Formula 1

Mercedes: PU aggiornata e piste amiche per sfidare Red Bull e Ferrari

Stanno tornando! Stanno tornando? Il 2022 è l’anno dell’attesa di ciò che deve accadere ma che non riesce a verificarsi. Mercedes e vittoria: due concetti che per anni sono stati sovrapponibili e che oggi sembrano scissi in maniera netta. Ma per quanto ancora? Silverstone aveva narrato che la strada imboccata era quella giusta. Non un’illusione dettata da anomale circostanze, è stato il passo gara dispiegato da Lewis Hamilton a sentenziare che la W13, la vettura di F1 più deviante dalla direzione tecnica generale, era là a giocarsela con i primi della classe.

In Austria le cose non sono andate così bene. La “nuova” W13, quella libera dal porpoising e dal bouncing, è una monoposto tutta da interpretare, da capire e soprattutto da scoprire. Se ne sono accorti i due piloti che al sabato hanno assaggiato sabbia e cemento mettendo a rischio la stessa partecipazione al Gran Premio. Lo ha spiegato Mike Elliott che i pezzi di ricambio erano centellinati e che è stato necessario ricavare il meglio dai due fondi incidentati per costruirne un altro.

Le vetture sono state allestite quasi fuori tempo massimo e, per qualche momento, è stata elevata la probabilità che non si riuscisse a definire il tutto, a partire dagli assetti, in tempi utili. Nelle due gare le cose sono andate meglio considerando il livello di performance che la W13 può esprimere in questa fase storica. Bene ma non tanto da pensare di poter replicare le prestazioni offerte a Silverstone. A Spielberg la grigia monoposto non è mai stata capace di insidiare i tre, poi diventati due, che si stavano giocando la vittoria. Ma tra due domeniche qualcosa potrebbe cambiare.

La W13 di Lewis Hamilton dopo l’impatto durante le qualifiche del GP d’Austria 2022

F1. Mercedes punta in alto al Paul Ricard

La F1 fa rotta sul Paul Ricard. E sorrisi malcelati sorgono sui volti dei protagonisti Mercedes. Russell e Hamilton hanno detto che lo psichedelico tracciato francese potrebbe supportare il ritorno della W13. Toto Wolff è stato ancora più diretto dopo il GP d’Austria: “Sapevamo che Silverstone era buona per noi. Il Red Bull Ring è un circuito che non piace alla nostra macchina. Ecco perché il risultato non è male. Ci mancano due o tre decimi per essere lì. Francia è una pista liscia, ha curve veloci e piace alla nostra macchina. E’ come Silverstone. Speriamo di essere nella mischia con Ferrari e Red Bull“.

Inutile girarci intorno: Mercedes ripone molte speranze sull’appuntamento transalpino. Hamilton, in un post Instagram, ha scritto di sentire che la vittoria sia ormai prossima. Già domenica? Difficile dirlo, ma la percezione che i campioni del mondo stiano tornando è condivisa anche dai principali rivali.

Le loro performance sono sicuramente migliorate rispetto ad inizio anno – ha sottolineato Max Verstappen ma hanno bisogno ancora di un ulteriore step per riuscire a competere con noi. Sul giro singolo non sono poi così male, ma in gara ci siamo allontanati velocemente. Credo che le differenze possano variare anche da circuito a circuito. A Silverstone sono stati molto veloci in gara. Lo stesso discorso vale per noi e la Ferrari. Ogni volta le differenze sono solo una questione di dettagli“.

il duello tra George Russell (Mercedes AMG F1 Team) e Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) durante il Gran Premio di Spagna edizione 2022

F1. Mercedes: sviluppi aerodinamici e alla power unit per diventare l’ago della bilancia del campionato

I progressi compiuti dal team di Brackley da inizio anno sono evidenti. Si stima che il distacco cronometrico medio si sia dimezzato rispetto alle battute iniziali del mondiale. Due gli elementi alla base del progresso: il contenimento del pompaggio aerodinamico che ha permesso di sprigionare prestazioni nascoste e l‘avvio di un programma di sviluppo non mirato alla soluzione del porpoising bensì alla ricerca della performance. Un processo avviatosi a Silverstone e che potrebbe proseguire proprio in Francia dove, stando a rumors che arrivano da Brackley, potrebbero esserci degli interventi alle sospensioni. Vedremo.

Quel che è certo è che la W13 ha potuto godere di una grande affidabilità di base di una power unit sulla quale si erano addensati diversi dubbi sulla capacità di sprigionare cavalli. Con l’andare della stagione si è capito che i motorizzati Mercedes sono stati negativamente condizionati più dai rispettivi concept aerodinamici che dal V6 turbo-ibrido che, va comunque evidenziato, qualche contraccolpo l’ha subito nell’adattamento della parte endotermica ai carburanti E10.

Dopo la pausa estiva, dunque a Spa Franchorchamps, la Mercedes conta di portare l’ultima evoluzione alla sezione ibrida del propulsore prima del congelamento regolamentare. Cosa che faranno anche gli altri competitor. E su questo campo si giocherà una partita dal valore enorme in chiave 2022 ma soprattutto in vista del futuro di medio termine. Perché, al di là degli interventi previsti per fissare eventuali problemi di affidabilità, i motori non si potranno toccare fino al 2025 compreso.

la power unit Mercedes che equipaggia le W13 per il campionato 2022

Provando ad essere realisti e sposando la visione di Max Verstappen, la Mercedes, nella seconda metà del campionato, ha l’obiettivo di provare a vincere una o più gare. Cosa che potrebbe metterla in condizioni di essere l’ago dalla bilancia nel duello tra le irraggiungibili Ferrari e Red Bull. Tra l’altro, regole tecniche alla mano, avrà a disposizione più ore di galleria del vento e di CFD rispetto ai battistrada in virtù della terza posizione in classifica occupata alla fine di giugno.

Piccoli elementi che, se ben sfruttati, possono permettere alla W13 di inserirsi, saltuariamente, nella lotta alle posizioni che contano. Lo spera Russell che brama spasmodicamente timbrare il primo cartellino, lo desidera Hamilton che sogna di proseguire in quella striscia che lo vede vittorioso in almeno un GP all’anno.


Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Mercedes AMG F1

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Diego Catalano