giovedì, Ottobre 3, 2024

F1, Horner svela l’ambiguo timore di Stefano Domenicali

F1, Horner non ha dubbi: la parola d’ordine in casa Red Bull deve essere “niente panico”. Per la prima volta nella stagione, McLaren ha liberato tutto il potenziale della MCL38, anche grazie al nuovo pacchetto di aggiornamenti che ha debuttato proprio nella quindicesima tappa della campagna agonistica 2024. Dopo oltre due anni, la scuderia di Milton Keynes deve fare i conti con un competitor nettamente più veloce. Gli oltre venti secondi di distacco rifilati dal pilota nativo di Bristol al campione del mondo in carica non quantificano appieno la superiorità della monoposto color papaya.

Il giro più veloce di Lando Norris alla tornata settantadue, messo assieme sulle gomme Hard con tanti giri sulle spalle, è il vero indice di una superiorità senza precedenti in questa ultima gara in Olanda. Con ogni probabilità, McLaren avrebbe potuto mostrare il suo potenziale già negli scorsi Gran Premi, ma l’esecuzione dei weekend non è stata mai esente da errori. Per i campioni del mondo in carica e leader della classifica il campanello d’allarme è già suonato da tempo. A ricordarlo ci ha sempre pensato Max Verstappen, che sta raschiando il fondo del barile per limitare i danni in questa fase del campionato.

McLaren F1
Oscar Piastri (McLaren) a bordo della sua MCL38 – GP Olanda 2024

McLaren fa davvero sul serio. I proclami verso la lotta al campionato mondiale costruttori non erano affatto un fuoco di paglia. E per come stanno andando le cose, fare un pensierino pure su quello pilota non sembra una follia. Il tutto considerando che le gare ancora da disputare sono 9 e la storica scuderia di Woking pare a questo punto davvero lanciata verso i propri obiettivi. La duttilità della MCL38 spaventa, poiché come abbiamo facilmente notato sino ad ora, la vettura inglese ha mostrato una capacità di adattamento alle varie piste davvero strepitosa.

F1, Horner riconosce i meriti McLaren ma resta fiducioso

Per il CEO e team principal della Red Bull, la leadership tecnica della scuderia di Woking non è una sorpresa. Nonostante la RB20 abbia smesso di essere dominante da diversi mesi, il manager inglese ha sottolineato che quella di Zandvoort è solo la quarta volta nella stagione in cui il vantaggio di Max nella classifica piloti è diminuito rispetto al suo diretto rivale, e “soltanto” il secondo successo di Norris contro le sette affermazioni del fuoriclasse di Hasselt. Farsi prendere dal panico è totalmente fuori luogo secondo il team principale della scuderia austriaca.

Horner F1
Christian Horne, team principal della scuderia Red Bull – GP Olanda 2024

Questo perché, almeno stando alle considerazione di Horner, il vantaggio, almeno nella classifica piloti, consente di avere il tempo per comprendere i motivi del deficit di performance rispetto alle monoposto del team di Woking. La velocità delle McLaren è anche figlia dell’involuzione della Red Bull, dove tante figure chiave hanno abbandonato una nave che inizia a mostrare gli effetti delle crepe interne. Tuttavia, lo Spice Boy ritiene che il prepotente ritorno di Norris e della MCL38 dimostri quanto velocemente possano cambiare i rapporti di forza in F1.

Il recupero McLaren dimostra solo che le cose si sono mosse molto rapidamente. Quando vincevamo le gare di 20, 25 secondi, Stefano [Domenicali, nda] ci chiedeva di rallentare nelle prime cinque gare.” Un retroscena innocuo se si trattasse di una battuta. Molto meno divertente se fosse un monito del CEO di Liberty Media di fronte all’ennesimo dominio delle monoposto blu racing. Il manager nativo di Leamington Spa è consapevole dei problemi che affliggono la RB20, e Verstappen deve lottare con una monoposto poco reattiva che non risponde ai suoi comandi.

Il team principal inglese specifica che bisognerà trovare una configurazione che faccia funzionare correttamente gli pneumatici in tutte le condizioni. Nelle dichiarazioni post gara, Horner non ha menzionato il prossimo rilascio di aggiornamenti alla RB20. La sensazione è che, da qui a fine stagione, Red Bull dovrà massimizzare il potenziale del materiale a disposizione. Forse gli elevati costi in termini di riparazioni hanno influito negativamente sulla possibilità di sviluppo della monoposto. Altra scuola di pensiero è che Newey abbia “metaforicamente” portato via il libretto di istruzioni del suo ultimo progetto tecnico.

Horner F1
Adrian Newey presente nel muretto Red Bull a Miami

In ultima analisi, è plausibile che il livello di maturità della RB20 sia giunto al limite e che da questa monoposto sia difficile estrarre ulteriore potenziale. Il Gran Premio di Monza, almeno sulla carta, potrebbe essere una pista amica per le monoposto di Verstappen e Perez. Un circuito in cui l’efficienza aerodinamica, power unit e trazione sono fondamentali. Tuttavia, c’è il concreto rischio che tra McLaren e Verstappen possa inserirsi la Scuderia Ferrari, apparsa non troppo lontana sull’avverso tracciato di Zandvoort e storicamente competitiva nel tracciato di casa. Attendiamo…

Autore e grafici: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Oracle Red Bull Racing – F1Tv

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