Andy Green: “In molti ora vorrebbero far parte del nostro team…”
Con il cambio di nome da Racing Point ad Aston Martin è iniziata una nuova era per il team di proprietà di Lawrence Stroll. In fabbrica si respira un certo ottimismo, lo si è capito già dalle parole rilasciate dai piloti (approfondisci qui) e prosegue nelle dichiarazioni del management del team. Si parla di una squadra in crescita, composta da quasi 500 persone tra uomini e donne chiamati a condurre Aston Martin sempre più verso il successo.
Il primo a prendere la parola è il presidente Stroll, che intervenendo pochi istanti prima del lancio della AMR21 ha riferito: “Sogno questo giorno da molto tempo. Sono da sempre un appassionato di automobili e sono sempre stato attirato dal mondo delle corse. Il mio più grande sogno era quello di possedere un team di Formula Uno. Il secondo era acquisire una partecipazione di maggioranza dell’Aston Martin. Essere qui davanti a voi e parlarvi della fusione di questi due sogni è per me molto speciale. Questo dimostra che i sogni possono concretizzarsi e per noi prenderanno il nome di AMR21”.
“Il team di persone che da sempre dà vita ai nostri progetti, ora grazie ad Aston Martin avrà l’occasione di far valere ancora di più le proprie capacità. Questo è solo l’inizio. La squadra sta progredendo ogni giorno di più. Ora siamo riusciti a mettere tutti i tasselli nella giusta posizione. Possiamo compiere dei progressi davvero consistenti. Il team Aston Martin sarà la massima espressione di prestazioni, qualità ingegneristica, innovazione, cura dei dettagli e lavoro di squadra. Il tutto verrà racchiuso nel nuovo logo che sfoggeremo sulla nostra nuova vettura di Formula Uno” ha chiosato il presidente della squadra.
Parlando invece delle ambizioni per l’anno venturo ha aggiunto: “Tutto ciò di cui abbiamo bisogno per avere successo è ora presente all’interno del team. Ripongo la massima fiducia in Otmar Szafnauer (team principal), in Andrew Green (direttore tecnico) e in tutti gli ingegneri a cui fanno capo. Con Sebastian e Lance, inoltre, credo che avremo il giusto mix di esperienza e talento. Il lavoro di ogni singolo membro del team è volto a migliorare sempre di più e questo è molto bello da vedere in fabbrica. Il nuovo stabilimento? È in fase di costruzione, ma questa è un’altra storia… Lasciamo che oggi sia l’auto la star” ha concluso il magnate canadese.
La parola, dopo l’unveiling fatto dai piloti, passa al team principal, Otmar Szafnauer che avvolto da un grande senso di orgoglio ha aggiunto: “La presentazione del team Aston Martin è per tutti noi oggi motivo di vanto. Rappresentare un marchio automobilistico iconico è per noi un grande privilegio e ci impegneremo a fondo affinché il nome possa arrivare sempre nelle posizioni di propria appartenenza. Ci siamo sbilanciati molto su quelli che potranno essere i nostri obiettivi stagionali… Lo abbiamo fatto per attirare sempre più partner commerciali, ma ora che abbiamo raggiunto il giusto appeal sono sicuro che potremo riuscire anche a mantenere le nostre promesse”.
“Oltre ai nuovi partner” prosegue Szafnauer, “continuiamo a portare avanti la costruzione della nuova fabbrica, che sarà completata e operativa in meno di due anni. Sarà una struttura veramente moderna che beneficerà di tutte le ultime tecnologie di Cognizant. Il tutto contribuirà a rendere la vettura sempre più veloce. Inoltre da quest’anno potremo contare anche sulle prestazioni di Sebastian Vettel. Un pilota da cui tutti possono apprendere qualcosa di utile e per il momento devo dire che si sta integrando davvero molto bene. D’altronde è un pilota con tanta esperienza alle spalle”.
Il 2021 rappresenterà un anno speciale non solo per la squadra, ma anche per Sebastian Vettel, che sarà chiamato a cogliere l’occasione per rifarsi delle ultime due stagioni trascorse a Maranello. “Sebastian non ha perso velocità” ha chiosato il team principal Aston Martin. “Noi cercheremo di creare attorno a lui un ambiente familiare, così che possa essere in grado di dare sempre il meglio di sé. Lance è un pilota giovane e di talento. Lo scorso anno è stato capace di ottenere due podi e una pole position sul bagnato… Ci aspettiamo più o meno lo stesso da lui quest’anno. In più avrà un’opportunità unica. Quella di apprendere da un quattro volte campione del mondo”.
“L’obiettivo” si avvia a concludere Szafnauer “è ripartire da quanto di buono fatto lo scorso anno e migliorarci. Non c’è una ragione che possa farci pensare ad un fallimento. I nostri dipendenti sono più che mai determinati e l’investimento finanziario attuato sortirà certamente i suoi effetti. Il successo non arriverà in un giorno, ma sono convinto che mettendo assieme tutti gli elementi, riusciremo a scalare la classifica a partire da quest’anno e nelle prossime stagioni a venire”.
Infine, arriva il turno del direttore tecnico, Andrew Green, il quale, dopo una lunga introduzione, ha parlato del processo che ha portato alla realizzazione della AMR21: “È per me motivo di grande orgoglio rappresentare questo storico marchio. È un sogno che si avvera. La squadra ha fatto davvero dei grandi passi avanti in questi ultimi dieci anni. Il fatto di riportare il marchio Aston Martin sui circuiti di F1, offre al team l’opportunità di avvalersi di un’enorme quantità di risorse aggiuntive. Questo ci permetterà di scalare di anno in anno, sempre più la griglia. Essere entrati in questa nuova era ci permette di utilizzare risorse che non avremmo mai potuto prendere in considerazione in precedenza e gli effetti si sono già potuti osservare nel corso degli ultimi mesi del 2020. Il meglio deve ancora arrivare: c’è un futuro luminoso dinanzi a noi”.
“Molte persone ora hanno interesse ad entrare a far parte della nostra equipe” ha proseguito Green. “Godiamo di un gruppo di persone davvero formidabile, ma tutto ciò offre a tutti noi l’opportunità di rafforzarci un po’ in tutte le aree e di guardare al futuro con ancora più ottimismo. Il personale è abituato a raggiungere degli ottimi risultati anche con poco materiale a propria disposizione, quindi il fatto che le risorse siano aumentate gioca sensibilmente a nostro vantaggio. Abbiamo le persone giuste al posto giusto, ma ci teniamo aperta la porta del reclutamento per continuare a mettere le basi per avere un team ancora più forte in futuro”.
Finalmente, l’attenzione si sposta alla stagione 2021, per la quale il direttore tecnico nutre delle buone speranze: “Vogliamo imparare dagli errori commessi nel 2020, ripartire da quanto fatto di buono ed avere una stagione ancora migliore nel 2021. Non faremo dei pronostici precisi… Ci aspettiamo di essere il ‘best of the rest’ (i migliori degli altri esclusa Mercedes e Red Bull) sin dalle fasi iniziali. Probabilmente non lotteremo per pole e vittorie. Siamo ambiziosi ma realistici. L’obiettivo è quello di arrivare a competere per le vittorie, ma è un processo che richiede tempo e non so dire quanto ci vorrà”.
In sostanza si prevede una dura lotta che, quasi sulla falsariga dello scorso anno, potrebbe riguardare dalle tre alle quattro squadre per il terzo posto in classifica costruttori. “Nel 2021 assisteremo ad una lotta veramente dura, con margini più ravvvicinati rispetto a quelli a cui eravamo abituati a fine 2020. Vogliamo dimostrare ciò di cui siamo capaci: la chiave sarà quella di avere un rendimento buono e costante in tutti i weekend. L’anno scorso abbiamo dovuto fare i conti con una nuova filosofia, che ha richiesto del tempo da parte nostra per essere compresa appieno. L’AMR21 è l’espressione di tutto quel processo di apprendimento, che proseguirà senz’altro anche nel 2021”.
“Il progetto AMR21 è strettamente correlato alla nostra vettura del 2020. Tuttavia il telaio è stato completamente rivisto” ha spiegato Green parlando del lavoro svolto durante la pausa invernale. “Inoltre siamo stati chiamati anche ad affrontare un’importante sfida regolamentare, con l’introduzione delle nuove norme volte a ridurre le prestazioni aerodinamiche delle vetture. Modifiche impercettibili ma visibili, soprattutto nella parte riguardante il fondo e gli pneumatici posteriori. Non mi aspetto effetti significativi sulla guidabilità. Tuttavia, credo che le vetture saranno molto più lente di quanto non lo fossero nel 2020”.
“La sfida maggiore sarà quella di gestire correttamente le risorse tra sviluppo 2021 e 2022, anno in cui è previsto l’atteso cambio regolamentare” ha concluso il direttore tecnico. “A pesare su questo incideranno anche le restrizioni riguardanti i test aerodinamici. Aspetto che richiederà importanti considerazioni. Al momento ci stiamo concentrando al massimo sulla pianificazione dei test invernali (Bahrain, 12-14 marzo). Quello di Sakhir è un circuito impegnativo: l’asfalto è unico nel suo genere e vi saranno grandi sbalzi di temperatura dal pomeriggio alla sera… Saremo chiamati a fare un gran lavoro per intuire quello che sarà il comportamento delle mescole sulle altre piste del mondiale. Il 2021 sarà pieno di sfide piuttosto eccitanti e noi siamo pronti ad affrontarle”.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Aston Martin