lunedì, Gennaio 20, 2025

Verstappen umilia la FIA: Max spina nel fianco di un sistema allo sbando

Verstappen e la FIA, ancora una volta a contrasto. L’ultima tappa del mondiale 2024 non sarà solo ricordata per il ritorno al successo della McLaren nel campionato costruttori, dopo la bellezza di ventisei anni. La personale battaglia tra la Federazione Internazionale e l’olandese è proseguita a suon di penalità e relativi epiteti da parte del 4 volte campione del mondo nel corso della gara di Abu Dhabi. Va fatta innanzitutto una premessa: Verstappen, come raramente accaduto in passato si è scusato con Oscar Piastri in merito alla collisione in curva 1.

Parliamo del contatto tra l’anteriore destra della RB20 e la posteriore sinistra della MCL38, che ha causato il testacoda di entrambe le monoposto. Tipicamente, gli incidenti nel corso del primo giro venivano considerati fisiologica conseguenza della vicinanza di tutte le vetture dello schieramento e, in ragione di questo concetto, c’è stata sempre molta clemenza. Tuttavia, il nuovo corso della FIA sembra non tollerare alcun genere di scorrettezza, penalizzando in modo più che considerevole i piloti che macchina con un’infrazione la propria gara.

Probabilmente, l’ennesima sanzione di 10 secondi comminata all’olandese è dovuta anche al danno procurato a uno dei piloti ancora in lotta per il mondiale costruttori. Non c’è dubbio che Verstappen sia un osservato speciale della FIA, che negli ultimi tempi ha inflitto più sanzioni di quante l’originario di Hasselt ne abbia ricevute nella sua decennale carriera. La risposta del figlio di Jos è stata, come sempre, diretta e ruvida: “Volete darmi 20 secondi? Stupidi idioti…”. Non si tratta di uno qualunque, ma del campione del mondo in carica che, in mondovisione, ridicolizza l’ente di governo della categoria.

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lo scontro tra Max Verstappen (Red Bull) e Oscar Piastri (McLaren) nel primo giro del Gran Premio di Abu Dhabi 2024

Al termine della gara Max è stato ancora più esplicito, asserendo di non temere una possibile squalifica in relazione al numero di penalty points ricevuti, in quanto potrebbe essere una buona occasione per stare in famiglia e godersi il figlio in arrivo. Insomma, l’asso della Red Bull non ha alcuna intenzione di piegarsi alle direttive della FIA. Ma qualcuno ha davvero compreso le regole di condotta alle quali i piloti si devono attenere? La Federazione Internazionale è in una fase storica di profondo cambiamento che sta generando una tremenda confusione.

La stessa organizzazione dei piloti ha chiesto maggiore trasparenza in merito all’operato della FIA, a margine del licenziamento di Niel Wittich e della “promozione” di Rui Marques, già direttore di gara della formula cadetta. In questo scenario, le azioni in pista e le affermazioni del pilota della Red Bull rappresentano una spina nel fianco, di chi deve essere in grado di garantire la credibilità della classe regina del motorsport. La dimostrazione è rappresentata dalle sanzioni inflitte a Max, che risultano decisamente inappropriate.

Lavori socialmente utili per un’imprecazione verso la monoposto, penalità esagerate in termini di entità in gara e completo silenzio di fronte a un’affermazione che mette in discussione l’istituzione che pretende di governare la F1: la Federazione Internazionale. Tutto ciò non ha poi un grande senso. Che il campione del mondo non sia uno stinco di santo è cosa oramai assodata, andando a ritroso nelle sua carriera al volante di una monoposto. Ciò malgrado, il suo comportamento non trova un’adeguata risposta da parte dell’organo federale che non fa altro che punire senza proferire parola in merito.

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Max Verstappen (Red Bull) sul podio del Gran Premio del Qatar 2024

La FIA punisce Verstappen ma si mostra incapace di gestire la Formula 1

Secondo quanto appurato, i “lavori socialmente utili” che dovrà sostenere il campione del mondo, come “punizione” per il linguaggio inappropriato nell’incontro con la stampa alla vigilia del weekend di Singapore, lo vedranno impegnato in Rwanda il 13 dicembre insieme ai giovani piloti facenti parte del programma di sviluppo del RAC (Rwanda Automobile Club). Nello stesso giorno, assieme a tutti gli altri protagonisti della stagione 2024, Verstappen parteciperà alla cerimonia di premiazione ufficiale dei campionati FIA, nella tradizionale kermesse del “FIA Awards“, che quest’anno si terrà proprio nel paese africano la venerdì prossimo.

Quando la toppa è peggio del buco. In altri tempi, le intemperanze dei piloti, anche quelli più acclamati, erano punite in modo significativo. Del resto, Balestre non ci pensò due volte a ritirare la super licenza ad Ayrton Senna nell’inverno del 1989, dopo le dichiarazioni di fuoco del brasiliano contro il mandato del presidente francese e sull’amicizia che lo legava ad Alain Prost. In un certo senso, la spregiudicatezza di Verstappen mette in grande difficoltà la FIA, che di riflesso si cosparge di ridicolo nel momento in cui dovrebbe dimostrare autorevolezza.

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il presidente della FIA Bem Sulayem a colloquio con Max Verstappen (Red Bull)

Una competenza necessaria nella gestione delle penalità, in termini di applicabilità ed entità. Questo dovrebbe fare. L’organizzazione presieduta dall’ex realista emiratino Mohammed Ben Sulayem, almeno per quanto concerne la Formula 1, sta dimostrando di essere ormai inadeguata in tutte le aree che pretende di sovrintendere: sportiva, finanziaria, tecnica e disciplinare. Verstappen rappresenta solo il sale su una ferita che stenta a cicatrizzarsi. Sarà interessante capire se durante l’inverno cambierà qualcosa per migliorare la situazione in vista del mondiale 2025.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Ferrari – McLaren – F1Tv  

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