Ferrari e la F1, una storia infinita. Non lo so, c’è qualcosa che non mi quadra nella narrazione per il festeggiamento di un secondo posto. Narrazione sui social di Maranello e in parte dalle immagini del dopo gara e, ovviamente, conclusione del mondiale. Parto da un presupposto molto semplice. Da un “dogma” che deve necessariamente appartenere a questa Ferrari e a tutte le rosse del futuro impegnate nelle competizioni motoristiche, sino a quando esse esisteranno, anche se il rischio concreto di una folle deriva green che le possa “suicidare” esiste eccome.
Il punto è che Enzo non c’è più da un pezzo, come qualcuno mi ha fatto notare (ma va!?). E qui si scopre l’acqua calda. Ma è anche vero che un marchio sopravvive se mantiene alcune caratteristiche che lo mantengono unico rispetto agli altri. E Ferrari è un caso più unico che raro. Il Drake scriveva che “il secondo è il primo dei perdenti“, nel suo meraviglioso italiano che darebbe molti punti a blasonati e ampollosi scrittori odierni. E tornando a prima, qualcuno mi ha detto, anche, di lasciar stare in pace il fondatore. Il problema è che Enzo vive. È più attuale che mai.
E molto più moderno di molti giovani che seguono la F1. Tra l’altro le società, gli esseri umani e pure i marchi, le squadre sportive sopravvivono certo guardando al futuro, in parte cambiando pelle, ma restando tali e quali rispetto alla mito fondato. Ora, se tutti cancellano il passato, tutti diventano uguali. Quindi irrilevanti. Cosa potrebbe distinguere un marchio automobilistico da un altro… il fatto che magari hai due bolidi uguali, ma uno ha la vernice rossa e l’altro nera? E’ chiaro il concetto di Ferrari sui secondi che sono dei perdenti: bisogna fare di tutto per vincere, perché chi arriva secondo non ha nulla da festeggiare.
Qualcosa non ha funzionato. “Chi vince festeggia” dice anche Velasco, che conclude “chi perde spiega”. E anche questo è dannatamente vero. Chiamatelo “occhio della tigre”, chiamatelo avere il coltello fra i denti, chiamatelo essere sempre affamati e cannibali (sempre sportivamente parlando, s’intende). Il punto è l’attitudine, l’atteggiamento. Il non indulgere nell’errore, nell’autocommiserazione, ma semmai rialzarsi e migliorarsi per raggiungere la meta. E quello deve essere il fuoco rosso sangue che deve scorrere nelle vene della Ferrari. Nient’altro.
Quindi, capisco, e per certi versi mi sta bene abbracciare e festeggiare i vincitori, in un misto papaya-rosso con quelli che ti hanno appena sconfitto… ma, come sempre, c’è un punto di equilibrio. Forse basterebbe lo stringersi la mano con fare cameratesco e cavalleresco. Poi però deve restare l’incavolatura feroce. Ok, siete stati più bravi di noi. Ma la rivincita comincia un secondo dopo la nostra sconfitta. Questa seconda attitudine, almeno nella rabbia, l’ho notata, moltissimo con Leclerc. Finita la gara, era incavolato e furioso. Pugni sul volante. Lui ci credeva.
Ecco, se devo scegliere fra gli strani festeggiamenti sui social di Ferrari, che si è autoproclamata come la migliore seconda nel campionato costruttori da quando esiste il nuovo punteggio, e Leclerc imbufalito, scelgo tutta la vita il secondo. Che poi, ragioniamoci su… Si vince un trofeo speciale per essere arrivati secondi “migliori”? Qualcuno si ricorda dei secondi, dei vicecampioni? Non mi pare proprio. Ci si ricorda di chi vince Il resto è noia e silenzio. Comunque, ora è il momento di rilassarsi un pochino… tanto la Ferrari vince l’anno prossimo. Come sempre dal 2009. Ormai una tradizione!
F1, Ferrari festeggia: anche meno….
McLaren. Voto: Campione del mondo Costruttori 2024.
Ora che i motori si sono spenti, pardon le unità ibride sono più silenziose del solito, è giusto rendere onore alla McLaren, che ha vinto da team cliente di F1 con un motore Mercedes dopo ben 26 anni, che ha mostrato una crescita esponenziale negli ultimi anni, che avrebbe potuto avere molte più vittorie all’attivo in questo anno e via discorrendo. E onore anche al suo team principal, l’italianissimo (e ferrarista, non ho alcun dubbio in merito) Andrea Stella.
Red Bull. Voto: 5.
Terzo posto nel costruttori. Non credo ci sia da aggiungere altro.
Carlos Sainz. Voto: 9
Non poteva fare di più. La SF-24 mediamente perdeva qualche decimo al giro. Molti dicono che ci mancherà, altri che finalmente se ne va. Ma semplicemente ringraziarlo per il lavoro svolto no eh?
Charles Leclerc. Voto: 9
Erroraccio del nostro in qualifica, che lo relega alla posizione numero 19 in partenza, complice la sanzione di 10 posti sulla griglia legate alla sostituzione del pacco batterie, poi una gara da lustrarsi gli occhi.
Leclerc Ferrarista: #essereferrari
Per quanto detto in apertura
Max Verstappen. Voto: punti di vista.
Lo sappiamo che Max voleva farci un favore, non sopportava l’idea che la McLaren vincesse il costruttori… così ha pensato bene di impigliarsi con Piastri (a me addirittura non sembrava più responsabile di altre volte) lasciando che la speranza Ferrari potesse avere maggiore fondamento. E’ stato inutile, ma noi lo ringraziamo lo stesso per l’impegno.
Max Verstappen che insulta i commissari di gara. Voto: miele e fiele per le mie orecchie!
Norris. Voto: 10.
Nulla da dire. Malgrado la pressione di Sainz ha saputo gestire tutto con “tranquillità”.
Ferrari e cambio PU. Voto: aveva ragione Maranello.
Io ero fra quelli, basti leggere cosa ho scritto su X, che pensava sarebbe stato utile, visto che comunque si partiva in fondo, cambiare anche la PU. Poiché i fatti mi hanno dato torto, riconosco che Ferrari sapeva esattamente cosa fare. Ottimo che io avessi torto!
Ferrari in gara. Voto: tutto perfetto.
Speriamo sia l’antipasto del 2025.
Perez. Voto: nulla.
Finisce una stagione disgraziata nel peggiore dei modi.
Rinnovo il mio appello a Red Bull. Vi prego, tenetelo con voi almeno per il 2025!
Piastri. Voto: rimandato a Marzo 2025.
Hamilton. Voto: 8
Io ci metterei la firma per avere una gallina vecchia così veloce…
Hamilton. Voto e speranza: non vedo l’ora.
Non vedo l’ora di vederlo dentro l’abitacolo di una monoposto Ferrari.
Non ci credo ancora…
Lite Verstappen-Russell. Voto: popcorn
Bottas-Magnussen. Voto: 1 a 1
Sinner che sventola la bandiera a scacchi. Voto: “entusiasmante”…
Vivere senza lo sciatore prestato all’automobilismo, l’uomo che sussurrava alle gomme. Voto: si può.
E si sta divinamente. E ricordatevi… il sonno della ragione, genera FUCSIA!
P.S.: questo è il penultimo pagellone stagionale. Ne scriverò una riassuntivo dell’annata. E poi ci sentiamo nel 2025!
Un saluto a tutti colore che mi hanno supportato. E anche a quelli che mi hanno sopportato. E pure a quelli che mi hanno insultato, perché mi hanno fatto divertire. Arrivederci!
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv