Formula 1

Gp Brasile 2023/Analisi degrado F1 Sprint: Ferrari SF-23 esagera nella gestione gomme

Ferrari SF-23, una vettura che ha scelto in partenza di “snobbare” la F1 Sprint. Max Verstappen invece conquista la mini gara da 100 km del Gran Premio del Brasile. Il talento olandese è partito dalla seconda posizione affianco di Norris, ma grazie ad un ottimo spunto allo spegnimento dei semafori ha immediatamente conquistato la leadership. Il riflesso del campione del mondo è stato al limite delle capacità per un essere umano, dopo 0,15 secondi il disco della frizione era staccato.

Poco ha potuto fare Lando il quale ha subito la staccata del nativo di Hasselt che lo ha infilato in curva 1, vanificando quanto di buono fatto in qualifica dal britannico dopo solamente pochi metri. Nonostante questo Norris è riuscito a tenere il passo per 3/5 della F1 Sprint, pagando un lieve degrado nel finale. Terzo classificato Perez che ha ritrovato un po’ del feeling perso da tempo con la sua vettura.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) al volante della sua SF-23 – F1 Sprint Brasile

Più complicata la prestazione delle Ferrari, lo abbiamo scritto nella prima riga dell’articolo. Le rosse hanno manifestato i soliti problemi di degrado e la Soft finiva facilmente fuori dalla finestra d’utilizzo. Solo nel finale le coperture sono andate incontro ai “due Carlo” permettendo al monegasco di recuperare una posizione su Hamilton.


Gp Brasile 2023/F1 Sprint, analisi degrado: Ferrari SF-23 abbassa il lap time nel finale. RB19 non degrada

L’analisi relativa al degrado delle mescole evidenzia come Verstappen riesca a concludere la gara con tempi migliori rispetto i ai primi giri senza mostrare usura. Norris, invece, perde lap time soltanto verso la fine dello stint, lasciando mediamente 3 decimi di secondo al giro. Perez non ha deterioramento ma gira costantemente un secondo più lento rispetto al compagno di squadra.

analisi degrado F1 Sprint – Gp Brasile 2023

Più complicata la gestione della della SF-23. Si può notare dalla grafica come i puntini rossi relativi al tempo sul giro di Charles realizzano una parabola e il monegasco è riuscito a ritrovare lap time solo nella parte finale dello stint. La gestione gomme invocata dal muretto Ferrari ha permesso di essere prestazionali durante gli ultimi giri, ma probabilmente è stata eccessiva.

Notiamo infatti anche che i puntini gialli relativi ai tempi sul giro di Sainz seguono un andamento simile a quelli del compagno di squadra, con un recupero di prestazione nella parte finale. Ultime tornate difficili per Hamilton che ha chiesto troppo alle coperture subendo un’usura elevata dopo giro 17. Lewis, a causa del surriscaldamento eccessivo, non riusciva ad accelerare in modo efficace perdendo tempo in trazione.


Gp Brasile 2023/F1 Sprint, Analisi fuel saving: Ferrari SF-23 risparmia per spingere nel finale. Norris il più costante

Spostiamo l’attenzione sull’amministrazione del carburante. I punti dove viene massimizzata l’operazione sono la fine dei due rettilinei principali. Il pilota con la più alta percentuale di benzina risparmiata e Lando. L’inglese è costante con un picco del 12.3% al quarto giro. Più altalenante l’atteggiamento di Verstappen che alterna passaggi spinti ad altri più conservativi, ottenendo una percentuale media attorno al 5%.

Molto simile il fuel saving da parte dei piloti Ferrari. Il valore medio, infatti, si attesta attorno al 4%. Sainz e Leclerc spingono molto nella prima parte di gara, mentre vanno più a risparmio in quella centrale. L’obbiettivo era quello di usufruire del carburante in accumulato negli ultimi giri, pertanto.

percentuale fuel saving – F1 Sprint – Gp Brasile 2023

Chi sfrutta maggiormente la benzina imbarcata nel serbatoio è Perez. Il messicano partiva con qualche chilogrammo di combustibile in più, che gli è permesso la rimonta. Mercedes ha una gestione differente: Russell predilige un inizio e un finale dedicati al risparmio di combustibile, spingendo nei giri centrali. Hamilton, invece, amministra in modo simile a quanto visto per i piloti della Ferrari.


Gp Brasile 2023/Analisi Sprint Shootout: MCL60 scarica consente un’ottima EOSS e la pole a Norris

Proseguiamo dando uno sguardo all’evoluzione di tempi sul giro, velocità e gas, per un breve recap nel corso della Sprint Shootout. Il format dedicato alla qualifica per la F1 Sprint obbliga i piloti ad utilizzare due set di gomme medie in Q1 e Q2, per poi montare la gomma più morbida nel Q3. Norris è riuscito a realizzare tempi migliori in ogni fase. La linea arancione relativa al lap time dell’inglese è costantemente inferiore a quella degli avversari. Il dato più sorprendente riguarda la velocità di punta ottenuta dalla MCL60 con le Medium.

analisi Shootout – Gp Brasile 2023

Sappiamo che la top speed non è un punto di forza delle vetture color papaya, ma nelle qualifiche si avvicinava a quella della Ferrari. Lando riesce infatti a ottenere una prestazione migliore pur avendo una percentuale media di gas inferiore rispetto ai competitor. Due considerazione che ci permettono di capire come la vettura di Woking abbia adottato un assetto più scarico. Sempre il grafico ci mostra quanto sia elevata la spinta verticale delle Mercedes. Hamilton e Russell hanno nettamente le velocità più basse sulle rette, ma riescono a sfruttare i punti di carico suppletivi nell’utilizzo del gas, con una percentuale mediamente maggiore rispetto agli altri.


Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – Alessandro Arcari – @berrageiz

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Pubblicato da
Zander Arcari