Ferrari: nuovi inlet per generare vortici più potenti che sigillino il fondo

0
F1
la nuova specifica di fondo montata sulla Ferrari F1-75

Il mondiale di F1 2022 si gioca sul filo di lana. Up date, zero errori e massimizzare ogni weekend, questo l’obbiettivo della storica scuderia Ferrari. Il gap su Red Bull è recuperabile. Lo ha dichiarato apertamente Charles Leclerc, oggi, in conferenza stampa. Inoltre il monegasco non ha di certo nascosto uno dei problemi sui quali si sta lavorando sodo: le carenze in fase di partenza (leggi qui per saperne di più).

Il dodicesimo round stagionale è oramai alle porte. Durante le Fp1 il Cavallino Rampante testerà una nuova veste aerodinamica. Attraverso le immagini raccolte dalla redazione di FUnoAnalisiTecnica, direttamente dalla pit lane francese, possiamo osservare le modifiche che i tecnici di Maranello hanno presentato sulla F1-75, con l’intento di colmare il gap nei confronti della Red Bull in termini di efficienza aerodinamica.

Un concetto ribadito più volte: “l’atteggiamento low drag” della RB18 consente un set up più carico a parità di resistenza all’avanzamento. Inoltre, su circuiti più veloci, a parità di downforce, i tecnici di Milton Keynes possono dotare i bolidi austriaci di ali più scariche per incrementare la velocità sul dritto. Un vantaggio non da poco. Le novità Ferrari riguardano una zona nevralgica della vettura: l’imbocco del fondo.

In questa parte della monoposto viene regolata la portata d’aria immessa poi diretta al diffusore. Si tratta di un’area fondamentale della monoposto per vari motivi. La spinta verticale viene prodotta attraverso una bassa pressione generata tra l’auto ed il suolo. Inoltre, al fine di aumentare il carico, le squadre tendono ad adottare un assetto rake. Da qui la volontà di rendere parte del fondo “flessibile”(leggi qui l’approfondimento tecnico).

F1
la nuova specifica di fondo montata sulla Ferrari F1-75

Adottare un angolo maggiore che il diffusore crea con l’asfalto necessita un’operazione ben precisa: sigillare il fondo. Per fare ciò, la F1 dev’essere in grado di creare vortici energetici nella parte iniziale del fondo. Ecco perchè risulta decisivo curare al meglio la zona dell’in-let, per avvalersi della giusta quantità di flusso al fine di indurre un potente vortice.

In casa Ferrari, pertanto, hanno aumentato la sezione d’entrata del fondo spostato ora verso l’alto, raccordato alla porzione inferiore tramite uno scalino vivo. Con questa soluzione si punta quindi ad aumentare il carico verticale prodotto dal fondo vettura e, al contempo, recuperare terreno in termini di efficienza aerodinamica.


F1/Gp Francia 2022: ala posteriore da medio carico

In linea con quanto detto, gli ingegneri italiani hanno portato in pista per l’appuntamento francese un’ala posteriore da medio carico. Si tratta della versione oramai più utilizzata, in quanto consente di avere un buon livello di downforce al posteriore senza penalizzare eccessivamente le velocità massime sui rettilinei.

F1
ala posteriore Ferrari per il fine settimana francese

Inoltre, va ricordato come questa versione sia anche dotata di un nuovo dispositivo DRS. Il flap aggiuntivo prevede una corda maggiore rispetto alla versione utilizzata durante la prima parte del campionato. A parità di carico, quindi, la recente specifica consente di aumentare il delta di velocità che si va a guadagnare quando i piloti azionano l’ala mobile.

Resta da capire, lo faremo già dalle prime prove libere nella giornata di domani, come le novità prodotte in GES modificheranno il rendimento del progetto F1-75. Questo in considerazione del fatto che, in Francia, il bersaglio che Ferrari deve inevitabilmente centrare si riassume con un semplice sostantivo femminile: vittoria.


AutoriNiccoló Arnerich – @niccoloarnericAlessandro Arcari – @berrageiz 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui