lunedì, Dicembre 9, 2024

Ritorna il porpoising sulla Ferrari F1-75: problema in chiave gara?

F1 – Toh, chi si rivede! Non ci era mancato ma dobbiamo ritornare a parlarne. Il “porpoising” era diventato un concetto ormai di esclusiva competenza della Mercedes. Sulle 20 macchina in pista solo le due W13 continuavano a soffrirne in maniera tanto massiccia da limitarne in maniera importante le prestazioni. Cosa stiano facendo i tecnici della Stella a Tre Punte per gestirlo è un mistero e forse ne sapremo di più ad Imola quando arriverà, se arriverà, il miracoloso pacchetto di aggiornamenti che dovrebbe dare un senso al progetto “sidepod zero” made in Brackley.

Stamattina, durante le libere, il pompaggio aerodinamico è tornato a fare capolino anche sulla battistrada Ferrari F1-75. Lo si è notato piuttosto chiaramente sia dalle immagini frontali che dai camera car: Sainz e Leclerc, nel tratto più veloce del rinnovato tracciato dell’Albert Park, quello che va da Curva 8 a Curva 9, saltellavano vistosamente. A valutare il cronometro si è trattato solo di un fastidioso contorno visto che i tempi sono scesi agevolmente. Entrambe le sessioni, alla fine delle operazioni, sono state colorante di rosso.

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Ferrari F1-75, Gp Australia 2022

Insomma, il movimento sussultorio sorprendentemente ritornato dopo i test i Barcellona, per ora non tiene in ansia gli uomini del Cavallino Rampante. Leclerc, a tal proposito, è sembrato molto tranquillo quando ha riferito che la situazione non sarà inficiante nel proseguo del weekend di gara.

La F1-75, a ben vedere, non aveva mai del tutto eliminato il fenomeno tipico della vetture basate sui canali Venturi, ma era riuscita a tenerlo ampiamente sotto controllo senza perdere prestazioni. Anche oggi che è ritornato in maniera più evidente, i tecnici della scuderia italiana ritengono che non produrrà effetti collaterali di sorta.

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la specifica di ala posteriore utilizzata da Ferrari per il Gran Premo di Jeddah

Ma c’è chi non la pensa così. Chi poteva essere se non Helmut Marko cantare fuori dal coro? Il super consigliere di casa Red Bull non si fida. Sostiene – forse spera – che le oscillazioni verticali della creatura di David Sanchez siano, nell’arco dei 300 e oltre km del Gran Premio, una condizione limitante: “Né i piloti né le macchine possono coprire una distanza di gara con questi saltellamenti” ha sentenziato “il Dottore”.

L’ex pilota austriaco ne è persuaso. Probabilmente non ne fa una questione strettamente prestazionale perché i tempi e i passi gara sono sotto gli occhi di tutti e narrano di una Ferrari ancora una volta velocissima e solida (qui per la nostra analisi del venerdì australiano). Marko si riferisce allo stress che il saltellamento impone al fisico dei piloti ed alla meccanica delle vetture.

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Helmut Marko, consulente e detentore dei contratti dei piloti Red Bull

Evidentemente il manager crede che, alla lunga, la Ferrari (le Mercedes nemmeno la menzioniamo visto lo stato in cui versano) debba abbassare il tetto prestazionale per evitare danni collaterali. Una situazione che andrebbe chiaramente in favore della RB18 che il pompaggio aerodinamico l’ha visto solo in video.

Il team di Milton Keynes ha comunque qualcosa da sistemare alla sua monoposto che non ha brillato con Perez ed ha incontrato, specie in FP1, qualche difficoltà col setup anche con Max Verstappen: “Nel primo turno di libere abbiamo provato qualcosa che aveva funzionato al simulatore. In pista non è andata così. Siamo quindi ritornati al precedente setup a maggiore deportanza. Le cose sono migliorate (leggi l’approfondimento). Dobbiamo ancora lavorare per trovare un po’ di trazione nelle curve lente. Ma, nonostante questo, abbiamo tenuto il passo di Leclerc nei long run“.


F1-Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari

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1 commento

  1. Passano gli anni, resta l alta qualità degli articoli, purtroppo peggiora ulteriormente la gestione della pagina internet: leggere un vostro articolo da mobile è semplicemente impossibile. Ogni 5/6 secondi si carica una pubblicità o un video, che fa slittare il testo, con il risultato che bisogna continuamente andare a riprendere il punto in cui si era interrotta la lettura. Ogni minuto circa poi la pagina fa un refresh automatico che impiega quasi 10 secondi per riportare l utente al punto in cui stava laggendo. Inaccettabile. E sto utilizzando la fibra, con un telefono di ultima generazione.

    Non capisco la vostra politica, davvero: un attenzione incredibile alla qualità dell’articolo e poi una sciocchezza come l’ottimizzazione su mobile vi impedisce enormemente di aumentare il numero di lettori. Un peccato.

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