F1 atto undicesimo. Il Circus è di scena in Ungheria su un tracciato dalle caratteristiche opposte rispetto a quella Silverstone nella quale, una volta ancora, ha dettato legge la Red Bull, sempre con Max Verstappen. Dieci su dieci, la fotografia di un imperio senza precedenti da ratificare con un record che potrebbe essere scritto domenica con la dodicesima vittoria consecutiva.
Nonostante ciò a Milton Keynes non ci si adagia sugli allori e sulla consapevolezza di essere i primi della classe. La RB19, dopo gli aggiornamenti introdotti a Baku, aveva presentato solo adeguamenti necessari ai layout dei diversi tracciati. In Ungheria è arrivata con un nuovo pacchetto di update che riguarda la zona dei sidepod, uno dei segreti della strabiliante RB19. Ecco che la prima sessione di libere assume una valenza fondamentale perché servirà ad accumulare dati che andranno analizzati in serata.
La prima ora di lavoro all’Hungaroring si è avviata con le seguenti condizioni ambientali:
Temperatura aria: 25°C
Temperatura asfalto: 35°C
Vento: 3km/h est
La sessione di Max Verstappen, apertasi coi soliti radio check, è stata caratterizzata dall’uso della gomme media per la prima parte di attività. Ricordiamo che Pirelli, per l’occasione, ha portato i compound più morbidi della gamma: C3, C4 e C5.
La sessione viene subito interrotta a causa di una bandiera rossa provocata da Sergio Perez. Il messicano mette le ruote dell’asse sinistro in fallo (va in pieno sull’erba), perde fatalmente la RB19 e si schianta nelle barriere: sessione finita e problemi che si acuiscono per il messicano.
Red Bull: una sessione infruttuosa
La sessione è ripresa dopo che gli addetti hanno liberato la pista. Tutto il lavoro per valutare gli update ricadrà su Verstappen, quindi. Ma, proprio al riavvio un’altra sorpresa: la pioggia fa capolino sul tracciato magiaro. Con la pista che va bagnandosi, Max e Gianpiero Lambiase decidono che è più saggio attendere l’evoluzione dell’asfalto. L’olandese, dunque, scende dalla sua vettura evitando di mettere a rischio la RB19 superstite.
La pausa per Max è durata a lungo. Il campione del mondo è rientrato in azione quando mancavano una quindicina di minuti. Il tempo di una tornata con gomma da bagnato intermedio e la sessione è stata stoppata nuovamente per una bandiera rossa causata dal un testacoda di Carlos Sainz. Oggi il fato sembra essere avverso al pilota di Hasselt che non riesce a mettere insieme un giro completo.
Sessione praticamente inutile per la Red Bull che non ha potuto valutare l’efficacia delle novità introdotte. Per giunta, il team austriaco, si troverà a dover affrontare un lavoro extra a causa dell’incidente di Sergio Perez che ha causato evidenti danni alla sospensione anteriore sinistra della RB19. La seconda ora di lavoro (17:00 l’avvio, ndr) sarà quindi cruciale per acquisire elementi validi in vista delle sessioni ufficiali del sabato e della domenica.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing