Formula 1

F1|Caso Horner, dipendente “X”: cambia i pool di avvocati. Scatta la reale controffensiva

Nuovo capitolo sul caso Horner in F1, la questione che ha “appassionato” i gossippari nell’ultimo mese e mezzo non accenna a calmarsi, anzi, ci sono dei risvolti. La dipendente che ha di fatto denunciato alla Red Bull i presunti comportamenti inappropriati del team principal britannico, è stata sospesa subito dopo la “sentenza” dell’azienda in merito all’indagine interna e che ha scagionato Christian, e si era in attesa di eventuali contromosse.

Nelle ultime ore, dopo aver cambiato legali, l’impiegata ha fatto ricorso in appello in merito alla decisione degli austriaci di non colpevolizzare Horner. Una scelta tardiva ma giustificata, a quanto pare, proprio per il tempo necessario affinché potesse cambiare il pool di avvocati a disposizione per presentare il ricorso. La vicenda quindi è destinata a procrastinarsi anche per le prossime settimane.


F1: Caso Horner, la fase embrionale della vicenda

Nei primi giorni di febbraio, è stata avviata un’indagine interna nei confronti di Horner da parte dell’azienda Red Bull. L’accusa, mossa dalla dipendente era di comportamenti inappropriati da parte del team principal nei suoi confronti. All’inizio non vi erano dettagli su quale fosse la presunta colpevolezza del team principal britannico, poi però i nodi sono venuti al pettine a seguito della chiusura dell’inchiesta e della successiva presa di posizione dell’azienda, la quale ha di fatto scagionato Horner.

Chris Horner, team principal Oracle Red Bull Racing

Una chat è stata divulgata nel corso del giovedì del Gran Premio del Bahrain, appena 24 ore dopo la sentenza Red Bull. All’interno di una mail mandata in forma anonima, vi erano degli screen shot nei quali, si presume, erano presenti delle conversazioni private da Horner e l’impiegata. Da lì è partita la seconda parte della questione, nella quale è stato coinvolto anche Jos Verstappen, papà di Max e quindi del tre volte campione del mondo di Formula 1.

Tra l’olandese e Christian Horner non scorre buon sangue, i due sono stati protagonisti di un fortissimo litigio in Bahrain, il tutto mentre Max conquistava pole position e successivamente vittoria guidando con il braccio fuori dal finestrino, come se non gli importasse nulla della vicenda. Jos accusa il team principal, secondo lui la squadra rischia di essere fatta a pezzi se non verranno presi provvedimenti in merito a un suo immediato allontanamento, cosa che in realtà la parte austriaca della Red Bull era prontissima a fare tramite il suo “rappresentante”, ossia il CEO Oliver Mintzlaff, di fatto il successore del compianto Mateschitz.


F1: Horner resta al suo posto, chi salta in Red Bull?

L’indagine chiusa a favore di Horner lascia a bocca aperta Mintzlaff e tutta la parte austriaca della Red Bull, colei che ha “soltanto” la minoranza delle quote dell’azienda. Sì, perché il 51% è in possesso di Chalerm Yoovidhya, miliardario thailandese e unito più che mai a Christian Horner. Il britannico ha pienamente l’appoggio della maggioranza della società, ha sfilato con la moglie Geri Halliwell nei paddock del Bahrain e di Jeddah e sembra che nulla al momento possa scalfirlo.

Geri Halliwell e Christian Horner (Oracle Red Bull Racing) passeggiano nel paddock del Bahrain

C’è chi si lecca le ferite, oltre a Jos Verstappen che pare potesse avere anche una storia sentimentale con la dipendente, ma qui entriamo in campi che onestamente vogliamo evitare. Anche Helmut Marko è sembrato protagonista della vicenda, perché è da diversi mesi che escono voci e indiscrezioni, poi smentite, ma neanche tanto, in merito a queste due figure intente a fare le scarpe a Horner. Tra l’altro, il consulente austriaco si è detto prima molto vicino all’addio con la Red Bull durante il weekend in Arabia Saudita, salvo poi essere confermato da Mintzlaff appena 24 ore dopo. Insomma, caciara su caciara.

Eppure, entrambi, sono accusati dallo stesso team principal di essere tra gli artefici nella fuga di notizie e chat nel corso delle ultime settimane. Una vera e propria battaglia di potere all’interno della squadra. Adesso, quindi, l’ultimo risvolto, ossia l’appello da parte dell’impiegata, al momento sospesa dalla Red Bull. Ancora una volta, quindi, vi terremo informati su un nuovo capitolo di questa situazione.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Oracle Red Bull Racing

Condividi
Pubblicato da
Andrea Bovone