venerdì, Aprile 19, 2024

La continuità regolamentare premierà il team Mercedes?

La ritrovata competitività della Mercedes è ormai certificata dalle prestazioni offerte da Austin in poi. In occasione del gran premio texano di F1 il team anglotedesco ha introdotto l’ultimo package di aggiornamenti alla W13 “B” e i benefici effetti non sono tardati ad arrivare. La roboante doppietta di Interlagos è la logica conseguenza del lungo percorso di crescita delle frecce d’argento. Merito dell’equipe capitanata da Mike Elliot che non ha ceduto alla tentazione di bocciare la filosofia aerodinamica sidepod-zero nonostante i deludenti risultati conseguiti nella prima parte della stagione.

E’ verosimile che la discussa direttiva tecnica 39 abbia concorso a minimizzare l’elevato pompaggio della monoposto, favorendo l’inizio del vero sviluppo prestazionale in luogo dei primi update mirati esclusivamente al contenimento dell’effetto collaterale delle nuove wing car. Il team Mercedes si è distinto anche nella programmazione degli aggiornamenti virtuosamente distribuiti lungo l’arco dell’intera stagione.

Il team capitanato da Toto Wolff è stato l’unica ad introdurre un major update nell’ultima fase della stagione, a differenza dei competitor che hanno preferito differire le proprie risorse sui progetti del prossimo anno. I test invernali del prossimo anno faranno chiarezza su quale sia stata la strategia di sviluppo migliore in chiave 2023.

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Mercedes AMG F1: Lewis Hamilton e George Russell in azione durante il GP del Messico

F1. Il precedente Red Bull

In regime di continuità regolamentare, aggiornare la monoposto fino al limite di tempo e di budget consente di avere una piattaforma di partenza – certamente superiore alla concorrenza – su cui sviluppare il progetto tecnico dell’anno successivo. Negli ultimi tre round dell’annata è fattuale che la W13 ”B” possa essere considerata la monoposto di riferimento almeno per quanto riguarda le prestazioni in gara. La competitività delle Frecce d’Argento in prossimità della fine del mondiale ricorda la medesima parabola della Red Bull nella stagione 2020. Nel bel mezzo del dominio della Stella a Tre Punte, la compagine di Milton Keynes iniziò ad avvicinarsi alle prestazioni dell’allora imbattibile W11.

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La partenza del gran premio di Abu Dhabi 2020

Nell’ultima tappa negli Emirati Arabi Uniti, Max Verstappen dominò la gara rifilando oltre 15 secondi al duo Mercedes. Ai tempi la perentoria affermazione della Red Bull venne da molti derubricata a estemporanea performance del team anglo-austriaco favorita anche dalla sazietà di Mercedes che aveva conseguito in largo anticipo i titoli mondiali. In retrospettiva la vittoria di Max in terra d’emiri è stata di fatto il prologo alla sequenza di successi mietuti dal team dei Milton Keynes fino ai nostri giorni.

F1. La continuità regolamentare premierà il team Mercedes?

Il regolamento tecnico della prossima stagione è stato aggiornato in relazione ad alcune evidenze emerse nel corso di questa stagione. Le novità riguarderanno:

  • Innalzamento del bordo del floor a 15 mm dal piano di riferimento
  • Flessibilità del fondo in corrispondenza delle ruote posteriori pari a 5 millimetri
  • Modifiche al roll-hoop dopo il collasso della struttura occorso sull’Alfa Romeo di Zhou a Silverstone
  • Nuovi criteri di refrigerazione del carburante che consenta un raffreddamento maggiore della benzina nel caso in cui la temperatura ambiente sia inferiore ai 30°
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Innalzamento del pavimento delle monoposto 2023

Da quanto si evince, gli ingegneri dei team non si trovano difronte a una rivoluzione copernicana, il ché rappresenta un importante vantaggio per i progetti tecnici che hanno raggiunto la completa maturità nella fase finale del campionato. Allo stato attuale Red Bull e Mercedes possono basare la progettazione delle monoposto 2023 su solide certezze. Per quanto riguarda il team anglotedesco sarà davvero interessante scoprire se il vituperato concept sidepod-zero vivrà una seconda giovinezza. Viceversa, i competitor della Scuderia Ferrari hanno congelato lo sviluppo della F1-75 con largo anticipo.

Restando nel campo delle ipotesi, la storica scuderia di Maranello, a valle della direttiva TD039, non è riuscita a confermare il livello di eccellenza raggiunto dalla F1-75 attraverso l’introduzione del floor in occasione del gran premio di Francia. Impasse tecnica che ha convinto gli ingegneri del Cavallino Rampante a studiare i workaround direttamente sul progetto 675. Le performance delle monoposto 2023, sin dai test invernali, potrebbero chiarire quale approccio strategico si rivelerà vincente.


Autore e infografiche: Roberto Cecere@robertofunoat

Foto: F1, Mercedes AMG

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