lunedì, Dicembre 9, 2024

Pressioni Red Bull, le montagne russe di Perez e Ricciardo

Come se non bastassero i problemi in pista, in casa Red Bull ogni tot di tempo arrivano anche voci di tensioni in merito al rapporto tra i piloti e i vertici della squadra, in particolare di Helmut Marko. Lo scopritore di talenti austriaco negli anni ha avuto comportamenti molto duri nei confronti chi saliva sulle vetture marchiate con il toro rosso, suscitando polemiche e facendo storcere il naso a più di qualcuno.

Diversi gli esempi che possiamo portarvi: il più eclatante sicuramente riguarda Daniil Kvyat, che nel 2016 venne silurato dal team principale per far posto all’enfant prodige Verstappen. Per carità, una scelta che in futuro si è rivelata vincente, ma spostare nel team minore, all’epoca ancora Toro Rosso, un pilota che fino a qualche ora prima era salito sul podio in Cina, beh, devi avere tanto fegato e non solo.

Red Bull Ricciardo
Daniil Kvyat festeggia il suo ultimo podio con la Red Bull – Gp Cina 2016

Un altro caso piuttosto clamoroso è quello di Pierre Gasly: il francese, assoldato nel 2019 per sostituire Daniel Ricciardo, nel frattempo passato in Renault, è stato usato più che altro come tappabuchi, visto che l’australiano ha scelto “improvvisamente” di lasciare Milton Keynes. Evidentemente il fatto che il team si concentrasse maggiormente su Verstappen non gli è mai andata giù in quel periodo.

Beh, la carriera di Gasly in Red Bull dura fino a Budapest, ovvero ultima gara prima della pausa estiva, salvo poi essere sostituito da un esordiente, Alexander Albon, il quale rimarrà fino alla fine del 2020 senza mai brillare particolarmente, annata nella quale, tra l’altro, proprio Pierre vincerà la sua prima e finora ultima gara in F1, a Monza, sull’AlphaTauri. I casi della vita, eh?

Insomma un triennio piuttosto turbolento, preceduto da altri esempi come quelli di Vergne o Alguersuari: il francese silurato dopo i canonici tre anni in Toro Rosso, evidentemente insufficienti, mentre lo spagnolo ha subito pressioni importanti da Helmut Marko, sognandoselo anche la notte e vivendo di ansia per un certo periodo.

Red Bull, Ricciardo dalle stelle alle stalle?

Negli ultimi anni però, sotto questo punto di vista, nella famiglia Red Bull non si vivono più certe dinamiche in maniera così asfissiante, e lo stiamo vedendo con Perez, adesso ancora stabilmente al suo posto nonostante i pessimi risultati. Se fosse accaduto nella scorsa decade, per il messicano non ci sarebbe stato scampo, ma probabilmente crescendo, il buon Helmut Marko si è un attimo “addolcito”, se così possiamo dire.

Red Bull Ricciardo
Helmut Marko (Red Bull) – Gp Olanda 2024

Non è sicuramente d’accordo con questo discorso Nyck de Vries: l’olandese, campione di FE e che bene aveva impressionato nella sua gara in Williams a Monza, quando sostituì Albon, operato di appendicite, era stato chiamato in AlphaTauri per affiancare Tsunoda e sostituire Gasly. Nyck andò a punti in quella gara del 2022 e Marko lo volle prendere a tutti i costi.

Anche qui però, nemmeno metà stagione e subito una sostituzione, con Daniel Ricciardo tornato nei ranghi Red Bull. Qui però la situazione sembra essere un attimo diversa: l’australiano ha un rapporto stretto con Christian Horner, il quale ha fatto di tutto per rimetterlo in macchina, togliendolo dal ruolo scomodo di pilota immagine, andando a sostituire Verstappen e Perez in eventi extra pista.

Il team principal inglese vorrebbe sicuramente riportarlo alla casa madre, è palese e ci ha provato anche quest’anno, quando dopo Spa sembrava praticamente fatta, appiedando Perez o retrocedendolo in Racing Bulls. Per qualche motivo ancora sconosciuto, forse di sponsor, la questione sembra essere solo rimandata, ma alcune voci parlano anche di un possibile ultimatum dato da Helmut Marko proprio al pilota australiano semmai le sue prestazioni non dovessero migliorare.

Red Bull Ricciardo
I sorrisi di Daniel Ricciardo (Racing Bulls) e Sergio Perez (Red Bull) – Gp Canada 2024

Una montagna russa di emozioni non indifferente: un giorno sei vicino a salire sulla Red Bull, quello dopo addirittura rischi di essere sbattuto fuori dal progetto. Bipolarismo o semplici speculazioni? Non è dato saperlo al momento, fatto sta che Ricciardo nega di aver subito certe pressioni dall’austriaco, affermando di conoscere bene lui e le dinamiche all’interno di questa famiglia. Sa cosa gli aspetta e quali risultati deve portare a casa, e il posto di Perez nel 2025 è tutt’altro che solido, perché al momento ci sono almeno due piloti pronti ad accaparrarselo, ovvero Daniel e Liam Lawson, ragazzo promettente e che scalpita per tornare in F1 come titolare.

Come se non bastassero quindi tutti i casotti accaduti quest’anno in casa Red Bull, ci si mette anche la questione piloti, che evidentemente sono condizionati da tutte le voci provenienti dall’esterno. Sapranno gestire la situazione? Verstappen sembra andare dritto per la sua strada, ma è nervoso per la scarsa competitività della RB20 in questo momento, mentre Perez ha il fiato del mondo intero sul collo. Al momento tiene, ma potrebbe logorarsi presto. Occhio a non giocare troppo con la testa dei piloti, può essere controproducente.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Red Bull Content Pool 

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