Con le conferenze stampa dei piloti si apre ufficialmente il week end del Gp d’Olanda, atto quindicesimo del campionato di F1 2022. Zandvoort presenta sfide del tutto diverse rispetto al precedente evento di Spa Francorchamps. Proprio alle diverse caratteristiche del tracciato olandese si aggrappa la Ferrari per cercare di dare una svolta ad un’inerzia che la vede pesantemente recessiva rispetto alla Red Bull che negli ultimi tempi è letteralmente salita in cattedra.
Non che la Rossa possa puntare alla vittoria dei titoli 2022. Cerchiamo di essere onesti senza affrancarci dai fatti: per vedere una F1-75 e un Leclerc iridati servirebbe uno tsunami di tali proporzioni da spazzar via Milton Keynes e le aree adiacenti. E certamente non ci sogniamo lontanamente di sperare che una tale catastrofe si verifichi. Le classifiche mondiali sono ormai delineate e parlano tedesco con inflessione austriaca e in olandese.
Le Ferrari ha avuto le sue occasioni ma le ha sprecate in una lunga serie di errori strategici e con una striscia di ritiri causati da un propulsore bello come il vetro di Murano. E quindi fragile. I rimpianti sono tanti perché l’obiettivo stagionale, poi ridimensionato strategicamente durante l’anno (la volpe che non può arrivare all’uva?), era concorrere per entrambe le corone. E la conferenza stampa di presentazione della F1-75 del 17 febbraio è là a raccontarlo in maniera limpida.
Le ultime otto gare in calendario, quindi, saranno l’occasione per cogliere qualche occasione saltuaria e per accumulare esperienza su una vettura che, a detta di Mattia Binotto, non differirà concettualmente rispetto al modello che le succederà.
F1. Ferrari e Leclerc hanno alzato bandiera bianca
Se la Ferrari e Leclerc hanno alzato bandiera bianca è anche perché dall’altro lato del fronte ci sono due avversari ostici e feroci. Di questo parere è Mika Hakkinen che ha esaltato la prestazione del campione del mondo in carica in quel di Spa:“Verstappen ha offerto una performance fantastica per tutto il weekend. Aveva un ottimo passo nelle prove, ma in qualifica era su un altro livello rispetto a tutti gli altri. Anche se è partito 14° tutti si aspettavano che riuscisse a risalire. Lo ha fatto molto rapidamente, passando in testa al 12° giro: ha dimostrato un dominio incredibile”.
Il recupero del pilota di Hasselt è chiaramente stato favorito dal layout del tracciato belga che si è perfettamente sposato con l’iper efficienza manifestata dalla vettura uscita dalla penna di Adrian Newey. “Spa rende un po’ più facile il sorpasso per una vettura veloce, in particolare sul lungo rettilineo che porta alla chicane Les Combes – ha spiegato il due volte iridato nella consueta rubrica che tiene per l’agenzia Unibet – Ma bisogna comunque posizionare la macchina nel modo giusto. Max ha avuto un controllo perfetto”.
F1. Ferrari: il 2022 un anno di apprendistato per puntare al titolo nella prossima stagione
L’ex McLaren vede la corsa al titolo definitivamente chiusa. Se la matematica non ammanta la cosa con l’ufficialità sono gli andamenti a dirlo: “Al momento è molto difficile vedere Leclerc sfidare Verstappen per il titolo. Mancano otto gare e Max ha 98 punti di vantaggio. La Red Bull è sempre più veloce. Inoltre, la Ferrari non sembra avere la consistenza e la fiducia necessarie. Anche se mi aspetto che Leclerc possa vincere di nuovo, non credo che sarà in grado di impedire a Verstappen di aumentare il suo vantaggio”.
Il buon Hakkinen, senza troppi giri di parole, esprime a chiare lettere quel che tutti ormai hanno compreso: per la Ferrari il 2022 è l’ennesimo anno di attesa. Una stagione di crescita che consolida un trend avviatosi dopo il disastroso 2022. Ed è questo un elemento al quale Maranello si appiglia per provare, l’anno venturo, a riprendersi lo scettro che manca da molti, troppi, anni.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari F1, Oracle Red Bull Racing