La domenica non ci riserva nessuna sorpresa per quanto riguarda il lato strategico della gara di F1 tenutasi sull’Autodromo Hermanos Rodriguez. Il basso degrado riscontrato sulle mescole durante il venerdì si mantiene tale anche nel corso del Gp. Fattore che permetterà alla quasi totalità dei piloti di portare a termine i 71 giri previsti attraverso un solo pit stop. Soltanto in sei tenteranno di percorrere una differente strada in termini di strategia. M-H la tattica utilizzata sulle vetture terminate all’interno della Top-10. Data la scarsa variabilità strategica oggi ci concentreremo maggiormente su quelle strategie che hanno suscitato particolare interesse nel corso della gara.
F1-Gp Messico 2021-Analisi strategica: Pirelli
Max Verstappen (Red Bull) si è aggiudicato la vittoria finale del Gp del Messico passando dalle Medie alle Hard nel corso del 34° giro. Strategia adottata dalla stragrande maggioranza dei piloti e quella che Pirelli aveva individuato essere la più veloce prima della gara. Lewis Hamilton (Mercedes) è arrivato secondo decidendo di fermarsi al 30° giro per montare pneumatici Hard. Il britannico si è aggiudicato il confronto nel finale con Sergio Perez (Red Bull). Il messicano era tornato a farsi sotto grazie all’utilizzo di mescole dure più fresche di 11 giri.
Fatta eccezione per Esteban Ocon (Alpine) e Yuki Tsunoda (AlphaTauri), entrambi scattati con gomma Soft dal fondo della griglia a causa dell’adozione della 4° power unit stagionale, tutti gli altri piloti hanno optato per l’adozione del compound Medium.
Il contatto occorso tra Daniel Ricciardo (McLaren) e il poleman Valtteri Bottas (Mercedes) li ha costretti a montare la Hard durante la safety car al termine del primo giro. Entrambi hanno successivamente fatto un’ulteriore sosta per montare le Medium nel tratto conclusivo della gara. Bottas ha poi effettuato due soste addizionali per montare gomme Soft e togliere il giro veloce a Max Verstappen.
La temperatura della pista all’inizio della gara era di 48 gradi: la più alta di tutto il weekend. Queste le parole rilasciate dal responsabile F1 e car racing Pirelli al termine del Gp: “È stata una gara molto lineare. La maggior parte dei piloti ha scelto l’opzione ad una sosta. Medium e Hard hanno dato ottimi riscontri con le alte temperature della pista.”
“La Medium ha resistito molto bene ad alcuni lunghi stint iniziali, mostrando buone prestazioni e costanza seppur con un piccolo aiuto da parte della Safety Car entrata in causa nei 4 giri iniziali della gara” ha proseguito Mario Isola. “La Hard ha mostrato un buon ritmo e un basso degrado che le hanno permesso di giocare un ruolo chiave in queste condizioni. Max Verstappen era stato in grado di scendere sotto i tempi del 2019 proprio mediante l’utilizzo di questa mescola su una pista che durante il Gp presentava ancora parecchia polvere”.
F1-Gp Messico 2021-Analisi strategica: Giovinazzi e una gara rovinata dalla tempistica del pit stop
Tra i piloti ad avere avuto uno scatto migliore al via, e a sfruttare al meglio il trambusto creato da Ricciardo e Bottas alla prima curva, troviamo sicuramente Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo). L’italiano, partito 11° si ritroverà sesto dopo sole tre tornate. Menzione speciale per l’ottimo avvio di George Russell (Williams) che passa da 16° a 9°, senza tralasciare le 5 posizioni guadagnate da Ocon (Alpine, protagonista incolume di un contatto che causerà il ritiro della Haas di Schumacher e dell’AlphaTauri di Tsunoda), le 4 di Mazepin (Haas) e le 3 di Leclerc (Ferrari) e Norris (McLaren).
Ma torniamo a parlare dell’italiano. Il pugliese, come si può evincere anche dal lap chart, nel corso del primo stint, dopo aver perso la posizione su Sainz al riavvio dalla Safety Car dimostra di avere il passo per mantenere alle proprie spalle Sebastian Vettel (Aston Martin) e restare così in settima posizione. Purtroppo però al 16° giro il team prenderà una decisione sbagliata.
Nel tentativo di trarre vantaggio da un pit stop anticipato gli uomini dell’Alfa Romeo spediranno in pista Antonio su gomme Hard immediatamente alle spalle del duo Ricciardo-Bottas. Il ritmo non è abbastanza buono per avere la meglio dei due piloti in questione. Restare bloccato alle loro spalle fino al momento del pit stop toglierà a Giovinazzi ogni chance di mettere in mostra il potenziale della vettura e di lottare per de buoni punti. Un errore che il team guarderà bene dal commettere con Raikkonen, il quale seguendo la stessa tattica di Vettel riuscirà a chiudere in 8° posizione.
Peccato per Giovinazzi. Opinabile la scelta del team, ma ricordiamo che l’Alfa Romeo non è stato l’unico a spedire i propri piloti nel traffico nel corso della giornata di ieri. Basta guardare cosa ha fatto la Mercedes con Hamilton e la Ferrari con Leclerc. Di esempi ce ne sono tanti. La situazione contrattuale dell’italiano aiuta a sollevare delle polemiche, ma potrebbe anche essersi trattato di un semplice errore. Anche il Cavallino ha attuato una tattica molto simile fermando per primo il pilota in vantaggio e decidendo di allungare lo stint di Carlos Sainz. Certo, con Antonio lo si è fatto molto in anticipo, ma la verità è che soltanto in Alfa Romeo sanno esattamente come stanno le cose.
F1-Gp Messico 2021-Analisi strategica: la nefasta gara di Bottas
Come passare dal paradiso all’inferno in sole 24 ore. Il bellissimo sorriso sfoggiato dal finnico al sabato sera lascia spazio ad una faccia sconsolata al termine dei 71 giri della corsa messicana. Una gara resa particolarmente anonima dal contatto iniziale avuto con Daniel Ricciardo in cuva-1. Il finlandese è incolpevole nella circostanza e forse anche le difficoltà incontrate poi nel superare la McLaren dell’australiano sono state dovute dal ritrovarsi al volante di una vettura non perfettamente a posto in termini di bilanciamento.
Passato dalla prima all’ultima posizione nell’arco di un solo giro, Bottas non riuscirà a mostrare un ritmo degno della vettura di cui occupa il sedile e resterà francobollato a Daniel fino alla 63° tornata. Breve pausa tra il 40° e il 60° passaggio, quando la Mercedes nel tentativo di effettuare un overcurt (di due giri) sull’australiano compie un pit stop davvero molto lento (11’’7) rimandandolo in pista alle spalle di Ocon. Una volta liberatosi del francese per Valtteri è facile tornare di nuovo negli scarichi di Daniel, ma sorpassare la MCL35M è tutta un’altra cosa rispetto all’Alpine.
Una situazione di stallo che porta la Mercedes a decidere di mettere Bottas su gomme Soft nel corso del 63° passaggio nel tentativo di togliere il giro veloce a Verstappen (1’18’’999). Peccato che il team sceglierà il momento sbagliato per richiamare il proprio pilota ai box. La fermata lo farà rientrare in pista proprio davanti a Max. Valtteri riceve le bandiere blu e lascia sfilare il leader della gara, ma è più veloce, così va a sdoppiarsi per avere pista libera.
Il giochino fa perdere performance alle mescole morbide, così dopo esser stato nuovamente doppiato, la Mercedes decide al penultimo giro di montargli un ulteriore set di Soft. Gomme con le quali Bottas realizzerà il nuovo record del tracciato: 1’17’’774. Purtroppo aver concluso la gara fuori dalla top-ten impedirà a Valtteri e agli altri piloti di ricevere il punto addizionale dato dal giro veloce. Un ‘sacrificio’ che permette alle Frecce Nere di mantenere la prima posizione in classifica costruttori. Il finnico è l’unico a terminare la gara con 4 soste: M-H-M-S-S
F1-Gp Messico 2021-Analisi strategica: decisioni quasi perfette in Ferrari
Quasi nulla da ridire per quanto riguarda le scelte tattiche intraprese dalla casa di Maranello. Il ritmo mostrato da Sainz uniti ai problemi di graining riscontrati da Leclerc hanno reso strategicamente giusta la decisione del team di provare ad invertire le posizioni per tentare un assalto alla quarta posizione con la monoposto N.55. Peccato che Gasly ne avesse davvero di più ieri. Corretto nel finale ristabilire le posizioni tra i due alfieri del Cavallino dal momento che Carlos non aveva alcuna possibilità di portare un attacco sull’AlphaTauri (7’’ il gap minimo raggiunto da Sainz nei confronti del francese).
I pit stop sono tornati ad essere finalmente molto rapidi, l’unico neo il tempo di chiamata per la sosta di Leclerc. In quei giri, Charles stava ottenendo dei buoni tempi sulle gomme Medie e il gap nei confronti di Pierre si stava riducendo (circa 3’’). Distratti forse dalla sosta della Mercedes, che aveva collocato Hamilton proprio alle spalle di Leclerc, il team italiano ha deciso che era meglio effettuare la sosta invece che tentare di perdere del tempo utile in una battaglia impari con la W12 di Lewis.
Purtroppo il pit stop avvenuto durante il 31° giro porrà Leclerc subito alle spalle di Alonso, limitando di molto la forza del suo undercut. Il monegasco riesce a liberarsi dello spagnolo nel corso del 32° giro proprio mentre il rivale Gasly effettuerà la sosta di copertura. Al suo rientro in pista il gap nei confronti di Leclerc è di soli 1’’8. Ormai la posizione è al sicuro e la Ferrari perde l’opportunità più ghiotta di tutta la gara per avere lameglio dell’AlphaTauri.
F1-Gp Messico 2021-Analisi strategica: Verstappen ha tutto soto controllo
Niente da dire in tal senso. L’olandese della Red Bull conquista la vittoria alla partenza. Gp totalmente in gestione. La posizione non è mai stata in pericolo. Mercedes fa il massimo possibile, ma Max era semplicemente più veloce. Anche qui da rivedere il tempo di chiamata con cui si è scelto di fermare Hamilton, finito alle spalle di Leclerc dopo la sosta (30° giro). In questo caso però, a differenza di Charles, tale ‘errore’ non è stato molto significativo ai fini della gara. Verstappen aveva già costruito un gap superiore ai 9’’ al momento del pit stop del britannico.
Tutte le strategie alternative: Soft-Hard per Esteban Ocon (Alpine, 11°), Medium-Hard-Medium-Soft-Soft per Valtteri Bottas (Mercedes) e Medium-Hard-Medium per Daniel Ricciardo (McLaren), Lance Stroll (Aston Martin), Nicholas Latifi (Williams) e Nikita Mazepin (Haas).
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
F1-Foto: Formula Uno – Mercedes AMG F1 Team – Scuderia Ferrari – Red Bull Racing Honda – Aston Martin F1 Team – McLaren F1 Team – AlphaTauri F1 Team – Alfa Romeo Racing Team – Pirelli