mercoledì, Dicembre 11, 2024

F1, Ferrari bilancia la SF-24 per estrarre prestazione: la preview del GP d’Ungheria”

La Ferrari approccia il tredicesimo weekend di F1 in maniera positiva, questo sebbene la rossa arriva da diverse gare in cui una certa involuzione prestazionale si è palesata. Quello di Budapest è il circuito che, assieme a Singapore, si avvicina maggiormente alle peculiarità di Monaco, l’ultima corsa della massima categoria del motorsport in cui la SF-24 si è mostrata realmente competitiva. In quel caso, la vettura italiana arrivava sulle stradine del Principato facendo ancora parte del gruppo di testa, parecchio vicina al rendimento di Red Bull e McLaren.

Hungaroring, una pista molto particolare. Il tracciato magiaro presenta un rettilineo principale non molto lungo, dove saranno comunque importanti le velocità massime che si possono ottenere, in modo da potersi difendere o attaccare durante la gara, essendo di fatto uno dei pochi punti in cui si possono tentare manovre del genere. Il resto della pista non presenta altri rettilinei significativi, per cui la sensibilità all’efficienza nel complesso non è molto elevata. Questo è sicuramente un punto a favore per le condizioni attuali della Ferrari che come sappiamo paga parecchio il Drag in determinate condizioni.

Nell’approccio alla curva 1 si frena a ruote dritte per massimizzare il grip longitudinale, un aspetto in cui la SF-24 dovrebbe essere capace di mettere in mostra i suoi punti di forza. La Ferrari è sempre stata ottima in questo tipo di frenate. Di per sé curva 1 è abbastanza lenta e per questa ragione serve molto grip meccanico per avvicinarsi il più possibile al cordolo interno. L’aerodinamica ha un’influenza minore, per cui si cerca di accelerare senza angolo di sterzo evitando troppo cordolo in uscita. Il grip meccanico della rossa è buono sebbene spesso non tassare per via di alcuni compromessi che ne limitano l’efficacia.

Ferrari F1
Carlos Sainz (Ferrari) – a bordo della SF-24 – GP Gran Bretagna 2024

Si va poi verso la curva 2, dove ancora una volta il grip frontale ricopre un ruolo cruciale. A causa del tipo di frenata e del banking negativo l’avantreno di una F1 tende a soffrire. La Ferrari possiede un front-end parecchio solido per cui in questa sezione potrebbe fare bene. Nel complesso il primo settore della pista potrebbe andare a genio alla Ferrari. La SF-24, in base alle esperienze precedenti con un bilanciamento spostato verso il posteriore per cercare trazione, ha sempre funzionato molto bene. Il settore centrale si apre con curva 4, piega molto veloce verso sinistra dove serve molto carico aerodinamico.

Punto del circuito dove la monoposto di Maranello potrebbe faticare. Resta da capire quale versione di ala posteriore verrà scelta. Si dovrebbe optare per la specifica vista a Montecarlo per caricare il retrotreno che negli ultimi appuntamenti è risultato sempre troppo instabile. Nel complesso l’Hungaroring è un circuito rear-limited dove si adottano set-up che avvantaggino la trazione. Un aspetto che potrebbe generare del sottosterzo in alcune curve che ovviamente dovrà essere limitato e gestito. Lo scorso anno Ferrari soffriva una carenza di rotazione, specialmente in ingresso. Mentre quest’anno dovrebbero esserci un vantaggio in questo senso.

Si arriva poi a curva 5 (simile alla 2) tratto dove nuovamente un buona dose di grip frontale è assai gradita. Si frena in maniera molto profonda, per cui l’aderenza dell’avantreno deve essere suddivisa tra la fase di frenata e quella di cornering. I piloti arrivano quindi alla chicane 6 e 7 dove è fondamentale la trazione e l’handling sui cordoli. Ovviamente dipenderà molto da che tipo di set-up Ferrari riuscirà a costruire, specialmente considerando il compromesso tra lento e veloce. In termini di handling sui cordoli, la rossa non dovrebbe sfigurare.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Ferrari) – Gp Gran Bretagna 2024

Questo tipo di problemi emergono maggiormente alle alte velocità, dove la SF-24 spesso si scompone o comunque non può utilizzare il cordolo tanto quanto altre monoposto. Segue poi una serie di curve a maggior raggio, dove si porta decisamente più velocità minima a centro curva. In questo punto conta essenzialmente il carico aerodinamico e il suo bilanciamento fra i due assi, mentre l’efficienza non è molto imparante. Ecco perché il team italiano potrà utilizzare un’ala posteriore molto carica e di conseguenza ammorbidire di un certo grado le rigidezze sospensive.

In questo modo Ferrari punta a massimizzare la trazione per poi trovare un compromesso nei tratto più rapido. Ci riferiamo ad un aspetto che durante le ultime gare ha fatto soffrire parecchio la rossa, costretta ad avvantaggiare le velocità di punta. Come detto la capacità di fendere l’aria è problema secondario in Ungheria, dove i tecnici del Cavallino Rampante pensano di poter sbloccare un certo quantitativo di performance. Infine si arriva al T3, molto corto, che si apre con la 11. Una piega a 90° poi seguita da due tornanti a bassa e media velocità, dove nel complesso serve grip meccanico e molta trazione in uscita.

F1, GP Ungheria: Ferrari cerca il bilanciamento della SF-24 aggiornata

Il team italiano ha lavorato molto in questa ultima settimana. Uno sforzo profuso al simulatore driver-in-the-loop per centrare la messa a punto della vettura. Pareto chiave bilanciamento, fattore imprescindibile che la SF-24 deve assolutamente ritrovare. In Ungheria si può “costruire” la percorrenza in diversi modi, cercando anche un maggior guadagno in ingresso, un po’ come faceva Red Bull lo scorso anno. Su questo potrebbe puntare la rossa. Ottimizzare l’ingresso per poi massimizzare l’uscita. C’è poi un’altro tema che ancora una volta si rivelerà fondamentale: le gomme. In base al loro rendimento dipenderà gran parte della prestazione sul giro secco ma anche in gara.

Le temperature per questo fine settimana si prospettano molto alte, ragion per cui l’asfalto si scalderà molto. Nel 2023, tutta la qualifica dipese molto da come venivano gestite le mescole nell’outlap e durante il giro stesso. A livello di strategia, bisogna valutare molto bene le zone in cui la gomma si scalda di più e le zone in cui raffredda, in modo da ottenere dei compound in perfette condizioni nelle fasi di cornering, soprattutto in quelle più lente. Ferrari dovrebbe trarre vantaggiata con queste temperature perché la F1 tutta rossa tende a immettere un minor quantitativo di energia all’interno della carcassa. 

Ferrari F1
Charles Leclerc (Ferrari) esce dai box – F1 Gp Gran Bretagna 2024

Ci sarà anche un’ulteriore aspetto da considerare. La Ferrari, in Inghilterra, ha fatto realizzato un passo indietro per comprendere al meglio cosa è andato storto con l’ultimo pacchetto di aggiornamenti che comprende fondo e pance. In Ungheria si dovrebbero continuare a utilizzare le specifiche aggiornate, anche tenendo presente che le quasi due settimane a disiposzione sono state molto utili per fare chiarezza sui problemi che affliggono la rossa dalla Spagna. Problema specifico di tipo aerodinamico: correlazione tra CFD, galleria del vento e pista che ovviamente è mancata.   

Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV

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