Ancora una volta ha saputo dare dimostrazione dei sette titoli conquistati in F1. Lewis Hamilton si prende quella che di fatto è una pole position, anche se così non la possiamo chiamare. Con una sola mattinata per preparare tutto il week end ci ha regalato una qualifica differente. Sia Mercedes che Red Bull hanno avuto dei problemi legati al bilanciamento. La casa di Brackley ha avuto la meglio, dimostrandosi la migliore di oggi al netto di qualsiasi problema. La scuderia tedesca sta prendendo il possibile sfruttando ogni arma a loro disposizione. L’ha confermato lo stesso Hamilton, che ha rivelato di aver effettuato una sessione al simulatore anche nella mattinata odierna.
Un week end particolare che sta rendendo la vita difficile a tutti gli ingegneri. Una sola sessione di prove libere per trovare il setup da utilizzare il sabato e la domenica. Il parco chiuso infatti è stato anticipato al venerdì. Una modifica che è passata quasi inosservata, ma che per ora ha alterato le forze in campo. Hamilton ha cercato di estrarre il massimo dalla giornata odierna.
Il britannico ha fatto la differenza, aiutato dai problemi già citati della Red Bull. Con l’aiuto del suo ingegnere di pista ha modificato l’interpretazione di alcune curve, marcando di fatto Verstappen. Anche per lui un posteriore non così stabile, caratteristica che abbiamo approfondito nei giorni scorsi. La W12 paga ancora una carenza di carico verticale dovuta all’introduzione delle nuove regole di quest’anno. In certi punti del tracciato abbiamo visto i piloti perdere il retrotreno in inserimento. Anche all’ultimo tentativo Lewis ha vistosamente perso la vettura in curva sedici. Sommando i migliori settori, l’inglese ha perso quei due decimi che gli avrebbero consentito di scendere sotto l’1:27.0.
Molte le sbavature della vettura austriaca. Il posteriore risulta piantato per terra, ma l’anteriore tende a perdere l’aderenza. Una vettura che Max ha definito eccessivamente sottosterzante, tanto da non permettergli di finire il giro. Troppo sovrasterzo può infatti causare un surriscaldamento delle mescole anteriori. Questa è una diretta conseguenza del tempo ridotto dedicato alle prove libere. I team non hanno avuto il tempo necessario per adattare al meglio il setup. Detto questo, siamo di fronte ad una vettura dotata di un carico enorme, capace di fare la differenza nelle curve veloci. Con delle opportune correzioni agli organi sospensivi anteriori oggi Max avrebbe potuto tranquillamente prendersi la prima posizione in vista della sprint race. Quinto posto per Perez, il quale non è riuscito a scaldare bene l’anteriore per il suo ultimo giro lanciato. Ciò ha causato un comportamento sottosterzante sulla sua vettura che non gli ha consentito di esprimersi al meglio.
Sul fronte Ferrari ancora una volta Leclerc si prende un ottimo quarto posto, rubandolo alla Red Bull di Perez. Un buon giro, risultato di un lavoro portato avanti durante la qualifica stessa. Nel complesso una vettura ottima, soprattutto considerando che il tracciato inglese avrebbe dovuto essere un grosso scoglio. Chiaro segnale dell’ingente lavoro già svolto in fabbrica. L’obiettivo ‘minimo’ è stato raggiunto: stare davanti alle due McLaren.
Il ferrarista è riuscito a rimediare poco meno di un decimo in ogni settore rispetto a Norris. Tuttavia la SF21 è ancora limitata dalla potenza della power unit, tanto che Leclerc nel Q2 ha chiesto di potersi avvalere di una scia. Detto questo, la sfida per gli ingegneri comincerà domani. Vedremo i frutti del lavoro di queste settimane per riuscire a ridurre il degrado delle mescole. Per McLaren un risultato mediocre se consideriamo i bagliori di questa mattina. Ciononostante era prevedibile una prestazione simile. La vettura di Woking ha un ottimo spunto sui rettilinei, ma nella parte guidata non è ancora a livello delle altre vetture. Detto questo ricordiamo che la casa inglese tende ad avere un passo gara più solido.
Per la scuderia di Silverstone una giornata a due facce. Stroll quindicesimo, mentre Vettel decimo. Il pilota tedesco ha messo a punto la vettura con molta facilità. Dall’altro lato del box, il canadese ha faticato molto nel trovare la fiducia necessaria ad affrontare le curve ad ampio raggio del circuito inglese. Segno di una vettura piuttosto imprevedibile. La AMR01 accusa un enorme distacco nel secondo settore, il più lungo del tracciato. Maggiormente competitivo l’ultimo tratto, dove accusa un distacco in linea con Leclerc e Russel. Ottimi riscontri provengono dai rettilinei, dove la vettura di Vettel ha anche fatto segnare alcuni micro settori fucsia.
Niente top ten per la scuderia Alpine, undicesimo Alonso e tredicesimo Ocon. Il pilota iberico ha avuto tra le mani una vettura tendenzialmente sovrasterzante. Nel complesso una vettura poco trasparente, che appare limitata dall’utilizzo delle mescole. Al momento sembrano puntare maggiormente sulle sprint race e sulla gara, consapevoli di non potersela giocare in qualifica. C’è da citare l’ottima prestazione di Russel, il quale sta continuando a migliorare ad ogni gara. Un ottavo posto che vale come una pole position. Giornata non positiva per l’Alpha Tauri. Dopo molte gare costantemente nella top ten, oggi non sono riusciti a concretizzare. Non trovare il setup ideale nelle prime prove libere si è rilevato disastroso per loro.
Diamo ora uno sguardo al grafico che illustra il gap al chilometro. Red Bull rimane al comando di questa classifica, con soli due centesimi di ritardo. Sul decimo di ritardo troviamo ben tre vetture: Ferrari, McLaren e AlphaTauri. Dopo questa qualifica però troviamo ben quattro vetture sotto ai due decimi di distacco ogni mille metri. Oltre ad Aston Martin e Alpine si sono aggiunte anche Alfa Romeo e Williams. Rimane molto staccata la Haas.
Infine parliamo delle giornate a venire. Non è ancora chiaro con che gomma i team effettueranno la sprint race di domani. Molte incognite si nascondono dietro questa nuova gara del sabato. Ci aspettiamo di poter ricavare maggiori informazioni dalle prove libere di domani mattina, in cui le simulazioni high-fuel saranno al centro dell’attenzione. Sarà importante capire che tipo di degrado avranno i vari compound. Come abbiamo visto stamane, ogni squadra seguirà programmi molti differenti. Per la gara di domenica ricordiamo che ogni pilota potrà scegliere il compound che preferisce. Ciò aprirà alla possibilità di seguire delle strategie piuttosto differenti.
F1-Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
F1-Foto: Formula Uno – Mercedes