lunedì, Gennaio 20, 2025

F1: McLaren 2025 e l’occasione da sfruttare. Gestire il talento

McLaren è campione del mondo di F1. Una soddisfazione mica da ridere, considerando che in circa un anno e mezzo il team ha cambiato pelle. Il merito va ascritto senza dubbio al collettivo, capace di fare gruppo e sovvertire uno status deficitario in cui la storica scuderia britannica era scivolata da tempo immemore, oramai. La mossa più azzeccata riguarda la promozione di Andrea Stella, ex ingegnere di pista di Fernando Alonso ai tempi della Ferrari. Il tecnico originario di Orvieto era la persona giusta per guidare una squadra spenta, abbandonata a sé stessa.

E cavolo se lo ha fatto bene, sotto la supervisione di Zak Brown che, oltre ad avergli concesso tanto potere decisionale, assieme a lui ha messo alla porta un certo numero di individui insoddisfatti della loro occupazione. Tagliare i rami secchi è stata un’operazione indispensabile che ha fatto rifiorire speranze e aneliti. Nemmeno McLaren aveva pensato che scalare la classifica sino al vertice potesse essere un’operazione così rapida. Eppure la somma dei provvedimenti presi ha funzionato e non poco. Il tema più interessante, all’interno di questo ragionamento, riguarda una capacità.

McLaren F1
Andrea Stella, team principal della scuderia McLaren F1 Team

Ne abbiamo già parlato a più riprese sulle nostre pagine, e ci riferiamo all’abilità dimostrata a livello tecnico. Il team di F1 che indossa i colori sgargianti della papaya, infatti, non solo ha costruito una vettura vincente, la MCL38, ma bensì è stato capace di aggiornare in maniera progressiva e costante la vettura. A conti fatti, McLaren è l’unico gruppo di lavoro che non ha sbagliato una virgola sugli aggiornamenti, fornendo tanta competitività alla monoposto in punti chiave della campagna agonistica 2024. Un mezzo meccanico solido, capace di adattarsi sempre in maniera ottimale a qualsiasi layout.

F1, McLaren: Piastri promette battaglia per il mondiale piloti

Qualcosa è mancato, però. Parliamo dell’esperienza per gestire un vantaggio che poteva portare più risultati. Il titolo dedicato a chi costruisce le vetture è arrivato. Tutto vero. Ma lo ha fatto solamente all’ultima gara, quando poteva già essere in tasca da diversi mesi. Per quello piloti, invece, non c’è stato nulla da fare. Indubbiamente Max Verstappen è stato superlativo. Una prova di forza assurda, quella dell’olandese. Supportato da una squadra esperta ma comunque in grossa difficoltà a livello tecnico. Il capolavoro del talento di Hasselt entra di diritto e in maniera prepotente negli annali della F1.

McLaren F1
Oscar Piastri (McLaren) – Gp Stati Uniti 2024

Tuttavia, dobbiamo essere molto chiari a tal proposito, una bella fetta del merito va attribuita al ruolo dei piloti McLaren. Dovevano e potevano fare di più, Lando e Oscar. Le loro prestazioni hanno spesso lasciato a desiderare. Dire qualcosa di diverso vorrebbe dire mentire. Per di più ha fatto presenza una discreta dualità tra i due. Momenti di tensione che la scuderia inglese non ha saputo gestire. Si è deciso di puntare su Norris troppo tardi. Il britannico ne ha risentito parecchio, perché l’australiano, sebbene ancora immaturo sotto certi aspetti, con un rendimento tutto tranne che costante, è stato spesso molto rapido.

Non sentire tutto il supporto della scuderia alle tue spalle è complicato, specie quando stai lottando contro uno dei piloti di F1 più forti di sempre. All’interno di questo scenario Piastri si è fatto da parte senza troppi patemi. D’altra parte era lontano dalla vetta e contava un’esperienza minore all’interno della squadra. Amministrare il suo rendimento è stato quindi abbastanza semplice, questione che per la stagione 2025 sarà ben differente. Lui stesso ne ha fatto parola in tempi non sospetti, lanciando la sfida al suo compagno di squadra per il mondiale venturo.

Piastri non deve imparare a fare nulla. È un pilota di talento, completo. Sa esattamente cosa e come farlo. Deve solamente trovare una costanza di performance e credere in sé stesso perché, a nostro modo di vedere, non ha nulla da invidiare a Lando. Se la può tranquillamente giocare, insomma. L’esperienza accumulata nel 2024 sarà molto utile sotto questo profilo. Consapevolezza: ecco l’obiettivo primario. La soddisfazione che ha provato al termine della passata stagione va azzerata, per puntare verso un target decisamente più alto, specie se McLaren continuerà ad essere il punto di riferimento.

McLaren F1
Oscar Piastri (McLaren) a bordo della MCL38 – Q3 – GP Abu Dhabi 2024

Tra qualche mese prenderà il via l’ultimo campionato prima della rivoluzione regolamentare. Contesto dove McLaren non avrà alcuna certezza, come le altre scuderie di F1, in merito alle prestazioni che sarà in grado di produrre. Mentre nel 2025, salvo sorprese inattese, i valori saranno pressoché confermati e la possibilità di lottare al vertice ci dovrebbe essere. Piastri lo sa e sta lavorando molto duro, a livello mentale, proprio per questo. Se le circostanze saranno ancora favorevoli, la chance di nutrire il sogno e lottare per il titolo piloti andrà sfruttata appieno.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: Red Bull – F1Tv

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