Ferrari si approccia a Yas Marina nei peggiore dei modi. Round numero 24 di F1 dove Charles Leclerc, purtroppo, deve pagare una sonora penalità. Ci riferiamo alla sanziona comminata dalla FIA di dieci posizioni sulla griglia di partenza, in quanto, a margine di tutti gli esami del caso, i meccanici della storica scuderia si sono visti costretti a sostituire il pacco batterie sulla vettura numero 16. Un nota molto dolente, in quanto il Cavallino rampante si sta giocando il mondiale costruttori contro la McLaren. E se già l’impresa era di per se complicata, in questo modo, le percentuale di ribaltare la situazione si assottiglia notevolmente.
Questa mattina è sceso in pista pure Arthur Leclerc. Il monegasco ha eseguito una sessione pulita, senza errori, centrando di fare il lavoro migliore seguito da Adami. Suo fratello più grande ha corso meno di mezz’ora, appunto per il problema all’energy store suddetto. Lasso di tempo nel quale la SF-24 non si è comportata affatto male, mostrando un buon bilanciamento di base, anche se alcuni problemi da risolvere senza dubbio c’erano. Veniamo al presente. Le due rosse scendono in pista. Per questo primo run, gli alfieri della rossa montano un set di pneumatici Pirelli a banda gialla.
Si continua pertanto la validazione del set-up, per cercare quel fine tuning e massimizzare il rendimento delle vetture. Dopo aver attivato gli pneumatici si parte. Il primo riscontro è un assaggio della pista con il tramonto che tra poco l’ascerà spazio alla notte. Si procede poi un single cool down lap, per poi passare alla modalità Engine 1, per avere la massima potenza sull’endotermico. Tra i due, Sainz riesce a interpretare meglio la pista con un approccio più delicato. Gli ingegneri di pista forniscono tutti i suggerimenti del caso per migliorare, tramite l’handling, la gestione della monoposto.
Si procedo con due giri per raffreddare le mescole e poi nuovamente full gas. Carlos è costretto ad abortire per il troppo traffico, idem il suo compagno di squadra. Per questo i “due Carlo” si lanciano ancora il giro successivo. Leclerc migliora, Sainz no. Il monegasco è stato molto abile nel T1 e tal proposito, pare che curva 5 vengano gestita meglio nel trasferimento di carico. Il programma di lavoro continua per cercare il limite delle vetture. Charles esagera un po’, e si preoccupa del fondo dopo aver toccato troppo i cordoli con la sua auto. Per questo chiede un check sulla vettura.
Il primo stint si chiude, con ambedue i ferrasti alle spalle della McLaren di Norris e Piastri in quarta piazza. Per fare un punto della situazione, possiamo dire che la carenza di rotazione resta, anche se in parte senza minimizzata rispetto al run con le stese gomme di stamattina. Nota positiva per la trazione in uscita dalle curve 5 e 7. Resta da migliorare la guidabiltà della SF-24 all’apice di diverse curve, dove la traiettoria tende ad allargare e di riflesso le vetture sono costrette a fare più metri del dovuto. Anche i cambi di direzioni vanno resi più agili.
F1, GP Abu Dhabi: Ferrari sottosterzante con le gomme Medium
Nella seconda parte della qualifica si passa alle Pirelli cerchiate di rosso. Entrambe le Ferrari cercano di completare al meglio il ciclo di isteresi, per garantire la migliore deformazione delle pneumatico e accedere al massimo grip disponibile. Si cura questa fase molto bene e si parte. Sainz lo fa per primo e prende comunque un po di traffico che gli fa perdere un po’ di tempo. Anche Leclerc soffre ancora lo stesso problema. Ma in linea generale, è parso che l’aderenza non fosse ottimale. Due passaggi per raffreddare le gomme e poi si torna a spingere.
La monoposto di Charles non ha nessun danno al fondo, per fortuna. Nel cool down lap, lo spagnolo passa dai box per un ritocco al carico sviluppabile all’avantreno, mentre l’altro ferrarista preferisce mantenere la medesima downforce installata. Nel giro successivo le correzioni non mancano per i ferraristi. Malgrado il bilanciamento sia buono, per andare forte serve gestire l’handling che non è preciso come il team vorrebbe. Le rosse tornano pertanto nel garage, in attesa dell’ultima sgambata odierna. Pare che arriveranno dei ritocchi sospensivi per migliorare la performance.
Per commentare questo run, anzi tutto dobbiamo parlare del gomme che hanno fatto fatica a centrare la temperature target. Quando le gomme sono state attivate, però, il risultato in curva 5 è decisamente migliore, prendendo l’apice e non sofferendo sovrasterzo in uscita. Pare che serva un lavoro aggiuntivo sulla preparazione delle curve, perché chiedere troppo al front-end in questa pista non sta risultando una scelta competitiva. Nell’ultima parte della qualifica, parliamo di circa 15 minuti, le due rosse tornano in pista con le gomme Medium per la simulazione passo gara.
Con alto quantitativo di carburante a bordo le rosse mostrano “meno” difetti relativi ala guidabilità dell’auto. Dovuto in parte alle velocità di percorrenza che si abbassano, la SF-24 diviene decisamente più mansueta, con i ferraristi che possono concentrarsi maggiormente sul passo. In questo momento realizzare un compare con la McLaren non è semplice. Tuttavia pare che le due MCL38 siano più performanti, al di la del fatto che non consociamo il carico di carburante imbarcando sulle vetture. In ultima istanza, un paido di considerazioni su quello che abbiamo visto.
Possiamo dire che sul giro secco la Ferrari ha del potenziale inespresso. Serve in lavoro di fino però. Per quanto concernere il passo gara, pare servano dei ritocchi al set-up per ottimizzare il rendimento che non è ancora a livello della McLaren. La consueta notte al simulatore sarà molto importante per la rossa, in quanto servirà per apportare quelle modifiche necessarie a estrapolare la massima performance che, oggi, nelle due sessione del Gran Premio di Abu Dhabi, resta ancora inespressa.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv