sabato, Novembre 2, 2024

F1, GP Messico 2024: Ferrari in pole con un super Sainz

La ventesima qualifica della F1 2024 è alle porte. Ferrari non ci arriva bene come pensava. La ragione principale è una: il compromesso aero-meccanico scelto apre efficace ma non abbastanza per lottare a tu per tu con le poderose McLaren. Team di Woking che tra il venerdì e il sabato messicano hanno messo in onda uno step prestazionale notevole. Un salto in avanti, perché non appena hanno iniziato a spingere sul serio nel secondo settore, quello con le curve rapide in successione, hanno fatto davvero tanta differenza. Idem la Red Bull di Max Verstappen.

Il “main lost” della rossa prende corpo propio nel T2. Per essere più precisi, parliamo della porzione del tracciato che va da curva 7 sino alla 11. Una certa instabilità di marcia non permette alle due SF-24 di esprimersi al meglio con la tavoletta dell’acceleratore al massimo. In media sono circa 5 i chilometri orari di differenza che, tradotti in numeri osservando i riscontri cronometrici, creano un gap di circa 3 decimi. Ferrari potrebbe pensare di limitare i danni tramite l’handling utilizzando al meglio le gomme. Oppure poteva realizzare un cambio dell’ultima ora.

Ferrari F1
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – Fp3 – GP Messico 2024

Un ritocco allo schema sospensivo per cercare di fornire alla piattaforma aerodinamica della monoposto di F1 tutta rossa maggiore sostanza. Cambio rischioso però, in quanto non dovesse funzionare secondo i piani, il tempo per tornare indietro non ci sarebbe piaciuto stato per via del parco chiuso. Tenendo presente che in gara le velocità di percorrenza in questa tipologia di curve si abbassano per gestire le gomme, “comprendo” questo limite della rossa, forse l’azione più saggia era proprio quella di non toccare nulla e affidarsi ai “due Carlo” per ottimizzare il rendimento.

F1, GP Messico Q1: Ferrari passa il taglio facile ma il limite nel T2 resta tale

I ferraristi sono in sella alle vetture. Il momento di iniziare a fare sul serio è arrivato. Diamo un’occhiata alla condizioni del meteo e del piano di riferimento, l’asfalto per essere chiari: 22,3°C la temperatura dell’aria, 44°C quella dell’asfalto. Umidità al 41%, 1,3 Km/h l’intensità del vento che soffia da nord ovest. Vige un certo chiacchiericcio all’interno del garage. Si parla di strategia di warm-up e ottimizzazione del rendimento un volta studiata a menadito la telemetria. Quando mancano poco secondi dal semaforo verde arrivare il segnale da parte dei meccanici per accendere i propulsori.

Per questa prima sgambata della sessione classificatoria, le due monoposto di Maranello scendono in pista con le Pirelli a banda gialla. Pneumatici che sino ad ora il team italiano non aveva ancora calzato. Come sempre sarà parecchio importante il warm-up per massimizzare le performance potendo accedere al massimo grip offerto dai compound. Sainz si trova subito più comodo del compagno e proprio per questo gli rifila ben 4 decimi. Il giro del monegasco non è stato buono, lui stesso lo fa presente in radio. La differenza maggiore si vede nel T1 e nelle ultime due curve.

Ferrari F1
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) SF-24 – Q1 – GP Messico 2024

Il ferraristi effettuano un passaggio dai box per poi tornare in pista. Doppio cool down lap per poi spingere ancora. In questo lasso di tempo arriva una pletora infinita di consigli su come migliorare l’handling delle vetture. Nel secondo tentativo Carlos soffre di sovrasterzo in uscita dal curva 2, mentre per il resto della tornata è pulito. Leclerc non mostra particolari criticità ma è semplicemente più lento del compagno. I piloti della Ferrari abbassano i propri riscontri cronometrici e dopo di che tornano in garage, con l’iberico che viene fermato alle bilance.

Il team italiano di F1 giudica insufficienti i crono e per questo rispedisce le vetture italiane in pista, questa volta con le gomme Soft nuove di pacca. I ferrasti iniziano il giro con la consapevolezza che potrebbero alzare il piede se i riscontri precedenti fossero congrui per passare il taglio. Leclerc parte molto forte nel T1 ma nell’ultima parte del tracciato non è preciso. Al contrario Sainz è più equilibrato e rifila 2 decimi al compagno. Il problema nel T2 resta, in quanto ballano sempre quei famosi 3 decimi di rendimento sulla McLaren che nell’economia del giro pesano non poco.

F1, GP Messico Q2: Ferrari finalmente migliora il rendimento nel T2

Nella seconda parte della qualifica si vedrà maggiormente la qualità delle vetture di F1. Il traffico sarà un problema minore, in quanto diversi piloti sono stati disturbati nel secondo settore. Tratto dove far passare chi arriva da dietro non è sempre semplice. Ricollegandoci alla Q1, possiamo dire che la stabilità sembra migliore nelle curve rapide. Tuttavia manca performance pura, proprio per evitare che la vetture scodi e perda aderenza. Mentre nel T1, sebbene la Ferrari sia molto forte, “mette via” un guadagno minore rispetto al venerdì. Ci siamo, è di nuovo pista.

Le due rossa abbandonano la corsia box. Lo fanno nuovamente con le Pirelli cerchiate di rosso, il set usato in precedenza nell’ultimo tentativo della Q1. Si cura parecchio il ciclo di isteresi dello pneumatico. Questo intento servirà più che altro per alzare la confidenza con la monoposto, in attesa del secondo riscontro che di fatto sarà il cronometro utile per passare il taglio ed accedere all’ultima parte della sessione classificatoria. La chiamata per uscire è azzeccata e le SF-24 prendono il via della tornata senza problemi. Charles soffre una sbandata alle 9 e sebbene non alzi piede il suo giro è rovinato.

Ferrari F1
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-24 – Q2 – GP Messico 2024

Meglio Carlos che gestisce bene la tornata. Si passa ora dai box per cambiare le gomme e cercare di dare il massimo nel prossimo tentativo lanciato. Una pausa di pochi minuto e le rosse tornano a calcare nuovamente l’asfalto messicano. Si accendono nuovamente i propulsori delle rosse. Non si può sbagliare il warm-up verso il tentativo utile per andare avanti in questa qualifica che pare più complicata di quanto si potesse pensare. Sull’ultima curva si passa alla modalità race e poi via a tutto gas. Parliamo di due buoni tentativi, dove il T2 migliora parecchio. Il lavoro sull’handling paga. Si passa il taglio per l’ultima manche.

F1, GP Messico Q3: Ferrari parte davanti a tutti grazie a Carlos Sainz

Poco dopo che i ferraristi chiudono il giro Tsunoda si pianta in curva 12. La direzione gara espone la bandiera rossa, per are modo ai commissari di ritirare la vettura del giapponese e sistemare le barriere. Per fortuna McLaren e Red Bull possono contare su un solo pilota. Da una parte Perez continua a deludere e questa volta ci si mette pure Piastri, eliminato in Q1 per errori da dilettante. Questo significa che le SF-24 hanno solo due sfidanti, Verstappen e Norris. Sarebbe bello batterne almeno uno dei due. Lo stop è abbastanza lungo. Nel mentre possiamo dire che Ferrari ha due Soft nuove da giocarsi.

I motori si accendono. Le due vetture modenesi scendono in pista con le gomme nuove, a banda rossa. L’outlap pare abbastanza spinto, per cercare di avere il massimo grip sin alla prima curva della posta centroamericana. Sainz si lancia per primo, lo segue a ruota Leclerc, pochi secondi più tardi. Peccato che Carlos commette una picco sbavatura in uscita dalla 2, perché il suo giro è molto buono. Lo stesso non si può dire per il monegasco che perde terreno in curva 3, 6 e 12 rispetto al compagno. Sommando questo gap accumulato nel giro si becca tre decimi e mezzo.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Q3 – GP Messico 2024

Le rosse tornano ai box. Viene chiesto ai ferraristi un possibile ritocco al carico sviluppabile all’avantreno che però non è necessario per nessuno due due. Il momento di dare il massimo è arrivato. Si ci gioca tutto nell’ultimo giro. Charles deve dare di più e cercare di mettersi in scia al tempo del compagno almeno. Sainz è indiavolato e abbassa ancora il suo giro. Tempo che gli permette di segnare la pole position. Davvero una prestazione magistrale. Peccato per Leclerc che invece sbaglia e si arrabbia, soffrendo un’instabilità nel solito T2. Solo quarto tempo per lui…

Autore: Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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