lunedì, Gennaio 20, 2025

F1, Ferrari ennesimo sogno infranto: digiuno record nei costruttori 

Ferrari ancora una volta perde in F1. Maledetta speranza, quel sentimento a cui i fan dal Cavallino Rampante si affidano da una vita e che sistematicamente rappresenta nient’altro che l’ennesima amara illusione. Nella tappa finale della stagione 2024, McLaren e Ferrari si sono sfidate per la conquista del titolo costruttori, nonostante il cospicuo margine del team di Woking richiedeva una vera e propria impresa degli uomini di Maranello. Il primo giro della gara negli Emirati Arabi Uniti era iniziato nel migliore dei modi, con Verstappen e Piastri che si sono auto eliminati in curva 1.

Mentre Leclerc è stato autore di uno scatto prodigioso, che gli ha consentito di recuperare ben 11 posizioni ritrovandosi in un’insperata ottava piazza prima di concludere la prima tornata. Ciononostante, sin dai primi tre passaggi, pareva evidente che a meno di ulteriori aiuti da parte della dea bendata, Norris fosse un obiettivo fuori portata per Carlos Sainz. L’ultimo round del campionato è stato sostanzialmente il manifesto della campagna agonistica. La MCL38 è stata mediamente la monoposto più competitiva da Miami in poi, con la Ferrari che ha cercato di dare sempre il massimo.

Lo ha fatto a Yas Marina tramite un’esecuzione gara perfetta, malgrado il travagliato weekend del monegasco. È molto probabile che il gap tra la vettura color papaya numero 4 e la rossa numero 55 potesse essere molto più ampio sotto la bandiera a scacchi, in quanto il pilota inglese della McLaren è sembrato in totale controllo della gara sino dai primi giri. Alla fine si tratta di un risultato giusto e che poteva essere conquistato dal team diretto da Andrea Stella anche prima dell’ultimo round della stagione. Ci sono delle analogie se pensiamo dell’ultimo trionfo nel mondiale costruttori McLaren.

Ferrari F1
Classifica costruttori del team campione con anno precedente – Credit: @robertofunoat

Una vittoria che risale allo scorso secolo, 1998, dove lo storico team inglese è stato protagonista di un clamoroso step prestazionale rispetto al mondiale precedente. Analogamente al 1997, anche lo scorso anno il team McLaren si era classificato quarto nella classifica costruttori. Un fattore che smentisce in parte la legenda metropolitana in base alla quale, per vincere, occorrano delle vere e proprie “ere geologiche” in F1. Le monoposto britanniche, infatti, all’inizio della passata stagione remavano nelle ultime posizioni della griglia di partenza.

A marzo dello scorso anno nemmeno Zak Brown e Andrea Stella avrebbero potuto pronosticare un crescita esponenziale della squadra di queste proporzioni. Loro stessi ne sono rimasti stupiti e lo hanno ribadito a più riprese davanti ai microfoni dei media. Anche la Scuderia Ferrari è in netta crescita rispetto alla mondiale 2023. Lo dicono i numeri in termini di successi e punti conquistati. Ciò nono nonostante, per l’ennesima annata, la bacheca del Cavallino Rampante rimarrà vuota. Dall’ultimo titolo conquistato dalla rossa hanno vinto un po’ tutti, anche team che non esistono più come la BrawnGP.

Ferrari F1
Carlos Sainz, secondo ad Abu Dhabi nella sua ultima gara in Ferrari

Essere battuti da un team praticamente scomparso dai radar nell’era turbo-ibrida, a margine di una fallimentare partnership con la casa giapponese Honda brucia parecchio. O almeno questo dovrebbe essere il sentimento diffuso di chi ha a cuore le sorti della leggendaria scuderia di Maranello. Nella notte di Abu Dhabi è stato battuto un altro record negativo: mai, da quando è stato istituito il titolo costruttori, la Ferrari non aveva fatto centro in sedici anni. Il precedente periodo di astinenza forzata si era verificato tra il 1983 e il 1999.  

F1: McLaren più forte di Ferrari e dei risultati conseguiti nel 2024

I tanti fan della Ferrari si sono riconosciuti sono nel volto scuro di Charles Leclerc, che nonostante abbia lottato per un titolo non individuale desiderava fortemente iscrivere il proprio nome, al pari di Carlos Sainz, nella storia del team modenese. Da oggi è già tempo di pensare alla stagione 2025, caratterizzata dall’arrivo di Sir. Lewis Hamilton, autore di una strepitosa gara d’addio in divisa Mercedes, e soprattutto da un progetto tecnico che possa essere competitivo sin dal Bahrain. McLaren ha commesso tanti errori che difficilmente ripeterà il prossimo anno grazie alla consapevolezza acquisita.

McLaren F1
Lando Norris (McLaren) scende dalla sua MCL38 dopo aver conquistato la pole – Gran Premio di Abu Dhabi 2024

In pratica, se Norris e Piastri avessero massimizzato il potenziale della MCL38, forse anche il titolo piloti poteva essere in ballo sino al termine della stagione. Pertanto, se è vero che la monoposto prodotta a Woking è stata il benchmark della categoria, al tempo stesso bisogna tenere bene a mente che solo in rare occasioni si è visto il massimo potenziale della vettura inglese, come ad esempio a Zandvoort e Singapore. La speranza per la Ferrari è che quella di quest’anno non sia stata un’occasione sprecata e che il prossimo anno la speranza diventa una realtà.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Ferrari – McLaren – F1Tv  

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