La McLaren è forse il team di F1 più complesso da analizzare in vista della prossima stagione. La MCL38, mediamente, è stata la vettura più competitiva. Questo se consideriamo che ha portato a casa meno vittorie della RB20. La vettura 2024 è stata una naturale evoluzione della MCL60, dove, di fatto, è arrivata un re-impostazione completa del progetto tecnico. La massima concentrazione è avvenuta sullo sviluppo del fondo, macro componente cruciale per la generazione del carico aerodinamico con le wing car. Il team di Woking è riuscito a sbloccare tanta downforce e allargare la mappa aerodinamica.
Parliamo di un fattore ottenuto tramite l’utilizzo della galleria del vento di Toyota sino al mese di ottobre, mentre successivamente cominciarono a usare il nuovo impianto costruito nella sede britannica del team. Durante il mondiale di F1 che si è concluso di recente, McLaren si è concentrato anche su altre aree dell’auto. Il fondo non è stato ridisegnato più volte, come nel caso di Ferrari o di Mercedes. L’unica intervento degno di nota risale al Gran Premio di Miami e successivo ritocco in Texas. In Florida è arrivato un pacchetto parecchio ingente. Tante novità che hanno quasi stravolto la MCL38.
La struttura del fluido attorno alla vettura è variata sensibilmente. Mentre in Texas abbiamo visto in maniera chiara che tipo di direzione la McLaren abbia scelto per campionato 2025, con le geometrie del fondo riviste in diversi punti. Un’azione che vuole contribuire a un ulteriore miglioramento della stabilità inerente al carico sviluppato, in funzione delle variazioni di assetto della piattaforma. L’unico aggiornamento al bordo tagliente è comparso al Gran Premio d’Olanda, nutrendo un lavoro lineare programmato sulla scala degli aggiornamenti.
Nella prossima campagna agonistica, McLaren dovrà migliorare un aspetto in particolare. Ci riferiamo all’efficienza aerodinamica. Un parametro che già nel corso della stagione 2024 è stato attenzionato e non poco. In tal senso, vale la pena ricordare le sei variazioni alla geometria delle prese d’aria dei freni anteriori nel 2024. Una mossa che cercava un compromesso tra l’apertura per il raffreddamento e le perdite di downforce dovute alla presenza di tali dispositivi. Inoltre, per ben cinque volte, è stata pure modificata pure la sospensione anteriore della MCL38.
Parliamo dal punto di vista aerodinamico, per migliorare il condizionamento del flusso e diminuire le perdite di energia. Anche le geometrie delle pance hanno visto un paio di variazioni, con ritocchi alle coperture dei braccetti del gruppo sospensivo al retrotreno. Tutte azioni volte a ridurre le perdite di energia sparse lungo la vettura. Le modifiche più evidenti si registrano al posteriore, dove hanno fatto presenza, nelle 24 gare del mondiale, ben 9 specifiche differenti di beam wing, una piccola componente dell’auto che però è in grado di fare parecchio differenza.
F1, McLaren: tante novità per assestare il dominio nella stagione 2025
In questo modo, il team di F1 campione del mondo in carica cercava di ampliare il più possibile la finestra di setup della monoposto. Un buon investimento, considerando che la MCL38 è stata la vettura con maggior potenziale di adattamento nei vari circuiti. Un aspetto da non sottovalutare affatto. Un punto di forza della vetture che ci aspettiamo di poter osservare pure dal prossimo campionato. A differenza di Red Bull, per di più, sono arrivate anche diverse specifiche di ala posteriore. Una spesa ingente che però ha fornito eccome i vantaggi attesi nell’arco del campionato.
La squadra di Milton Keynes si sta interrogando a fondo sulle scelte prese lo scorsa annata e valuteranno bene cosa fare nel 2025, copiando probabilmente la strategia vincente della McLaren. Per trovare efficienza, in molti pensano che la squadra britannica potrebbe coprire la soluzione scelta da Ferrari con le prese d’aria a forma di “L”. Per quanto ci riguarda, pensiamo che un aggiornamento del genere non sarà presente, visto che, se lo avessero ritenuto effettivo, con ogni probabilità lo avremmo già sicuramente osservato in pista nel 2024.
McLaren, quanto ci sembra di capire, dovrebbe aver valutato poco vantaggiosa la soluzione della rossa, idea quella di Red Bull (tra le due comunque c’è una differenza). C’era inoltre un altro aspetto importante da valutare che riguarda la fine del regolamento attuale. Era quindi un po’ troppo tardi per adottare tale schema, studiarlo in pista e poi svilupparlo nel corso dei mesi. Senza contare l’alto costo che serviva per proporre una novità così importante in epoca budget cap. Benché non fosse un rischio grande (i team che la adottano non hanno avuto problemi) sembra comunque un’opzione improbabile.
Ci aspettiamo un ulteriore snellimento delle pance, una rivisitazione inerente il flusso che le investe e delle modifiche alla zona del cofano motore. Idem per le prese d’aria e un disegno dissimile di tutte le appendici che le stanno attorno. Non escludiamo, inoltre, un restyling della zona dell’abitacolo. Area in cui altre squadre hanno lavorato, ma che McLaren non ha toccato. Una zona che può essere una fonte immensa di perdite e per questo vanno gestite in modo accurato, perché stravolgere un concetto che in F1 funziona potrebbe portare fuori strada il punto di lavoro della monoposto.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: McLaren – F1Tv