Formula 1

Horner, posizione “scomoda” FIA: denuncia al Comitato Etico svela la grandezza del caso

Horner denunciato alla FIA. La soap che oramai spopola in F1 aggiunge l’ennesimo capitolo di un storia infinita che continua a fare notizia negli ultimi mesi. Si persevera quindi a parlare soltanto di contorno rispetto a ciò che accade in pista. Dall’altra parte, lato agonistico, vale la pena ricordare come Red Bull non stia affatto subendo nei risultati tutta questa situazione, perché Verstappen vince guidando quasi col braccio fuori dal finestrino, e Perez fa il suo dovere, ossia chiudere davanti alla Ferrari.

Il tutto si sposta inevitabilmente sul lato aziendale della squadra di Milton Keynes: gli attriti tra la parte austriaca e quella thailandese, la quale detiene il 51% delle quote azionarie e quindi la maggioranza e che di fatto sostiene Christian anche in questa sua battaglia, ha fatto molto rumore nei primi due weekend del mondiale, con Oliver Mintzlaff indaffarato e spiacevolmente sorpreso dall’assoluzione del team principal britannico dopo l’indagine interna condotta nel mese di febbraio.

Dopodiché abbiamo Jos Verstappen ed Helmut Marko al centro delle polemiche, e quasi sicuramente nei desideri di Horner c’è la volontà “far fuori” queste due figure, secondo lui determinanti per chi sta cercando di fargli le scarpe, detta in parole povere. Il britannico è stato chiaro nell’accusare i due di aver agevolato quella fuga di chat nelle quali, presumibilmente, si vedevano Christian e la dipendente scambiarsi messaggi di un certo tipo.


Caso Horner, l’impiegata denuncia alla FIA

C’è un risvolto delle ultime ore sul caso che riguarda la spinosa questione. La dipendente “X”, che ricordiamo essere stata sospesa dalla Red Bull immediatamente dopo la pubblicazione della “sentenza”, seguita dall’indagine interna e che ha scagionato il numero uno del muretto della squadra campione del mondo in carica, ha sporto denuncia al comitato etico della FIA in merito al comportamento secondo lei scorretto del manager di Leamington Spa.

Horner, Domenicali e Ben Sulayem al FIA Giving Prize 2023 – Credit: FIA

Nel corso del weekend del Gran Premio del Bahrain, la stessa Federazione Internazionale, attraverso le parole del presidente Mohammed Ben Sulayem, ha voluto prendere con le pinze la situazione, senza entrare troppo nel merito di una questione che fino a questo momento, obiettivamente, riguardava soltanto l’azienda Red Bull e non tutto il carrozzone della F1.

“Prendere la palla al balzo sarebbe sbagliato – disse Ben Sulayem in Bahrain -. Esamineremo ogni reclamo che arriverà attraverso il nostro responsabile della conformità. E’ chiaro come questa vicenda stia danneggiando la Formula 1, ed è dannoso anche dal punto di vista umano. Siamo a inizio stagione, il nostro sport diventa sempre più popolare, vogliamo e dobbiamo soltanto goderci questi momenti, guardate la concorrenza e le battaglie che abbiamo in pista, non capisco perché bisogna mettere tutto in ombra con questioni negative”.


Horner denunciato in FIA, la risposta della Federazione Internazionale

La posizione di Christian Horner all’interno del mondo F1 potrebbe quindi essere nuovamente scalfita in seguito alla denuncia dell’impiegata Red Bull al comitato etico della FIA. La Federazione Internazionale dunque, volente o nolente, è chiamata a prendere una decisione, o comunque una posizione in merito alla vicenda. Una situazione certamente scomoda e che si sarebbe potuta risolvere internamente alla Red Bull, ma evidentemente le cose sono molto più grandi di quel che possiamo pensare.

La FIA, pertanto, ha ricevuto il reclamo della dipendente, e pressata anche dalle richieste di una risposta in tempi brevi, è stato rilasciato un breve comunicato nel quale si evince che i reclami sono ricevuti e gestiti dal Responsabile della Conformità e poi, eventualmente e successivamente, dal Comitato Etico. I due organi, si legge nella nota, operano in modo autonomo e garantiscono la massima riservatezza nel corso di tutto il procedimento.

Christian Horner, team principal della Red Bull Racing

Al momento quindi, la Federazione Internazionale non è in grado di fornire alcun commento su specifici reclami arrivati o meno, ed è improbabile che questo possa avvenire anche in futuro su eventuali ricorsi ricevuti. La FIA quindi non intende dare una risposta concreta alle richieste dei media, di fatto non smentisce e non conferma nulla, rimanendo nella massima riservatezza. Vedremo se qualcosa trapelerà nei prossimi giorni.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: FIA e Oracle Red Bull Racing

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Andrea Bovone