Ferrari arriva alla qualifica numero 22 della F1 targata 2024 con alcune incognite da scegliere. Nell’ultima ora a disposizione per testare la vetture prima della sessione ufficiale per comporre la griglia, infatti, non c’è stata la possibilità di realizzare l’ultimo stint, quello più significativo, per la bandiera rossa provocata da Lance Stroll. Durante la prima mezz’ora la pista era molto sporca con un livello di grip davvero basso. Per questo il Cavallino Rampante ha preferito restare in garage. Quando hanno messo piede in pista per la prima sgambata sono scattate le verifiche sull’attivazione gomme.
Pareva che la warm-up strategy scelta in base ai dati raccolti nella giornata di ieri avesse migliorato la capacità di gestione degli pneumatici, con le vetture italiane in grado di raggiungere un livello di aderenza abbastanza buono e il bilanciamento forniva i risultati attesi. Poi come detto la red flag proprio sul più bello. Non è facile capire cosa sarebbe successo, poiché la questione mescole è centrale in questo fine settimana, e la prestazione è fortemente legata alla capacità di amministrare le coperture. In radio non è arrivato nessun commento particolare.
I ferraristi hanno “accettato” senza commentare la situazione. Nessun feedback negativo come nel venerdì, insomma. Ciò non toglie che Ferrari si approccia a questa importante qualifica con qualche dubbio relativo al rendimento che la SF-24 potrà sfoderare. Interessante far notare il lavoro per prendere le scie e capire a livello generare come sfruttare al meglio le caratteristiche della pista. Idem la raccolta dati inerente alla resistenza all’avanzamento con alcune tornate spinte dove, sotto comando degli ingegneri di pista, i “due Carlo” non hanno utilizzato il DRS.
F1, GP Las Vegas 2024 Q1: Ferrari gioca di scia per trarre vantaggio sulle rette
A pochi minuti dall’inizio della sessione buttiamo un’occhio alle condizioni della pista: 12,4°C la temperatura dell’aria, 15,7°C quella dell’asfalto. Umidità molto bassa al 25%, 1,5 Km/h l’intensità del vento che soffia da pesante sud. I ferraristi si trovano a bordo delle proprie vetture, dopo che i meccanici hanno effettuato i consueti controlli alle monoposto: power unit, trasmissione, sistema frenante e impianto ibrido. Si nota tanta concentrazione all’interno del garage, in quanto nella sessione in corso ci si gioca un buona fetta di possibilità di far bene nella gara di domani. Las Vegas è un circuito che offre diverse chance di sorpasso, questo lo sappiamo bene.
Tuttavia, considerando la competitività degli avversari partire davanti offrirebbe un vantaggio importante nell’economia della corsa. Per questa prima sgambata in pista, le due auto italiane montano un set di pneumatici Pirelli a banda rossa. Durante l’outlap le rosse spingono. L’obiettivo è chiaro: scaldare quanto più possibile le coperture. Notiamo subito come la Ferrari sceglie di realizzare un esame diversificando il warm-up. Sainz si lancia dopo una sola tornata, dopo aver preso la scia di Charles, mentre Leclerc effettua un prep-lap per lavorare maggiormente sulla “surface temperature”.
Scia che lo spagnolo restituisce alla numero 16 dopo curva 5. Interessante questa mossa, in quando il team ha deciso di realizzare un gioco di squadra che potrebbe fornire benefici se fatto nella maniera corretta. Nel secondo tentativo di Sainz il monegasco offre ancora la scia al compagno che guadagna circa un decimo da questa operazione. L’operazione si ripete nella tornata successiva. Resta da capire se questa strategia parecchio interessante potrà continuare a funzionare sino al termine della qualifica. Per il resto l’handling delle rosse sembra buono.
Per fornire un primo riscontro sul comportamento in pista della rossa, possiamo dire che resta un eccesso di rotazione. Pare che gli alfieri della rossa lo possano gestire abbastanza bene, anche se in alcuni frangenti è sembrato un pelo eccessivo, rendendo imperfetto l’inserimento in curva. Ciononostante possiamo dire che il bilanciamento delle SF-24 funziona. Senza dubbio la precisone alla guida dei piloti deve essere massima in quello caso, per accedere alla massima competitività della vettura. Ferrari passa in taglio in maniera brillante.
F1, GP Las Vegas 2024 Q2: Ferrari passa il taglio con una buona attivazione delle gomme
Si inizia a fare sul serio. In questa seconda parte della qualifica, dove le rivoluzioni delle power unit si alzeranno. Inutile sottolineare quanto sia importante questo elemento, in una pista di F1 dove fanno presenza diversi tratti ad alta velocità di percorrenza. Per la seconda sgambata in pista, le due rosse tornano a calcare l’asfalto statunitense sempre con le gomme Soft. In questo caso parliamo di mescole scrub, però. Vedremo che tipo di strategia vuole implementare la scuderia. In realtà lo svela Bozzi in radio: “out, push and abort“, lo stesso fa Adami.
Una mossa per capire lo stato dell’asfalto e scegliere l’incidenza del flap anteriore più adatta. Dopo questa operazione le due SF-24 passano dalla pit-lane, dove all’esterno del garage, sulla piazzola dei box, vengono montate un treno di gomme a banda rossa nuova di pacca. I ferraristi scendono ancora in pista, utilizzando questa volta un giro di preparazione in più sulle gomme. In realtà al monegasco hanno fornito due possibilità: “prep, push, charge push o push e double charge“. Sainz sceglie la seconda opzione, Charles la prima.
Il traffico sta dando un po’ di fastidio in questa fase, situazione che senza dubbio va gestita al meglio. Le rosse effettuano i propri tentativi. La Mercedes resta molto forte, super abile nella gestione delle basse temperature. Tuttavia la rossa pare esserci rispetto a ieri, in quanto è in grado di sfruttare molto meglio le gomme se paragoniamo la situazione rispetto al venerdì di Las Vegas. I riscontri cronometrici ottenuto paiono sufficienti per passare in taglio ed accedere all’ultima tranche della qualifica. Charles abbozza un ulteriore tentativo che poi viene stoppato, mentre Carlos lo chiude e migliora il suo crono.
F1, GP Las Vegas 2024 Q3: Ferrari cede alla sola Mercede di Russell
Colapinto vola contro le barriere. Al termine della Q2, infatti, l’argentino commette un errore parecchi sciocco stringendo troppo la traiettoria in curva 16 nella fase di accelerazione, mossa provoca l’incidente e relativa bandiera rossa. Gli steward scendono in pista avendo tanto lavoro da fare per raccogliere la vetture e pulire il tracciato pieno di detriti. La pausa non fa affatto bene alla pista che si raffredda. Sono circa 15 minuti persi per tonnare in pista. Un stop che di riflesso ha pure fatto calare la concentrazione che i piloti dovranno ritrovare rapidamente.
L’ultima parte della sessione classificatoria di F1 prendere corpo. I piloti della Ferrari attendo il semaforo verde in pit-lane. Anche in questo caso le gomme sono Soft, due treni nuovi ovviamente. L’out-lap è parecchio rapido per fornire alla carcassa degli pneumatici la giusta energia e attivarli a dovere. Interessante notare lo zigzagare sulla retta principale per scaldare maggiormente l’asse anteriore. dopo aver inserito la mode push sull’ultima curva i due ferraristi si lanciano. Charles soffre subito uno snap in curva 1 e pure alla fine del prime settore non è perfetto. Le gomme non erano ancora perfette.
Il riscontro cronometrico ne risente parecchio, la contrario del compagno di squadra che invece ottimizza il giro. Leclerc non dice nulla in radio e torna ai box come il compagno. Monegasco che sembra più in difficoltà dello spagnolo e anche più nervoso. All’interno del gare si discute su un possibile cambio di carico sviluppabile all’avantreno che però non arriva, in quanto le rosse sono ben bilanciate. Dopo una pausa di 1 minuti si torna a calcare l’asfalto americano. Il momento di dare tutto è arrivato. Ancora Soft sempre nuove di pacca, per questo ultimo run importantissimo.
Come in precedenza si cura parecchio l’attivazione delle gomme con un out-lap parecchio rapido e relative “wave” sui tratti ad altra velocità di percorrenza. Gli ingegneri di pista fanno sapere che la warm-up strategy avrebbe essere buona. Si sceglie però in questo caso il prep.lap per essere situi che tutto sia perfetto. Ci siamo, si parte. Sainz mette assieme un giro molto buono, pulito, che però non basta a prendere la pole. Si deve accontentare della seconda fila a poco più di un decimo da Russell. Mentre Charles invece fa più fatica nella prima parte della pista.
Troppe correzioni per lui nel T1, dove non riesce a massimizzare il rendimento. Il monegasco si apre in radio e si lamenta parecchio delle gomme. Sostiene che il rendimento era parecchio differente rispetto al run realizzato in precedenza. Charles che finisce dietro a Gasly, strepitoso in terza piazza. Ma la nota molto positiva è un’altra: Verstappen è solo quinto, senso Norris, ottavo Piastri. Questo risultato, tenendo in conto la lotta al mondiale costruttori non può non essere visto in maniera positiva. Ferrari ha più passo gara della Mercedes e domani può batterla…
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv