sabato, Aprile 20, 2024

Anteprima GP Portogallo 2020: Ferrari verifica in pista gli ultimi update

Anteprima GP Portogallo 2020: Ferrari verifica in pista gli ultimi update


Il Circus è pronto a raggiungere Portimão per affrontare il suo 12° round stagionale. Nonostante si tratti di un debutto ufficiale per il circuito d’Algarve (la F1 ha utilizzato questo tracciato solamente nei test svoltisi tra il 2008 e il 2009) la massima categoria del motorsport può vantare altre edizioni del Gp del Portogallo avvenute in passato. Nel 1958 e 1960 si corse sul circuito di Boavista, nel 1959 su quello di Monsanto, mentre dal 1984 al 1996 si utilizzò il più noto Estoril. Dei piloti attualmente in attività in pochissimi hanno girato su questo tracciato e soprattutto alcuni, come ad esempio Ricciardo, lo hanno fatto nelle categorie minori. In ogni caso, una volta calati nell’abitacolo delle loro monoposto, si tratterà per tutti di una nuova esperienza.


Anteprima GP Portogallo 2020: Orari e Televisione

Anteprima GP Portogallo 2020: Ferrari verifica in pista gli ultimi update
Programmazione GP Portogallo 2020

Anteprima GP Portogallo 2020: Layout

Posizionato nella zona meridionale del Portogallo a soli 20 km da Portimão (città portuale dell’oceano Atlantico), il weekend sul tracciato di Algarve potrà offrire un clima certamente più caldo rispetto a quello avuto ormai quasi due settimane fa in Germania. Costruita sulle dolci colline appunto d’Algarve (regione nota per le sue splendide spiagge, meta generalmente molto gettonata dai turisti), la pista si trova posta a circa 100 m sul livello del mare, presenta un dislivello massimo di 30 metri e si compone di 15 curve (9 a destra e 6 a sinistra) per un’estensione totale di 4.653 Km (superficie completamente riasfaltata in occasione di questo storico evento).

Il rettilineo principale è lungo poco meno di un chilometro (970 metri circa) sarà l’unico punto in cui sarà possibile utilizzare l’ala mobile. La staccata di curva-1, assieme a quella di curva-3 e curva-5, è una delle più probanti per l’impianto frenante. Punto di frenata davvero interessante: proprio negli ultimi metri il rettilineo scollina e la frenata viene fatta in discesa con curva-1 che viene affrontata in 4° marcia a circa 190-200 Km/h.  Dopo esser transitati a pieno gas in curva-2 si arriva alla 3, la seconda più lenta del circuito: 2° marcia a circa 85 km/h. Curva-4, in salita, si affronta in pieno arrivando così alla 5, la prima curva del secondo settore.

Anteprima GP Portogallo 2020: Ferrari verifica in pista gli ultimi update
Layout circuito d’Algarve

Piega a sinistra altrettanto interessante la 5, in quanto vi ci si arriva in discesa, si stacca forte e la si percorre in seconda marcia a circa 80 Km/h in salita (con questa velocità, se non erro potrebbe, anzi dovrebbe, trattarsi della curva più lenta del mondiale 2020, dal momento che quest’anno non si è corso a Monte Carlo). La 6 è molto veloce, mentre la 7 e la 8 sono pressoché assimilabili ad una lunga piega a destra: i piloti entrano alla 7 in sesta marcia per poi frenare con gradualità fino a percorrere la 8 in terza marcia a circa 130 Km/h.

Curva-9 è un avvallamento da fare di nuovo in pieno per poi arrivare alla 10 e alla 11, altri due tornanti a corda unica nel quale si riduce la velocità fino a 120 km/h (3° marcia). Così si conclude il secondo settore, ovvero la parte guidata e forse quella più divertente del tracciato (anche semplicemnte leggendo queste righe si intuisce la ragione del perché alcuni piloti paragonino la pista a delle montagne russe). Le uniche vere curve del terzo settore sono la 13 e la 14, entrambe da fare in terza marcia. La 12 e la 15 si fanno praticamente in pieno, con le vetture che una volta uscite dalla 14 non toglieranno il gas dall’acceleratore sino alla staccata di curva-1 (nel momento in cui verrà azionato il DRS le monoposto avranno già raggiunto ormai una velocità prossima ai 300 Km/h).


Anteprima GP Portogallo 2020: Aerodinamica e DRS

Pista da medio-alto carico aerodinamico presenterà delle vere sfide per ingegneri e piloti. Già da un’attenta lettura del layout possiamo capire che non sarà certo facile trovare il giusto equilibrio tra carico aerodinamico e velocità pura. Data la prevalenza di curve lente presenti soprattutto nel secondo e nel terzo settore (a parte la 3 nel T1) la scelta ovvia sarebbe quella di puntare su un assetto da alto carico per garantire stabilità al posteriore, direzionalità all’anteriore ed avere il giusto livello di trazione in uscita dalla 3 e dalla 5, tornanti che si affrontano in seconda marcia. Tuttavia, la presenza anche di curvoni veloci e del lungo rettilineo porteranno i tecnici a rinunciare ad un po’ d’ala costringendoli cercare di trarre il massimo dall’intero corpo vettura.

Anteprima GP Portogallo 2020: Ferrari verifica in pista gli ultimi update
SF1000, Gp Eifel 2020

Si tratterà dunque di trovare la giusta alchimia tra carico e velocità di punta e chiaramente le vetture più privilegiate saranno ancora una volta quelle con un’ottima efficienza aerodinamica, perché potranno girare più cariche per essere più veloci nella parte lenta senza risultare troppo penalizzate poi nel tratto veloce. Come detto anche in precedenza, il rettilineo principale sarà l’unico punto in cui i piloti potranno azionare l’ala mobile, il cui utilizzo, visti i livelli di alto carico, garantirà un aumento di velocità notevole. Tuttavia trattandosi di un tracciato caratterizzato da una carreggiata molto larga (la media è di circa 14 metri, con punte anche di 18), si pensa che il tratto che conduca a curva-1 non sia l’unico in cui potremmo assistere a delle azioni di sorpasso. Anche le staccate che portano alla 3 e alla 5 potrebbero garantirci un po’ di spettacolo in tal senso.


Anteprima GP Portogallo 2020: Power unit e trasmissione

Essendo la prima volta che le vetture di F1 hanno la possibilità di affrontare il circuito di Portimão, purtroppo non sono molti i dati in nostro possesso. Possiamo dire però che trovandoci in presenza di un circuito caratterizzato da un discreto numero di frenate (come vedremo a seguire, due classificate come impegnative e quattro di media intensità) il recupero dell’energia fornito dall’MGU-K sarà senz’altro importante. Come anche quello derivante dall’MGU-H, con i propulsori che lavoreranno a pieno regime per circa il 72% del tempo sul giro. Inoltre, con le sue 3500 cambiate nella distanza di gara di 66 giri, l’impegno della trasmissione rientrerà sui livelli precedentemente visti ad inizio stagione quando si corse sul circuito dell’Hungaroring (circa il doppio di quelle richieste a Silverstone).


Anteprima GP Portogallo 2020: Impianto frenante

Secondo le simulazioni condotte dalla Brembo, i piloti saranno chiamati a fare affidamento sul proprio impianto frenante per circa 14 secondi, equivalenti a circa il 17% del giro. Impegno paragonabile a quello avuto in Spagna sul circuito di Barcellona, anche se tale circuito può contare su 8 frenate di rilevata importanza, al contrario di quello d’Algarve, dove ne troviamo 7. Tra queste solamentre in due circostanze il pedale del freno sarà attivato per più di due secondi. Gli spazi di frenata saranno tutti compresi tra gli 80 e i 120 metri circa, con il carico imposto dal piede del pilota che varierà da un minimo di 80 ad un massimo di 135 Kg.

Grafica Brembo: Gp Portogallo 2020

Come dicevamo appunto, delle sette frenate, due vengono classificate come impegnative (curva-3 e curva-5), quattro sono di media intensità, mentre curva-14, lo vediamo dalla gif, è considerata light. La più probante è sicuramente la 5: si arriva percorrendo la 4 in piena accelerazione fino a raggiungere i 320 km/h per poi scendere in soli 122 metri fino a 80 Km/h. In questo passaggio il piede resterà pigiato sul pedale del freno per 2,72 secondi esercitando un carico di 135 Kg per una decelerazione di 5,1 g sul corpo del pilota.


Anteprima GP Portogallo 2020: tempo di verifiche in Ferrari

Anche se fare un riassunto delle puntate precedenti potrebbe risultare un po’ doloroso per i tifosi della Ferrari, bisogna essere forti e andare a rispolverare ricordi non belli, con lo scopo di capire meglio a cosa andremo incontro a partire dalle prove libere del venerdì. Dopo le brutte prestazioni maturate in Belgio e nel doppio appuntamento italiano (tra Monza e Mugello), i tecnici della Rossa hanno deciso di spingere sul lavoro in fabbrica e varare un cospicuo pacchetto d’aggiornamenti (sicuramente era già in cantiere da tempo, il fatto che abbia coinciso con le tre débâcle è una mera coincidenza), suddiviso in tre tranches tra Russia, Germania e appunto Portogallo. Ovviamente nulla di eclatante, giusto delle migliorie nella speranza di riuscire a smussare alcuni problemi e inquadrare la giusta direzione di sviluppo in chiave 2021.

Box Ferrari, SF1000, Gp Eifel 2020

A Sochi gli sviluppi, riguardanti piccoli accorgimenti sulle ali e qualche altro aspetto non visibile, hanno dato dei buoni riscontri, mentre in Germania (dove sono stati apportati interventi al fondo e nella zona dei bardgeboards) forse anche a causa di temperature molto al di sotto di quelle adatte a disputare un evento estivo di F1, hanno fornito dei buoni risultati in qualifica per poi creare nuovamente qualche grattacapo in gara, soprattutto con la gestione delle gomme. A Portimão dunque, anche grazie al clima più mite si cercherà di fare una prima reale valutazione complessiva degli aggiornamenti portati sino a questo momento, con l’aggiunta di interventi che sembrerebbero riguardare nuovamente il fondo con focus maggiore al retrotreno. Ottenere maggiore carico in questa zona della monoposto darebbe l’opportunità di incrementare anche quello all’avantreno, favorendo l’inserimento in curva e limitare quel comportamento sottosterzante che siamo abituati a vedere oramai da troppo tempo.

In casa Mercedes invece, forti dei risultati maturati nella prima parte della stagione, si è deciso di interrompere gli sviluppi per spostare l’attenzione totalmente sulla stagione 2021. Il recupero della Red Bull (ne parliamo qui) è un po’ figlio di questa loro decisione, anche se dobbiamo dire che a Milton Keynes non si dorme certamente in piedi. I continui aggiornamenti austriaci uniti allo stop della casa di Stoccarda, potrebbe garantire dei bei duelli da qui a fine stagione al vertice della classifica e c’è anche chi crede che Portimão potrebbe già riservare qualche sopresa in tal senso…


AutoreMarco Sassara – @marcofunoat

Foto: Ferrari – Brembo – F1

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