Con distacchi minimi, la Ferrari non è stata certamente fortunata nelle qualifiche del GP del Qatar. La Scuderia di Maranello si trova nuovamente a rincorrere la McLaren, la quale occuperà tutta la seconda fila nella gara di domani con Norris davanti a Piastri. Un paio di decimi in più e la storia sarebbe stata diversa su un tracciato che, alla vigilia di questo weekend, avrebbe dovuto sorridere alla MCL38 molto più di quello che di fatto ci ha detto la giornata di oggi.
Non abbiamo considerato in questo primo paragrafo la Sprint Race, laddove Norris avrebbe probabilmente potuto vincere in scioltezza, mentre Piastri ha avuto diverse difficoltà, e senza il DRS del compagno di squadra, la doppietta non sarebbe mai stata possibile. D’altro canto, la SF-24 ha dimostrato di avere un’ottima gestione, con Leclerc in grado di fare giri veloci a ripetizione poco prima della bandiera a scacchi, quando ha anche superato Hamilton con una manovra bellissima.
Sulle monoposto colorate di rosso sono stati applicati dei correttivi per risolvere in gran parte il problema dovuto dal sottosterzo accusato dai piloti nel travagliato venerdì di Losail, e basta fare un confronto diretto per capire come la vettura girasse molto meglio in curva. Questo però non è bastato, anche perché pure gli altri non sono stati certamente a guardare, specialmente la Red Bull, con un Verstappen che nella Sprint non sapeva dove mettere mani, arrivando ottavo, mentre in qualifica ha strappato una pole position degna dei tempi di dominio che ormai furono.
La Mercedes continua a mettersi in mezzo, ma questa volta Russell si è piazzato anche davanti alle McLaren: chi invece è ospite indesiderato nella tavola Ferrari è Lewis Hamilton, sesto e tra i due Carletti in griglia di partenza. Abbiamo già accennato di un Max davvero clamoroso, in grado di fare una pole position stellare con una macchina che è stata ribaltata dopo la Sprint Race, e domani, con il campione olandese nella mischia, gli arbitri di questo mondiale costruttori potrebbero essere molteplici.
Ferrari, marcatura stretta sulla McLaren
Il titolo per la Ferrari non è comunque facile: adesso i punti di distacco dalla McLaren sono 30, sei in più dopo il risultato della Sprint Race, ma è una situazione comunque accettabile. La cosa fondamentale, come ricordato anche dal team principal Frederic Vasseur, è quella di non commettere sciocchezze, perché la gara sarà lunga e aperta ad ogni situazione. Certo, mettere almeno una delle due SF-24 davanti a una papaya in occasione della partenza di domani, sarebbe già un ottimo primo segnale.
La quinta posizione di Leclerc sulla carta non è certamente idilliaca, ma al monegasco non si può dire nulla, avendo tirato fuori il massimo possibile dalla sua monoposto: “La Sprint ha dimostrato quanto sia difficile sorpassare, quindi prevedo una gara di battaglie più strategiche che spettacolari. La gestione sarà cruciale, e sotto questo aspetto la nostra vettura è tra le migliori, anche se gli avversari hanno fatto passi avanti. Nel complesso, siamo in una buona posizione. Per quanto mi riguarda, vedo la McLaren come il nostro principale riferimento, più di Red Bull e Mercedes, che sono difficili da interpretare. Un esempio è Verstappen: nella Sprint sembrava in difficoltà, ma in qualifica è tornato dominante”.
Effettivamente la garetta del pomeriggio ci ha dimostrato come essere alle spalle di un treno DRS non sia propriamente il massimo per lo spettacolo. Poco male onestamente, abbiamo visto diversi team giocarsi la vittoria, anche se Norris, probabilmente, ha passeggiato per aiutare Piastri a non farsi risucchiare da Russell e Sainz. Proprio lo spagnolo ha mostrato comunque fiducia in vista di quello che potrebbe accadere in gara.
“Abbiamo raggiunto il limite senza poter fare di più – ha spiegato Sainz –. Il tempo di 1:20.8 era il massimo possibile oggi. Purtroppo, nell’ultimo giro del Q3 mi è mancata una scia favorevole, e ho perso qualche decimo, ma ci siamo comunque mantenuti vicini. Questo risultato rispecchia le nostre aspettative in Qatar: su un tracciato di questo tipo ci manca ancora qualcosa. Ora penso alla gara. Abbiamo buone possibilità di raccontare una storia diversa grazie al nostro passo gara, anche se sappiamo che questa pista non è tra le più favorevoli per noi”.
Si sapeva che sarebbe stata dura per la Ferrari in Qatar. La lotta però è ancora aperta, può accadere di tutto, e piazzare quantomeno una SF-24 tra le due McLaren, anche a fine gara, vorrebbe dire rimandare tutto ad Abu Dhabi tra una settimana. Vasseur lo ha detto, sarà fondamentale portare entrambe le macchine a casa, non devono esserci stupidaggini. Un monito, anche per i piloti, dopo quanto accaduto a Las Vegas.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari