domenica, Gennaio 19, 2025

Ferrari, Hamilton: cosa porterà in dote Lewis a Maranello

Hamilton e Ferrari, manca poco oramai. Domenica scorsa si è chiusa un’era forse irripetibile. Il sodalizio più vincente e longevo della storia della F1 è arrivato al capolinea in grande stile. L’ultima gara di Lewis Hamilton in divisa Mercedes è stata, per certi versi, molto simile all’ultimo ballo di Schumacher con la Rossa in quel di Interlagos nel 2006. Prestazioni caratterizzate da furenti rimonte, coronate da sorpassi simbolici, come quello del sette volte campione del mondo sul compagno di squadra e connazionale George Russell, all’ultima tornata del Gran Premio di Abu Dhabi.

Michael appese per la prima volta il casco al chiodo non prima di dare una lezione in pista al suo successore: Kimi Raikkonen. Al di là della suddetta analogia, Lewis, a differenza di Michael, che aveva necessità di staccare la spina, ha dimostrato di essere ancora in grado di competere per qualsiasi risultato, nonostante il rendimento nell’ultimo triennio sia stato senza dubbio altalenante per varie ragioni. Il trasferimento alla corte di Maranello gli offrirà finalmente nuove motivazioni, sopite nel recente passato dalla mediocrità dei progetti tecnici della Stella a Tre Punte.

Ferrari Hamilton
gli sguardi tra i due futuri compagni di squadra: Charles Leclerc (Ferrari) e Lewis Hamilton (Mercedes) – GP Abu Dhabi 2024

Viceversa, cosa porterà in dote l’epta campione del mondo al Cavallino Rampante? Inutile negarlo: il binomio che si andrà presto a comporre da Hamilton e la Ferrari è un’operazione win-win, indipendentemente dai risultati che il pilota conseguirà al volante delle monoposto di Maranello. Ciononostante, nell’immaginario collettivo, la somma di del mito e della leggenda è di riflesso una garanzia di successo. Tuttavia, in F1 non sempre 1+1 fa 2. Questo è giusto dirlo, in quanto il passato della massima capeggia è piena di sodalizi che dovevano distruggere la concorrenza e non lo hanno fatto.

Ferrari: Hamilton e grande il capitale tecnico umano che la rossa potrà sfruttare appieno

Proviamo quindi ad analizzare cosa porterà in Ferrari il “Re Nero”, al secolo Sir Lewis Hamilton, sulla base di evidenze incontrovertibili. In primo luogo, il campionissimo di Stevenage è il pilota di maggiore esperienza ad altissimi livelli. In ben undici stagioni su diciotto, ha lottato per la conquista del titolo iridato, addirittura sfiorato nella stagione di esordio. Tale attitudine lo rende tra i piloti più abili nella visione della contesa, sia sulla distanza di una gara che sul lungo periodo, nell’arco di una stagione. Insomma, è un pilota poco incline a commettere errori gratuiti.

Ferrari Hamilton
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) e Lewis Hamilton (Mercedes) durante il weekend di Abi Dhabi 2024

Il britannico avrà la possibilità di confrontarsi con metodologie di lavoro diverse rispetto a quelle apprese nei dodici anni di militanza in Mercedes. Se da un lato Hamilton dovrà adattarsi ai processi del suo nuovo team, potrà tuttavia mettere a fattor comune il modello operativo della team di Brackley. La diversità è spesso un’opportunità di miglioramento. L’arrivo del pilota più vincente della storia della F1, alzerà ulteriormente l’asticella all’interno della GES. Più che in passato, non ci si potrà nascondere e tutti gli effettivi della Scuderia Ferrari saranno chiamati a essere all’altezza dell’asso inglese.

Non è detto che Lewis non sia più veloce come nella sua versione “prime”, anche perché ha dimostrato di essere al top quando il mezzo è all’altezza dell’uomo. A differenza di Schumacher, il pilota britannico arriva in una scuderia più forte rispetto a quella che trovò il fuoriclasse tedesco, ma la sostanza non cambia. I campioni del mondo sono piloti esigenti, perché per loro non esiste altro risultato che il successo. Per finire, l’arrivo in Rosso del fuoriclasse inglese porta tanto entusiasmo all’interno del team, perché, almeno sulla carta, la line-up della storica scuderia italiana non ha eguali sulla griglia di partenza.

Un vero e proprio dream team che da tempo rappresenta un grande stimolo per gli ingegneri della squadra modenese. Ovviamente, la bontà dei risultati non potrà prescindere dalle qualità delle future delle monoposto italiane, questo fatto è più che lampante, che senza ombra di dubbio dovranno essere all’altezza dell’indiscusso talento dei due piloti che siederanno il prossimo anno sulle rosse. Il progetto Ferrari 677 dovrà forgiare una monoposto, al massimo delle possibilità, di essere in grado di trasformare l’ennesima delusione patita ad Abu Dhabi nell’arma letale per ambire a entrambi i titoli mondiali.

Ferrari Hamilton
Lewis Hamilton (Mercedes) saluto il pubblico dopo il Gran Premio di Abu Dhabi 2024

Lewis Hamilton e la Rossa non hanno più tempo e voglia di sconfitte con l’onore delle armi, specie la scuderia italiana che dalla campagna agonistica targata 2008 non ha più portato a casa nessun trofeo. Per di più, il team di Maranello ha stabilito la nuova striscia negativa di insuccesso nel mondiale costruttori, mentre il pilota inglese, nonostante la forma smagliante che ancora è riuscito a dimostrare durante l’ultimo weekend di gara a Yas Marina, è del tutto consapevole di essere nella parte finale della sua formidabile carriera che di fatto vuole assolutamente colludere con il botto.

    Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

    Immagini: Ferrari – McLaren – F1Tv  

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