lunedì, Dicembre 9, 2024

F1, Ferrari: Adami presunto fomentatore di Sainz? Assurdità…

Ferrari è spesso nell’occhio del ciclone in F1 e le ragioni non sono sempre le medesime. D’altra parte, quando si parla del Cavallino Rampante, tutto fa scalpore a prescindere, nel bene o nel male, che si tratti di successi o presunti tali, di sconfitte sonore e di speranze varie. Questo è il team di Maranello, scuderia che non vince un titolo nella massima categoria del motorsport da oramai 16 anni. Un’eternità. Un digiuno che fa tanto male, tenendo presente che una realtà come quella della rossa ha tutto per issarsi al top e lottare per i titoli iridati ogni singola stagione. Così dovrebbe essere.

E invece nulla, la Ferrari si riempie gli occhi con le vittorie altrui. Giunti al 2024, quando mancano ancora due gare e una Sprint Race da disputare, incredibilmente la storica scuderia italiana può ancora ambire al titolo costruttori. In questo momento paga 24 lunghezze sulla McLaren. Un distacco senza dubbio recuperabile, questo dice la matematica. Tuttavia, gli ultimi due layout del campionato non sono particolarmente adatti alle caratteristiche della SF-24. Specie il prossimo, la pista di Losail, che al contrario si addice piuttosto bene ai tratti distintivi della MCL38.

Una brutta notizia per la squadra modenese, all’interno di un contesto competitivo dove il particolare format che assegna più punti può favorire, e non poco, chi in questo momento comanda la classifica dedicata a chi costruisce le vetture di F1. Ma la Ferrari non si arrende e darà il massimo per tenere aperta la possibilità di acchiappare l’iride. Questo nonostante il percorso qatariota con le sue curve rapide, e i tratti tecnici, potrebbe mettere in seria difficoltà la rossa. Per lo meno, questo pensa la Ferrari, durante le due gare a Losail l’amministrazione “gentile” delle gomme potrebbe aiutare le SF-24.

Ferrari F1
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-23 – GP Qatar 2023

Basti pensare al Gran Premio di Austin, scenario dove le monoposto di F1 tutte rosse hanno fatto, usando un eufemismo, il “culo a stelle e strisce” al resto dei competitor. Una bella sorpresa, ma altamente meritata, in quanto la messa a punto delle monoposto in configurazione gara ha permesso di spingere quanto più possibile per acciuffare uno storico uno-due che difficilmente verra dimenticato. Su questo aspetto punta parecchio la squadra, che non si dà per vinta. Il primo a fomentare la battaglia è proprio Frédéric Vasseur, il team principal della storica scuderia italiana.

F1, Ferrari: Vasseur suona la carica per il Qatar

Il manager di Draveil fa il punto della situazione in maniera sincera. Sa bene, il francese che, malgrado i punti che dividono la Ferrari dalla McLaren non siano poi così tanti, la conformazione del percorso arabo metterà in seria difficoltà le due SF-24. Un dato di fatto incontrovertibile che va accettato e combattuto, in qualche modo. Le armi per limitare i danni ed estrapolare la massima performance ci sono, ma un punto deve essere chiaro: andare più forte delle MCL38 sarà alquanto complicato a Losail. In più non c’è da dimenticare la Sprint Race, format quasi sempre indigesto alla storica scuderia.

Lo è poiché il lavoro al simulatore, tramite il softwaredriver in the loop“, non è mai risultato efficiente quanto basta. Forse la Ferrari ha bisogno di “più pista” per far funzionare bene l’auto o, sempre forse, rispetto al team di Woking non è così brava a preparare il weekend da casa. Potrebbe pure essere. Curare i dettagli: questo è ciò che Vasseur vuole che venga fatto. Una situazione che fa un’enorme differenza in questa F1, dove gli equilibri si spostano facilmente con piccole differenze. Per riuscirci, è ovvio, serve, oltre al massimo sforzo, pure la collaborazione totale di tutti gli “attori”, piloti compresi.

Ferrari F1
Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari) team principale della storica scuderia italiana – GP Las Vegas 2024

È proprio su questo tema che le cose paiono non essere nella condizione ottimale. Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, in relazione alla diatriba tra i “due Carlo”. Uno accusa, l’altro non ci sente. Un clima burrascoso che dev’essere diradato da un’idea di collettività. Una forza comune per spingere al massimo. Vasseur ci ha lavorato su. Ha preso Carlos e Charles, li ha seduti vicini e gli ha parlato, per trovare un punto di incontro tra i due. Un patto di non belligeranza atto a portare avanti un target troppo importante per essere avvelenato dall’egoismo. Questo ha fatto, il sempre ilare Fred.

Mettiamocela tutta“. Ma questa “tutta” dev’essere condivisa e non può prescindere dall’unione di intenti. Due giorni fa, martedì 26 novembre, la nostra redazione ha messo online un pezzo. Parliamo dell’analisi sulla Ferrari in relazione ai fatti del Gran Premio di Las Vegas, inerenti il presunto comportamento di Sainz, secondo Charles non congruo, durante il 3° stint in Nevada. Mossa considerando non solo la telemetria sul piede “leggero” di Carlos che, in curva 10, per 5 tornate, quelle in cui Verstappen era davanti alla numero 16, ha realizzato un power management rallentando la corsa della numero 55.

F1, Ferrari: Adami non si tocca, uno dei punti forti della storica scuderia italiana

Era infatti necessario ascoltare pure la radio. Il muretto box della Ferrari ha richiesto all’iberico di alzare il piede. Un messaggio, “earlier lift into 10 to keep the front sliding”, che di fatto ha le sembianze di un alibi perfetto, in quanto scagiona completamente l’iberico in merito al suo comportamento. Abbiamo pure aggiunto che, dopo il sorpasso di Leclerc su Verstappen, questa necessità di alzare il piede è scomparsa e l’ordine non è arrivato da Adami, ma bensì resta un provvedimento “privato” del madrileño. Ognuno si faccia la propria idea al riguardo, come è giusto che sia.

Tutto questo pistolotto nella parte finale dell’articolo serve per commentare una questione. Una “credenza popolare”, in quanto priva di qualsiasi fondamento. Ci riferiamo al fatto che, secondo alcuni, l’ingegnere di pista di Sainz, il buon Riccardo, uno dei migliori nel suo ruolo, non solo sia complice di un eventuale atteggiamento ostile di Carlos ma, addirittura, sia lui in primis, ormai da anni, a spingere e aver spinto lo spagnolo a non rispettare l’altro pilota della rossa in talune circostanze. Quel Leclerc che il Cavallino Rampante ha scelto come bandiera, trattenendolo a Maranello con assegni in bianco.

Ferrari F1
Riccardo Adami e Carlos Sainz (Scuderia Ferrari)

Noi di Formula Uno Analisi Tecnica, sin dall’oramai lontana stagione di F1 2018, ci siamo premurati di seguire ogni singola sessione della Ferrari tramite gli on board. Questo significa che abbiamo ascoltato tutti i messaggi via radio. Possiamo pertanto sostenere, senza paura di sbagliare, che Adami sia, è, e sempre sarà un ingegnere di pista super professionale, che mai ha remato contro l’altro pilota. Sostenere chi guida la vettura con la quale sei collegato via radio non può essere travisato. È un dovere morale. Idem per l’incitamento a fare di più o per i complimenti spediti dal mittente al destinatario.

Abbiamo letto e ascoltato diverse persone mettere in dubbio il lavoro di Riccardo in questi ultimi giorni e, proprio per questo, avendo un ricco bagaglio su questo argomento, con un archivio pieno zeppo di registrazioni sui team radio, ci sembrava corretto tranquillizzare i lettori in tal senso. Poiché l’unico obiettivo di Adami è quello di spingere la Ferrari sempre più in alto. Che poi, cazzo, non è che il resto del team non senta le comunicazioni. Se davvero l’italiano avesse spinto Sainz a dare il massimo ai danni di Charles, ma non pensate che chi comanda gli avrebbe fatto il culo? Dai…

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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