giovedì, Aprile 25, 2024

Liberty Media boccia Imola: si ritorna al vecchio format

La F1 spegnerà i motori domani pomeriggio ma in realtà non si fermerà del tutto. In “background” proseguiranno le attività dei team che si preparano alla stagione 2023 e quelle degli organi federali che hanno il compito di mettere a punto sistemi e maccanismi in vista di un campionato che sembra lontano ma che invero è dietro l’angolo.

Se il calendario è stato ampiamente definito e, eccezion fatta per il Gran Premio di Cina sul quale pende ancora la Spada di Damocle del Covid (ve ne avevamo dato con in questo focus del 17 ottobre: leggi qui), non dovrebbero esserci soprese dell’ultimo istante. La stagione partirà presto, il cinque Marzo, e si concluderà il 26 novembre ad Abu Dhabi. 24 caselle da illuminare nelle quali incontreremo per ben sei volte il weekend con la sprint race che, dunque, raddoppia rispetto al 2022.

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La bozza del calendario della Formula Uno 2023

F1. Sprint Race: al vaglio il muovo format

Il fine settimana con gara veloce, in due anni di operatività, ha già subito modifiche profonde. Pare che il processo non si sia affatto interrotto perché sono in cantiere ulteriori variazioni sul tema. L’obiettivo più o meno dichiarato è quello di rendere la “garetta” un evento a sé stante. Attualmente le qualifiche si svolgono il venerdì e stabiliscono la griglia per il mini-gp da 100 km del sabato. E’ poi il risultato di questa corsa che va a stabilire la griglia per il gran premio domenicale.

Uno dei seri problemi che affliggono il modello attualmente in uso è che una seconda sessione di prove libere si tiene il sabato prima della sprint. Ma, poiché le condizioni del Parco Chiuso si instaurano dopo le qualifiche, non è praticamente più possibile apportare modifiche alla vetturaCiò genera due tipi di inconveniente: il primo è che si svuota di contenuti Fp2 che diventano una sorta di “preghiera” sulla corretta definizione dell’assetto; il secondo difetto, direttamente correlato al primo, è che si rischia di andare in gara con setup provvisori e inefficaci.

Teoricamente, quindi, lo “switch” ad una gara sprint autonoma potrebbe risolvere questo problema. Ciò se si impostasse una sessione di qualifiche creata ad arte. In questo modo il venerdì sarebbe dedicato ad una combinazione di prove libere e qualifiche per il gran premio domenicale con il sabato tutto votato alla gara sprint. Ed in questa direzione sembra andare Liberty Media che ha attentamente valutato e ponderato i suggerimento che arrivano direttamente dai piloti che qualche bordata l’hanno lanciata. E non parliamo di driver di secondo piano, bensì di Max Verstappen e Lewis Hamilton.

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McLaren MCL36 – Imola

F1. Sprint Race: ecco le sei location per il 2023

Uno degli elementi chiave per la buona riuscita di una sprint race è anche la scelta della location. Una gara in cui non si effettuano soste ai box per cambiare gli pneumatici presenta un forte rischio di sedimentazione delle posizioni iniziali se il teatro delle operazioni non si presta alle manovre di sorpasso.

Ed è proprio questo il caso di Imola. L’edizione 2022, volendo essere onesti e mondandoci da un tifo patriottico, è stato un inno alla noia, un manifesto dell’inutilità. Un tracciato stretto e con una zona DRS molto limitata alla base delle difficoltà di sopravanzamento che vengono superate nella gara domenicale quando le soste diventano un fattore. Così come le differenze di mescole che consentono di avere piloti su passi molti doversi tra loro.

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lo start della Sprint Race a Imola edizione 2022

La prassi ha detto, negli ultimi due anni, che escono fuori eventi interessanti laddove il tracciato offre ampie possibilità di duello. Interlagos, ad esempio, è una pista sulla quale la sprint ha sempre funzionato. E non è un caso che sarà un caposaldo anche nel 2023.

All’impianto paulista saranno affiancati Baku (pista con un tratto full gas di oltre due km), Spielberg, Spa Francorchamps, Austin. Palcoscenici sui quali, mediamente, non mancano le possibilità d’attaccare. La sesta pista, anche se non v’è ancora la conferma, potrebbe essere il rientrante Qatar. Il tracciato italiano, quindi, ritornerà ad ospitare la F1 nel suo formato standard. La bocciatura dell’Enzo e Dino Ferrari è sonora.

Liberty Media, in questo modo, prova a mettere una toppa ad un meccanismo potenzialmente valido ma che era stato sfruttato male. Il weekend con la “garetta” è uno dei pilastri della nuova F1 che ha in mente il gruppo rappresentato da Stefano Domenicali e finalmente pare che si stiano compiendo passi concreti per renderlo davvero efficace. Dalla definizione di un turno di qualifiche ad hoc per la Sprint alla scelta più ragionata delle location, sembra che, una volta tanto, si decida su basi tecniche e non su quelle economiche. Meglio tardi che mai.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1TV, Circuito Imola
McLaren

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