Formula 1

Mercedes-Aston Martin sempre più unite: l’impatto sulla F1

Mercedes-Aston Martin sempre più unite: l’impatto sulla F1


Mercedes-Aston Martin. Molti i legami tra i due marchi, se vogliamo anche troppi. Quest’anno si è avuto molto modo di parlare della casa automobilistica britannica. Sicuramente perché il marchio si appresta ad effettuare uno storico ritorno in F1 (dopo aver preso parte a 6 Gp nelle stagioni 1959-1960) affidando il suo nome all’attuale Racing Point. Affiancarci poi quello di Sebastian Vettel, in veste di pilota ufficiale del team (si attende ancora di conoscere il nome della seconda guida, che comunque dovrebbe essere Lance Stroll), è stato un colpo da maestro.

Non solo. Le voci più chiacchierate, sono state senz’altro quelle che hanno visto un coinvolgimento diretto da parte di Toto Wolff (team principal Mercedes) come azionista della casa britannica al 4,77 %, dopo che l’amico Lawrence Stroll ne aveva acquisito il 25%, diventandone presidente ad inizio anno. A fare da sottofondo uno scenario d’incertezza, dato dalla Mercedes, che non aveva, e non ha manifestato ancora in modo chiaro e deciso, i propri piani di permanenza all’interno della categoria. La squadra sembra intenzionata a continuare: recentemente il manager austriaco ha affermato anche che le vetture 2021 continueranno ad essere colorate di nero, mentre nel 2022 si tornerà alla colorazione argentea per affrontare il grande cambiamento regolamentare in veste vera e propria di Silver Arrows.

Toto Wolff a colloquio con l’amico Lawrence Stroll

Purtroppo però, del contratto di rinnovo tra Wolff e la squadra non se ne vede neanche l’ombra, con il team principal che durante l’ultimo Gp ad Imola ha confessato ci sia anche una possibilità che possa lasciare il suo attuale ruolo per assumere la guida del marchio in veste di presidente. Permanenza nel team dunque certa, ma resta da capire in quale posizione. Intanto, Valtteri Bottas ha ottenuto già la riconferma per il 2021, mentre il sei volte campione del mondo (quasi sette) Lewis Hamilton sembra stia attendendo che le acque ai vertici della squadra si calmino, per poi prendere una decisione.

Nel marasma generale impossibile non ricordare l’estrema somiglianza tra la RP20 e la W10, cosa che aveva portato in molti a pensare che la Mercedes volesse trasferire il proprio know-how in Aston Martin per ritirarsi dalla Formula Uno da team costruttore per restarvici nel solo ruolo di fornitore di unità di potenza. Ipotesi comunque da non poter del tutto scartare. Soprattutto dopo che la casa di Stoccarda ha annunciato di aver iniziato un piano che la porterà a rilevare il 20% delle quote del marchio britannico da qui ai prossimi tre anni (attualmente ne possiede il 2,6%), diventandone così in secondo azionista più grande della società dopo Lawrence Stroll. Tra gli investitori presente tra l’altro anche Sebastian Vettel (entità della quota non rivelata) che oltre al ruolo di prima guida vestirà i panni anche di ambasciatore globale del brand.

Sebastian Vettel, Ferrari, Gp del 70° Anniversario della F1

La domanda ora è: ‘cosa dobbiamo realmente attenderci da un impegno così cospicuo da parte della casa della stella a tre punte?’ Come detto in precedenza, c’è chi sospetta siano in arrivo delle modifiche nei programmi riguardanti gli impegni sportivi di entrambi i produttori. Tuttavia, secondo quanto riportato da ‘Autosport,’ Toto Wolff avrebbe assicurato che ciò non è ancora in discussione: “La partecipazione di Daimler coinvolgerà solamente la parte automobilistica del brand e non il mondo delle corse. Tutto ciò dunque non avrà alcun impatto sui due team coinvolti in Formula Uno. Per quel che mi riguarda non cambierà nulla, non per il momento”.

A conferma delle parole dell’austriaco sono arrivate anche quelle di Stroll che aveva dato il benvenuto a tale partnership definendola come un momento di trasformazione che potrà permettere ad Aston Martin di diventare uno dei più grandi marchi di lusso al mondo. Certo è che più si tenta di dare un senso a questi fiumi di denaro meno se ne comprende il significato. Quella di far diventare l’Aston Martin la squadra madre del reparto corse resta l’ipotesi che garantirebbe la completa quadratura del cerchio. Emblematiche in tal senso le ultime tre parole utilizzate da Wolff: “non per il momento”, a non escludere che lo scenario possa verificarsi più avanti in futuro. Quest’anno è stato firmato anche il ‘Patto della Concordia’ che a differenza dei precedenti accordi, garantirà ai team di poter uscire liberamente dalla Formula Uno al termine di ogni singola stagione senza esser soggetti a mora alcuna.

Nella foto le tre personalità più rappresentative Mercedes, Markus Schafer (Chief Operating Officer), Toto Wolff (team principal) e Ola Kallenius (CEO gruppo Daimler), Gp dell’Eifel 2020

Tutti piccoli indizi che sembrano andare in quella specifica direzione, che comunque richiederà ancora del tempo prima di poter diventare realtà, se diventerà realtà. Non dimentichiamoci poi che per quanto uno voglia fantasticare con la mente, che la Mercedes non è l’unica squadra ad avere dei soldi investiti nei capitali di un’altra scuderia. Sappiamo l’entità del coinvolgimento che lega Fiat, Alfa Romeo e Ferrari, e questo non è mai andata in contrasto tra i lavori svolti dai due team in questione. Ovviamente la partecipazione di Mercedes in Aston Martin arreca molti pensieri in più, visto anche il cambio di filosofia manifestatosi nella progettazione delle vetture Racing Point dal 2019 al 2020. Cosa mai avvenuta in Sauber ad esempio.

Mercedes continuerà dunque a far parlare di sé per un bel po’, non solo per le vittorie e i record conseguiti, ma anche in merito alle decisioni future… Le prossime riguarderanno il destino di Wolff e di Hamilton. E almeno in tal senso riceveremo delle importanti novità nei prossimi giorni/settimane. Con il campionato 2020 giunto quasi al termine, e la line-up 2021 da definire, tali decisioni dovranno essere prese sicuramente entro metà/fine dicembre. Almeno secondo buonsenso…


AutoreMarco Sassara – @marcofunoat

Foto: F1 – Mercedes – Ferrari

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Marco Sassara