Analisi Mercedes W12: ecco il fondo innovativo!

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Analisi Mercedes W12: ecco il fondo innovativo!


Problemi al cambio. Inizia così l’avventura del team Mercedes nei test prestagionali in Bahrain. Dopo aver svolto con successo l’installation lap, praticando diversi constant speed e alcune prove legate ai manettini del propulsore, la W12 alza bandiera bianca. I tecnici di Brackley hanno provato a risolvere la situazione, ma purtroppo la trasmissione ha dato forfait. Malgrado la “sgambata” in pista sia stata molto rapida, abbiamo potuto apprezzare la configurazione del fondo scalinato sulla Freccia nera. Durante la presentazione della settimana scorsa infatti, questa parte della monoposto era stata coperta ad arte. L’obiettivo, ovviamente, era quello di non regalare alcun riferimento ai propri competitors, in un’area della vettura tutta ancora da scoprire. Le limitazioni imposte dal nuovo regolamento hanno costretto gli aerodinamici delle scuderie a studiare soluzioni innovative.

La specifica proposta da Mercedes, osservata sulla vettura di Valtteri Bottas, risulta senza dubbio la più complessa e interessante vista fino ad ora. Nella zona davanti alle ruote posteriori, soggetta alle normative aerodinamiche presenti nel paragrafo 22.08.06, notiamo che sono state posizionate delle appendici aerodinamiche molto particolari (freccia blu), con una svergolatura finale verso l’alto. Questi elementi, inediti nel Circus, sono dei vortex generator che si occupano di sigillare il fondo, cercando di recuperare il carico perduto al posteriore. Spostandoci nella zona interna alle ruote posteriore, notiamo la presenza di tre appendici aerodinamiche verticali (freccia gialla ) che si estendono in lunghezza. Questi elementi aiutano a convogliare il flusso proveniente dalle pance, molto scoscese per aumentare l’effetto downwash, proprio a lato dell’estrattore. La volontà è quella di aumentarne l’efficienza. La più interna di queste inoltre, possiede un “taglio” particolare, in grado di creare un vortice molto più energetico.

In aggiunta a queste modifiche, salta subito all’occhio la soluzione decisamente innovativa nella parte iniziale del fondo, accanto all’entrata delle pance. Questa porzione presenta 5 “ondulatore” (frecce arancioni), dotate di un’appendice orizzontale che scorre su tutta la lunghezza delle ultime 4. Il loro compito resta sempre lo stesso: sigillare il fondo, in ogni maniera possibile, per cercare di aumentare il più possibile l’efficienza dell’elemento. Molto interessante anche lo scalino (freccia verde) collocato nella parte centrale del fondo. Questa soluzione è molto utile per aumentare la differenza di pressione tra la parte superiore e inferiore del fondo. Tramite il posizionamento di tre piccoli sensori di pressione, i tecnici di Brackley vogliono valutare il comportamento di flussi in questa zona, al fine di confrontare i dati raccolti in pista con quelli ottenuti da galleria del vento e CFD.

La cura dei dettagli aerodinamici si nota anche al posteriore, con una novità singolare proposta dai tecnici della Mercedes. La famosa deck wing ora risulta avere una conformazione a “V” allungata verso l’esterno (freccia rossa), sorretta da due appendici orizzontali (frecce arancioni). Questo elemento, spesso sottovalutato, da solo può sviluppare addirittura il 2% del carico totale della vettura. Nella soluzione proposta sulla W12, l’intento è quello aiutare ulteriormente l’ala posteriore nella generazione del carico verticale. 

Nascosto la settimana scorsa durante la presentazione, il diffusore è composto da tre profili sovrapposti, il primo dei quali si sdoppia nella parte finale in due profili (freccia rossa), che cercano di aumentare il più possibile l’espansione del flusso d’aria. Nella parte esterna i profili si arricciano per spingere il fluido nella zona dietro allo pneumatico posteriore, sfruttando la depressione presente.

Mercedes W12

Le fence verticali del diffusore sono state accorciate, come da regolamento, mentre sulla struttura anti-crash notiamo la presenza di alcune piccole appendici aerodinamiche svergolate verso il basso (cerchio rosso). Questi profili potrebbero avere vari scopi: aumentare l’espansione o cercare di variare l’angolo dei fluidi caldi in uscita dagli sfoghi delle pance. Notiamo anche due piccole rientranze (cerchi arancioni) nella zona centrale del fondo. Questi aggiornamenti potrebbero servire a gestire lo strato limite del fluido. Si va quindi a generare un piccolo vortice, in modo da tener attaccato il flusso che percorre il diffusore.

Alcune novità si trovano anche sull’endplate dell’ala posteriore. Osservando l’immagine, notiamo che i soffiaggi passano da tre a due elementi. in questo modo, il team di Brackley sta cercando di trovare la soluzione migliore per aumentare la differenza di pressione tra il dorso ed il ventre dell’ala.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz e Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

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