McLaren vola sulle ali dell’entusiasmo in F1. L’ultima tappa del mondiale 2024 avrà in qualsiasi caso una valenza storica. Due tra le scuderie più importanti della categoria tornano a contendersi il titolo costruttori come non succedeva da 16 anni. Se il digiuno del Cavallino Rampante risale a poco più di tre lustri, per la scuderia di Woking bisogna risalire al secolo scorso, quando Hakkinen vinse il suo primo titolo piloti e il team inglese la sua ottava corona iridata. Domani pomeriggio il team diretto da Andrea Stella avrà la concreta possibilità di appaiare Williams al secondo.
Ci riferiamo alla speciale classifica dei team più vittoriosi della storia. Un traguardo che negli anni ha assunto sempre più prestigio rispetto al recente passato, quando sembrava essere il premio di consolazione per le scuderie. Con l’avvento degli OEM (Original Equipment Manufacturers), il ritorno in termini di immagine del titolo costruttori è enorme. Al tempo stesso, la conquista del solo titolo riservato ai team può essere il risultato di un’occasione persa da parte dei piloti. Le monoposto color papaya si sono mostrate a proprio agio nell’atipico tracciato di Yas Marina.
Hanno conquistato la prima fila anche grazie all’aiuto di chi doveva combatterli. I rivali della Scuderia Ferrari hanno fatto harakiri, cercando ostinatamente di completare la stagione senza omologare componenti eccedenti il limite massimo consentito dal regolamento. Sfortunatamente per il team modenese, la sfiga ci ha visto benissimo e sulla monoposto di Leclerc è stato necessario omologare un nuovo pacco batteria (Energy Store), con conseguente penalità in griglia di 10 posizioni per il monegasco. Già ieri Norris e Piastri avevano mostrato la compatibilità della McL38 rispetto alla geometria del tracciato.
Le terze prove libere sono state dominate dalla coppia di piloti McLaren, anche se l’attendibilità del terzo turno di prove è sempre stata relativa in relazione alle diverse condizioni ambientali rispetto alle qualifiche. Ciò malgrado oggi in qualifica arriva la consacrazione. Il primo passo per stringere il trofeo tra le mani, quello che sarebbe un premio importante a livello di prestigio ma pure una grande soddisfazione per la scuderia che, da un anno a mezzo a questa parte, ha messo in atto una rimonta prestazionale davvero importante.
F1, McLaren ottimizza la performance della MCL38
Nella sessione decisiva per lo schieramento di partenza, la coppia di piloti McLaren ha messo una seria ipoteca sull’esito finale della gara e del mondiale, monopolizzando la prima fila. La concorrenza Ferrari è vicina con Sainz, terzo tempo, e lontanissima con Charles Leclerc, vittima dei track limits in curva 1, che lo hanno relegato in fondo alla griglia. Lando Norris ha messo a segno la nona pole position in carriera, ottava della stagione corrente, capitalizzando il potenziale della MCL38, nonostante la concorrenza Red Bull e Ferrari si sia mostrata più vicina rispetto alle sessioni di prove libere.
Finalmente senza alcuna pressione individuale, il pilota originario di Bristol ha messo in mostra tutta la sua velocità e, come giusto che sia, è parso molto soddisfatto al termine della sessione di qualifiche. L’inglese, nelle rituali interviste a caldo, ha ammesso di aver vissuto una giornata perfetta, nonostante i competitor siano stata più minacciosa di quanto sperassero. Lando ha sottolineato che la sua vettura è stata molto rapida nell’arco dell’intero weekend e che la doppietta realizzata in qualifica era l’obiettivo prefissato alla luce delle performance espresse sin dal venerdì.
In merito alla battaglia per la conquista del titolo costruttori, Norris ha le idee molto chiare: è necessario battere le rosse in grande stile vincendo l’ultima gara della stagione. Il classe 1999 è consapevole che la missione da portare a termine richiede una prestazione di alto livello da parte di entrambi i piloti, per non vanificare l’incredibile lavoro svolto dal team in questa stagione. Sentimenti analoghi anche per Oscar Piastri. Una volta arrivato al parco chiuso, il nativo di Melbourne ha commentato con qualche piccolo rimpianto la sua prestazione in qualifica.
Il pilota di origini australiane ha confermato che la sessione di qualifica è stata più complicata rispetto ai precedenti turni di prove libere, in quanto è stato necessario più tempo per trovare il feeling giusto con la monoposto. Senza la giusta confidenza, d’altronde, spingere al massimo in F1 non è mai semplice. Il giovane alfiere della McLaren ha ammesso che nel suo ultimo giro è mancato qualcosa; tuttavia, il secondo posto rappresenta un’ottima base e fare doppietta con il compagno di squadra è un sogno che spera di replicare domani. Magari a posizioni inverse…
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Ferrari – McLaren – F1Tv