giovedì, Febbraio 13, 2025

F1|Domenicali: l’operazione che potenzia il ruolo di Stefano, forse

Il futuro di Domenicali e la F1, potrebbe essere ad una svolta significativa considerando la notizia di Chang quale nuovo presidente e amministratore delegato di Liberty Media. Ma siamo davvero sicuri che l’arrivo dell’asiatico sia una buona notizia per Stefano? La news riportata da diversi mass media, vede nel profilo del nuovo arrivato un manager di altissimo livello nel mondo dello sport e dell’intrattenimento. Prima di passare al comando della proprietà a stelle e strisce aveva svolto, tra gli altri, il ruolo di presidente esecutivo di EverPass Media e di amministratore delegato per la divisione cinese della NBA.

È inserito nella lista delle “Cinquanta persone più influenti nello Sport Business” della rivista Sports Business Journal e uno dei “Top 100 Executives in Cable” da Cablefax Magazine. E a ciò si aggiunge che, secondo diverse ricostruzioni giornalistiche, Chang sarebbe un manager che delegherebbe molto di più, lasciando quindi più spazio di manovra al presidente della F1, appunto Stefano Domenicali. Sarà vero? Non lo so. Ho più di una “suggestione” che l’ex Ferrari sia un perfetto esecutore di ordini altrui. E che, di converso, non sia un uomo capace di una visione, o come dicono i competenti, “vision propria” in F1.

Sia chiaro, non è né una critica né un elogio. E’ una mera constatazione. Per quel che riguarda la F1, prima in Ferrari a capo della squadra italiana e dopo, nella stessa categoria quale suo presidente, ha sempre avuto figure forti sopra di sé. Certo, vedremo come sempre cosa il tempo, ultimo e infallibile giudice, ci dirà. Permettete un appunto. Perché Domenicali viene così elogiato, soprattutto dai nostri media, tanto da sembrare una rock star? Esempio banale. Il nostro ripete: le piste storiche sono al centro del nostro interesse, ci mancherebbe.

F1 Domenicali
Derek Chang, nuovo presidente e CEO di Liberty Media

E da qualche giorno sono arrivati due siluri. SPA che viene declassata ad essere presente, dal 2030, a anni alterni, e Imola che probabilmente sparirà. Ammazza che continuità. E se è questo il modo di mantenere le promesse da parte di Domenicali, allora… stiamo freschi. Qualcuno mi dirà: si ma l’autodromo italiano… certo, ho capito, Imola può anche essere un discorso a parte. Ma la pista belga, ribattezzata da tanti l’università della F1? E come se in Indicar decidessero di fare la 500 miglia di Indianapolis ad anni alterni per far posto a circuiti scadenti o comunque non con quel fascino, con lo scopo di monetizzare di più.

F1, Domenicali: più spazio di manovra e meno occhi puntati addosso

Ed è quello che sta succedendo in F1 con la gestione Liberty Media. E, badate bene, il sottoscritto sa benissimo che il denaro non è lo sterco del diavolo e che è più che legittimo guadagnarci, trattandosi non di un’opera di carità ma di un’impresa a tutti gli effetti. Tuttavia, sarebbe più onesto e meno ipocrita essere chiari. E non girare attorno alla sostanza, con elaborate perifrasi in perfetto stile politichese democristiano. Sì, ma tu avevi promesso… beh, non proprio… io ho detto una cosa diversa. Così te la cavi sempre. Specie se poi trovi la stampa compiacente che non ti fa mai una, che sia una, domanda scomoda.

Ecco l’arte in cui eccelle Domenicali: la sua “oratoria”! L’ho chiamato il terminator della Formula Uno di un tempo, il Forlani della categoria, un vice di successo. L’ho pure chiamato Don Menicali per il suo fare pretesco e curiale. Ma la sua vera forza è appunto l’eloquio. Dire nulla per dire tutto. E da questo punto di vista possiamo dire che riesce ad irretire meravigliosamente il prossimo, complice la stampa che lo osanna. E questo sì che è un mistero gaudioso. Se fosse Nosferatu (a proposito, non vedo l’ora di vedere il secondo remake, da poco al Cinema), il nostro sarebbe capace di succhiarti il sangue. No?

F1 Domenicali
Stefano Stefano Domenicali, ex CEO della Formula Uno

E magari, al tempo stesso, farti pure sentire in colpa perché gliene vorresti dare. Ora arriveranno i cosiddetti nuovi tifosi, ammesso che esistano o che non siano una creazione mitologica dello stesso Domenicali, o chi per loro a dirmi: “Ciccio, sei dalla parte sbagliata della storia e della Storia”. In effetti mi è già accaduto su X. E mi sta bene. Mica si può sempre essere dalla parte giusta, no? E, d’altronde, talvolta la parte giusta non é quella giusta. E voi, che ne pensate? Se vi va fateci sapere con in vostri commenti. Li leggeremo per capire quale sia il vostro pensiero.

Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi

Immagini: FIA – F1Tv

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