lunedì, Gennaio 20, 2025

F1, Sainz: il primo giorno in Williams di chi ha fatto grande la Ferrari

Sainz vuole diventare campione del mondo di F1. Carlos può riuscirci, nella sua carriera. Basta avere la vettura giusta sotto il culo, e prima poi potrebbe succedere. Lo spagnolo non ha mai avuto il favore totale del pronostico come altri piloti. Sebbene sin dal suo debutto abbia sempre ben figurato, l’opinione pubblica e i media non lo hanno mai inserito tra i grandi della massima categoria. E nemmeno i top team lo hanno fatto perché, se guardiamo alla realtà delle cose, dopo l’annuncio sull’addio alla Ferrari, le migliori scuderie non si sono certo strappate i capelli per lui.

Eppure, alla Red Bull serviva eccome “un Sainz“. L’iberico avrebbe fatto il doppio dei punti di Perez, quest’anno, a bordo della RB20, e avrebbe comunque portato in dote ottime sponsorizzazioni. Basti pensare a Santander, che lo ha seguito in Williams. Idem per la Mercedes, che poteva puntare su di lui. Kimi Antonelli è molto giovane e inesperto. Aveva tutto il tempo per farsi le ossa, riempire il suo bagaglio tecnico e poi arrivare sulle vetture tedesche. In questo senso stona un po’ pensare al recente passato, quando Russell ha atteso all’infinito prima di approdare alla scuderia di Brackley da titolare.

La stessa Aston Martin poteva pensare a lui, eliminando un pilota come Stroll, che pur essendo il figlio del boss ha dimostrato ampiamente di non essere adeguato. Carlos poteva formare una coppia davvero forte con Alonso. Eppure, come detto, Audi a parte, che non offriva nessun tipo di garanzie, l’unica scuderia che ha fortemente creduto nel madrileño è stata la Williams. Una nobile decaduta. Un team che rantola nella bassa classifica oramai da molte stagioni e non è più stato capace di riprendersi dopo l’addio del suo fondatore. Un downgrade per Sainz non indifferente, al momento.

Sainz F1
Carlos Sainz (Williams) a bordo della FW46 testa la vettura inglese – Ya Marina Abu Dhabi

Sì, perché passare dalla Rossa, che si è giocata il mondiale sino all’ultima corsa con una vettura che gli ha permesso di vincere gare e fare delle pole, alla scuderia di Grove non sarà semplice. Ma Carlos sa quello che fa. Ha già spiegato tutto riguardo alla sua decisione, su cosa la sua nuova avventura potrà offrirgli e quali possibilità si è tenuto aperto per il futuro. Insomma, il domani dell’ex ferrarista non sarà più rosso ma senza dubbio potrà essere roseo. E in gran parte Sainz lo deve a se stesso, perché si è guadagnato la sua posizione passo dopo passo. Sudandosi ogni centimetro.

F1, Sainz: la mina vagante nella massima categoria del motorsport

Il carattere di Carlos è davvero tosto. Ha preso tanto dal papà, sotto questo aspetto, che lo supporta ed è sempre pronto ad accompagnarlo in capo al mondo, se necessario. Lo spagnolo ha grandi doti tecniche e per di più è un freddo calcolatore quando la situazione lo richiede. Ha spesso contraddetto il muretto box della Ferrari quando capiva, in pochi secondi, che la strategia pensata dal remote garage non avrebbe funzionato o comunque non era la migliore. Questo, al di là del fatto che possa aver “disobbedito” in talune circostanze, uscendo dal suo ruolo.

Ed è proprio per tutto quello che abbiamo scritto che, sebbene Sainz sia stato appiedato dal Cavallino Rampante, la stima nei suoi confronti rimane intatta. Pure quella del compagno di squadra, che lo ha sì criticato, anche ultimamente, ma non gli ha mai negato il sorriso. Leclerc aveva un casco speciale per Abu Dhabi in onore del suo ex compagno di merende. Non è una cosa scontata. Anzi, è abbastanza rara. Per di più il monegasco si è speso con un’analisi profonda verso l’iberico. Non ci ha girato attorno e ha descritto il nuovo pilota della Williams come un grande, sotto tanti aspetti.

Sainz F1
il casco speciale di Charles Leclerc dedicato all’addio di Carlos Sainz alla Ferrari – GP Abu Dhabi 2024

Sainz è un perfezionista. Ne sanno qualcosa i team dove ha militato. Per giunta, sebbene in Ferrari sia stato spesso messo in secondo piano nei confronti di Charles, ha sempre tenuto botta e il suo rendimento nel computo totale dinnanzi al compagno non è certo da buttare. Anzi, al contrario ha dimostrato tutte le sue capacità. Il team di Maranello è migliorato parecchio anche grazie a Carlos. La sua etica del lavoro e la sua estrema sensibilità nell’abitacolo hanno aiutato, e non poco, la crescita di una squadra che ha passato momenti davvero difficili nel recente passato.

Su questo Mattia Binotto aveva ragione a considerarlo un pilota top. A difenderlo a spada tratta quando era il momento. Ferrari ha pure un ingegnere di pista tra i migliori della categoria. Si chiama Adami e non ha nulla da invidiare a Lambiase o a Bonnington. Riccardo ha stretto un legame indissolubile con il madrileño, affascinato dalla sua metodologia di lavoro. I due hanno formato una coppia forte e l’attestato di stima del suo ex ingegnere non fa altro che confermare le capacità di Sainz. Idem le parole di Vasseur, che lo ha ringraziato definendolo un tassello fondamentale per la crescita della Rossa.

La Williams ha investito parecchio per tornare in alto. Lo ha fatto sulle strutture e sulla guida tecnica. Ha un team principal parecchio preparato, con un bagaglio enorme che si porta dalla Mercedes. Le possibilità di crescita sono davvero grandi e già oggi, nei primi test a Yas Marina, dove Carlos è sceso in pista con la Williams, il team inglese si renderà conto con chi hanno a che fare. Meglio di quello che si aspettavano, ne siamo sicuri. C’è poi pure una questione interna che porta con sé la parola rivincita. Sì, perché essere “cestinati” per fare spazio a Hamilton ha fatto male, siamo d’accordo.

Carlos Sainz (Williams) a bordo della vettura inglese nei test post stagionali di Abu Dhabi

Ma dall’altra parte è un grande stimolo per far capire alla sua ex scuderia che forse non hanno fatto bene a prendere questa decisione. Carlos non è un rancoroso. Al contrario, è un carattere molto mansueto, sempre gentile con tutti nel paddock. Ciò malgrado, non significa che non possa prendere questa “sberla in pieno volto” della Ferrari e trasformarla in energia positiva per la sua prossima avventura. Anzi, è proprio quello che cercherà di fare. Perciò occhio a Sainz, perché le sue motivazioni, unitamente al suo talento, faranno ancora parlare di lui nel futuro. Dubbi a tal proposito non ce ne sono.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: Williams – F1Tv

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