Formula 1

Daniel Ricciardo in McLaren per puntare al Mondiale

Daniel Ricciardo corre un rischio che ha il sapore della beffa. C’è la concreta possibilità che non riesca ad agguantare un titolo di Campione del Mondo nonostante la sua smisurata cifra tecnica. Non gliela stiamo tirando, sia chiaro. Non sarebbe la prima volta che un pilota talentuoso non riesce a raggiungere l’iride poiché diverse tessere del puzzle non sono andate al proprio posto. La bravura non basta per scolpire il proprio nome nell’albo d’oro della Formula Uno. Serve una macchina vincente e bisogna avere un compagno di squadra non eccessivamente veloce. E poi è necessario quel pizzico di fortuna che accompagna i più grandi. All’italo-australiano non è andata troppo bene da questo punto di vista. Nel lustro in cui ha potuto guidare per la Red Bull ha incontrato diversi ostacoli. Il primo è sicuramente la mancata competitività di una scuderia che non è riuscita a reagire con solerzia al cambio normativo sulle power unit così da non replicare la straordinaria stagione dei primi Anni Dieci. Il secondo si è presentato sotto forma di due compagni di squadra scomodi, veloci, col pedigree dei grandissimi. Se dal conforto con Sebastian Vettel è uscito sorprendentemente vincitore, tanto da indurre il tedesco a cambiare aria, meno semplice è stata la vita accanto a Max Verstappen.

Daniel Ricciardo tra le strade del Principato in Red Bull

La convivenza col talentino olandese è stata snervante. Anche perché la scuderia di Milton Keynes aveva fortemente puntato su un Verstappen che negli anni è diventato l’autentica star del team. Un rapporto difficile, culminato nel botto di Baku 2018 che ha indotto “Honey Badger” a guardarsi intorno per accasarsi altrove. La ricerca è durata poco e s’è conclusa con il nome della Renault. Un contratto faraonico di circa 30 milioni di euro a stagione al quale non è però corrisposta l’auspicata forza tecnica di una squadra che fatica a trovare la propria dimensione e che è stata sconfitta abbastanza sonoramente anche dalla McLaren a cui la Losanga fornirà le power unit fino alla fine del campionato che scatterà tre due settimane esatte.

E proprio in casa della McLaren Daniel Ricciardo ha buttato lo sguardo lasciandosi ammaliare dell’offerta tecnica di Zak Brown che da lungo tempo corteggiava l’ex Toro Rosso. L’amicizia sincera con Lando Norris, la stima percepita in maniera concreta dalla gloriosa scuderia britannica e il posto lasciato libero da Carlos Sainz Jr. che ha giurato amore a Maranello hanno fatto il resto. Dopo un 2020 che Ricciardo correrà ancora in Renault, da dimissionario separato in casa, si apriranno le porte di Woking per dare il La ad un’esperienza che potrebbe essere l’ultima buona per laurearsi re della massima categoria del motorsport. Complici i motori Mercedes, “Riccio” si augura che la rivoluzione tecnica che si avvierà nel 2022 possa creare quel substrato fertile nel quale seminare il seme della gloria. Daniel non è più un giovanotto, a luglio compirà 31 anni, quindi le occasioni per imporsi saranno sempre minori.

Il team inglese è quello che più di ogni altro ha mostrato interesse nei miei riguardi – ha riferito Ricciardo a F1 Nation spiegando la sua scelta di accasarsi alla corte della McLaren e che ha dimostrato nella passata stagione una grande capacità di crescita. Questo mi fa essere molto molto ottimista, specie perché il team cambierà motorizzazione dal 2021”. Ed è evidente, guidando una vettura spinta dal V6 transalpino, che sappia perfettamente cosa può dare in più la power unit prodotta in quel di Brixworth.

la Renault RS19 di Daniel Ricciardo in fiamme durante il finse settimana del Gran Premi di Abu Dhabi 2019

Vedremo se la mia mossa si rivelerà giusta – ha proseguito il futuro alfiere della McLaren Di certo rispetto al passato è una situazione diversa, inedita. Con la Red Bull ho vinto diverse gare (sette per la precisione, nda), ma non ho mai seriamente lottato per il titolo. Ecco perché sentivo che era arrivato il momento di cambiare aria. In Renault, purtroppo, non siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati”.

Da qui, dunque, la volontà di provare una nuova sfida. La presa coscienza che la scuderia francese impiegherà troppo tempo per raggiungere la vetta – se mai lo farà – ha quasi obbligato Ricciardo a lanciarsi in una nuova sfida sportiva. La McLaren, per blasone e per voglia di ritornare nel gotha della F1, potrebbe essere l’ambiente giusto per soddisfare la sete di vittorie di un pilota forte ed ambizioso. Che però, va sottolineato, andrà ad accasarsi presso una scuderia che sta incontrando più di una difficoltà finanziaria causata dalla crisi pandemica da Covid-19. Ma budget cap e nuove regole tecniche potrebbero ovviare a questa problematica. Questo è l’auspicio di Daniel Ricciardo.

Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: Renault, Red Bull

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Diego Catalano