giovedì, Dicembre 12, 2024

GP Imola 2021-Analisi prestazionale gara

GP Imola 2021-Analisi prestazionale gara


Nel gran premio di Imola è ancora una macchina disegnata in Inghilterra a conquistare la vittoria. Una gara che ha saputo emozionare dal primo all’ultimo giro, con la pioggia e sull’asciutto. Max Verstappen vince, ma resta comunque alle spalle di Lewis Hamilton in ottica mondiale. L’inglese, infatti, è davanti per un solo punto, derivante proprio dal giro veloce conquistato oggi pomeriggio. Per quasi metà gara abbiamo assistito a una corsa bagnata. Dalla bandiera rossa in poi, i piloti hanno tutti montato le gomme slick privilegiando la Medium. E’ questo il frangente di gara su cui concentreremo le analisi. 

Per quanto riguarda la strategia, tutto si è racchiuso nel trovare il momento giusto per attuare il cosiddetto “crossover”, ovvero il passaggio dalla gomma da bagnato a quella da asciutto. Una scelta molto difficile, da effettuare assieme al pilota. Abbiamo visto, infatti, come la mescola intermedia abbia performato in maniera particolare. Molto bene a inizio gara, in difficoltà quando la pista iniziava ad asciugarsi. Poi, quando la traiettoria era praticamente secca, le Pirelli a banda verde hanno poco a poco consumato le scannellature, riusciva così a riprendere parte del grip funzionando nuovamente. 

GP Imola 2021-Analisi prestazionale gara

Ai box non abbiamo assistito a nessuna mossa strategica. Dalla bandiera rossa in poi, sia con la media che con la rossa, tutti sono riusciti ad arrivare alla bandiera a scacchi senza alcun problema. Il degrado su questo circuito non è alto come in Bahrain, per cui con entrambe le mescole hanno parlottato al traguardo facilmente le vetture. Chi ha usato la rossa si è preso un comunque un rischio. Tuttavia l’ha fatto sapendo che la Soft è una low working range e avrebbe fatto meno fatica ad andare in temperatura. Un aspetto cruciale considerando quanto era freddo l’asfalto, appena 13°C.

La sfida Hamilton-Verstappen di fatto non c’è stata se non allo start. Dalla ripartenza fino al traguardo, Verstappen, montando la media, ha tenuto un ritmo “stratosferico”, facendo il vuoto dietro di sé. Solo Lewis, nel momento in cui stava cercando di riprendere Sainz, è riuscito a ottenere un passo simile. Sintomo che se fosse riuscito a evitare l’errore, avremmo potuto assistere a una bella battaglia in pista. Detto questo, Mercedes e Red Bull, o meglio, Hamilton e Verstappen, rimangono i padroni di questo mondiale. 

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Dopo la bandiera rossa, Leclerc ha visto sfumare un podio che, senza l’incidente Bottas-Russell, probabilmente avrebbe potuto portare a casa. Norris è riuscito a portare in alto per tutto il weekend la sua McLaren, ribadendo in gara il suo grande talento. La MCL35 si è confermata un’ottima vettura come in Bahrain. Si conferma quindi la maggior difficoltà della SF21 nei frangenti di gara.

Entrambe le Ferrari erano mediamente 1 decimo più lente rispetto alla vettura di Lando. C’è anche da dire, come ha poi confermato lo stesso monegasco, che la scelta sull’assetto più carico ha aiutato solo nella prima parte della gara. Mentre con i serbatoi più scarichi la SF21 ha faticato negli allunghi. All’inizio del fine settimana era stata provata l’ala a cucchiaio, poi scartata anche in previsione dell’eventuale pioggia.

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Per quanto concerne il gruppo centrale, Stroll e Gasly si sono contesi il settimo posto. La prestazione dell’Alpha Tauri non è stata al centro dell’attenzione come lo scorso week end. Tuttavia possiamo confermare il team di Faenza come quinta forza di questo mondiale, tenendo in conto il gap che ha rifilato all’Aston Martin sul passo sul passo: una media di 3 decimi al giro.

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Ad una sola lunghezza dalla zona punti troviamo Fernando Alonso. Lo spagnolo, autore di una buona gara al volante della Alpine, non ha un mezzo molto competitivo tra le mani. Trovandosi di fatto in ritardo rispetto al top del midfiled. Mentre in qualifica sul giro secco il valore della monoposto non è malvagio, dobbiamo registrare le difficolta della vettura transalpina in gara. I grossi problemi spuntano la domenica sulla lunga distanza, quando ogni piccolo problema di bilanciamento si amplifica. Soprattutto in un campionato come questo, dove abbiamo tante vetture sullo stesso livello. Williams e Alfa Romeo hanno una performance al momento abbastanza simile.


Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

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