Test Covid-19 e voli charter per ripartire…

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Red Bull Station
Red Bull Station, Austria

Test Covid-19 e voli charter per ripartire…


Parliamo della situazione più dura che la Formula Uno abbia mai affrontato. L’emergenza Covid-19 non lascia scampo alla massima categoria del motorsport. Stoppando il presente, mette in forte discussone anche il futuro. La grave emorragia economica sta “distruggendo” le scuderie, totalmente impotenti nell’attuale condizione. Proprio per questa ragione la voglia di ripartire è grande, cercando di limitare i danni, mettendo una bella pezza necessaria a garantire un domani finanziario. Uno dei possibili scenari prevederebbe l’inizio del mondiale 2020 a Spielberg, il primo weekend di luglio, organizzando una doppia gara nel bellissimo impianto austriaco. Sebbene per ora non si possano fare previsioni esatte, il team principal dell’Alpha Tauri dice la sua al riguardo.

La Formula Uno è una nave abbastanza grande. Non è molto facile da guidare, visto che si basa su di un’enorme logistica. Al momento abbiamo più domande che risposte. Dobbiamo studiare diversi scenari, ma se teorizziamo tropo avremo risposte meno rilevanti. Possiamo descrivere come potrebbe essere un ritorno allo sport, ma non sappiamo se tutto finirà. Per quanto riguarda i viaggi, si spera che le strade possano essere utilizzate entro luglio. Potremmo anche considerare di volare con il personale Ferrari, ma per ora, a causa della chiusura delle frontiere e dei divieti in corso, dobbiamo solo aspettare”, commenta Franz Tost interrogato dai microfoni di Speedweek.

Franz Tost
Franz Tost, team principal Scuderia AlphaTauri

Considerando che circa l’80% del personale che compone il Circus si trova in Inghilterra, l’austriaco ritiene che i voli charter possano essere la giusta soluzione per raggiungere l’Austria. Non prima però, di effettuare tutti gli esami del caso per minimizzare qualsivoglia rischio di contagio.

“Per raggiungere l’Austria, il personale inglese potrebbe prendere un aereo charter atterrando a Zeltweg o a Graz. Immagino che dovrebbero avere tutti un certificato sanitario. Ho già indicato internamente ad AlphaTauri che eseguiremo tali prove, a prescindere dalla partenza del mondiale. Testando i nostri dipendenti, si ridurrebbe al minimo il rischio di infezione nell’azienda quando torneremo a lavorare in fabbrica. Inoltre, dobbiamo fare attenzione con i test. Ho chiesto ai nostri specialisti di ottenere solo quelli riconosciuti che producono risultati affidabili.”

Il protocollo per disputare un  Gran Premio “in sicurezza” prevede la presenza del minor numero di persone possibili, limitando la partecipazione all’evento allo staff strettamente necessario.

“In Alpha Tauri, il numero di dipendenti inviati al Gran Premio dipenderà essenzialmente dalla presenza o meno dei media sul posto. Ci limiteremmo agli specialisti assolutamente indispensabili per l’utilizzo delle monoposto. Se non abbiamo ospiti e non ci sono i media, possiamo fare a meno dei dipartimenti marketing e media. Se cosi saranno le cose, prevediamo di avere tra le 60 e le 65 persone.”

Autore: Giuliano Duchessa – @giulyfunoat

Foto: AlphaTauriRed Bull

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