una soluzione tecnica”.

Christian Horner, team principal Red Bull

Io penso che più che nello studio del sistema in sé, in Mercedes siano stati bravissimi nell’arginare il regolamento e a far sì da far rendere legale tale soluzione. Gli uomini della casa di Stoccarda hanno dimostrato di saper ragionare differentemente da tutti gli altri team e di questo Lewis Hamilton (alla guida delle vetture che hanno dominato la scena della Formula1 nell’era turbo-ibrida) va molto fiero: Sono molto orgoglioso dei ragazzi riporta ‘Autosport’. “Nel corso degli anni, la nostra mentalità è progredita aprendosi sempre di più.”

“Sapete, gli ingegneri spesso hanno una mentalità piuttosto ristretta. Sono abituati a fare le stesse cose fatte in passato in modo sicuro e affidabile.” Il concetto è semplice, spesso i tecnici pensano che se una cosa ha funzionato in passato, non valga la pena correre il rischio di cambiare qualcosa, a meno che il gioco no valga la candela. Quando si sperimenta una novità si è consci che possa andare a compromettere l’affidabilità, quindi la nuova soluzione deve garantire un guadagno prestazionale quantomeno quantificabile e non irrisorio.

Mercedes, DAS a parte, nel corso degli ultimi anni ha sempre mantenuto una filosofia propria. Basti pensare per esempio all’assetto Rake e alle differenze tra loro e le principali due antagoniste Red Bull Ferrari. Di esempi se ne potrebbero fare tanti e secondo Hamilton è proprio questo ciò che ha permesso al team di vincere così tanto. Pensare differentemente dagli altri, mai accontentarsi e mettersi sempre alla prova: “Negli ultimi due anni abbiamo spinto davvero tanto, non solo in pista, ma anche i ragazzi in fabbrica hanno cercato di dare il massimo abbandonando la loro zona di confort. Questo ci ha permesso di scoprire cose che adesso non avremmo mai avuto se non ci fossimo comportati così. È stato fantastico rompere gli schemi, e aprirci a nuove idee”.

DAS Mercedes: quando avere una mentalità aperta fa la differenza
Lewis Hamilton indossa la nuova tuta Mercedes 2020

Questo è ciò che ci ha reso capaci di fare grandi cose. È davvero bello non vederli fare le stesse identiche cose fatte dagli altri, pensare in modo diverso, ed è davvero stimolante essere i primi a portare in pista un’innovazione”. Come dargli torto… Se giovedì 20 febbraio siete stati incollati davanti al televisore a seguire i test pre-stagionali, ricorderete lo stupore dei tecnici rivali nel vedere Hamilton spostare il volante avanti e indietro, quasi come fosse una cloche di un aereo, andando a modificare così la convergenza delle gomme anteriori. Per i dipendenti Mercedes sicuramente è stata una bella giornata quella. Per gli altri… un po’ meno.

Sapete, io tifo Ferrari, qualcuno di voi lo sa, però devo confidarvi che nutro una profonda stima per questa squadra. La cosa che ammiro di più è che loro non si accontentano di vincere. Loro vogliono stravincere. Sempre e in ogni circostanza. Non parlo esclusivamente dei risultati in pista. Loro stravincono sempre e lo fanno attraverso le dichiarazioni.

Come quella ad esempio rilasciata da James Allison (direttore tecnico) dopo aver visto tutto lo scompiglio generato dal DAS all’interno del paddock di Barcellona: “È stato divertente vedere la reazione di tutti. Voi vedete lo sterzo, ma ci sono molte innovazioni sulla W11 che ci rendono orgogliosi. Il DAS è solo la punta dell’iceberg“. Cioè capite cosa intendo? E lo fanno sempre… Costantemente

DAS Mercedes: quando avere una mentalità aperta fa la differenza
Valtteri Bottas in pista con la Mercedes W11

Oramai manca solo una settimana all’inizio del primo weekend stagionale. La Mercedes parte con i favori del pronostico. Red Bull però dovrebbe essere vicina e se la Ferrari mostrasse un potenziale a metà tra le due o anche leggermente inferiore agli austriaci, sono convinto che potremmo assistere ad un mondiale combattuto.

Non vedo l’ora di scoprire il reale valore delle forze in campo. Fortunatamente, allo spegnimento dei semafori manca poco…

Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Mercedes – Red Bull

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