domenica, Gennaio 19, 2025

F1, la sfida di Newey: regolamento opposto alle sue convinzioni

Il grande assente della stagione di F1 2025 in parte sarà Adrian Newey. Il progettista britannico sta per concludere una sorta di congedo imposto da Red Bull, nonostante non faccia più parte del programma della squadra di Milton Keynes dal Gran Premio del Giappone dello scorso anno. Parliamo di oltre otto mesi, in cui il progettista ha potuto operare solo allo sviluppo della Hypercar RB17. L’ingegnere ha recentemente fatto luce in merito al suo operato in Red Bull, dopo l’annuncio della separazione dal team diretto da Christian Horner.

Nonostante il progetto della Hypercar sia iniziato nel 2021, Newey è stato molto coinvolto nello sviluppo della RB16B e, in occasione della rivoluzione regolamentare del 2022, il mago dell’aerodinamica ha ammesso di essere stato meno chiamato in causa nella progettazione della RB20, rispetto al precedente triennio. Al netto del disordine organizzativo derivante dall’indagine interna nei confronti di Horner, Adrian aveva bisogno di una nuova sfida. Per sua stessa ammissione, le ragioni sono state molteplici, sostenendo che sino a qualche anno fa era convinto di concludere la sua carriera in Red Bull.

Newey F1
Adrian Newey (Red Bull) nel weekend a Monte Carlo

Probabilmente il clima interno alla scuderia austriaca non era più adatto al modo di operare del più talentoso designer della F1. Il nuovo capitolo della sua carriera in Aston Martin richiederà in principio molto impegno, con lo spirito di fare il miglior lavoro possibile e calarsi nel nuovo contesto in una squadra che, Newey, reputa matura nonostante la scorsa campagna sia stata molto deludente. Adrian vive il passaggio a Silverstone in modo simile a quando lasciò McLaren divenendo direttore tecnico Red Bull. Secondo l’inglese fu una mossa coraggiosa, forse stupida, ma alla fine funzionò eccome.

F1, Newey: le sfide imposte da un nuovo regolamento opposto alla visione di Adrian

Per Newey, il 2026 sarà un cambiamento enorme perché riguarda sia i propulsori che il telaio. In merito alla nuova architettura delle power unit 2.0, il britannico è molto critico nei confronti della Federazione Internazionale. Lo è da parecchio tempo, in quanto secondo il suo parere, la FIA non ha tenuto conto, in un primo momento, degli interventi necessari su telaio e aerodinamica delle future vetture. L’idea originale della divisione monoposto partorita dall’organo federale, infatti, era quella di ricavare circa 400 kW dall’unità endotermica e altrettanti dalla parte ibrida, composta dal solo moto generatore MGU-K, eliminando il recupero dell’entalpia dei gas di scarico.

Newey F1
Adrian Newey Lawrence Stroll durante la presentazione del genio di Stanford Upon Avon

Successivamente, si sono resi conto che 400 kW prodotti solamente dalla componente elettrica erano troppi per essere sostenibili nell’arco di un giro. Per tale ragione la potenza è stata ridotta a 350 kW. Adrian nutre ancora molta preoccupazione. Le monoposto potrebbero essere significativamente più lente sui rettilinei, perché potrebbe esaurirsi l’energia dei pacchi batteria. “È un regolamento introdotto per attrarre nuovi costruttori e mantenere gli attuali. In tal senso è stato un successo perché arriverà Audi e si è invertita la decisione di Honda di uscire dalla F1. Io avrei fatto il contrario, per essere onesto“.

Newey prosegue: “prima di tutto, credo che la cosa più importante in F1 sia l’individualità delle auto. Se le regole su telaio e aerodinamica diventano eccessivamente restrittive, allora tutte le monoposto sembreranno uguali. Se si guarda ad altre categorie l’IndyCar è l’esempio perfetto: sono passati dall’essere una serie di grande successo, con molti costruttori nella metà degli anni 90, a un unico “garagista” come Dallara. Tutti guidano la medesima auto e l’interesse del pubblico è diminuito”, sostiene il futuro progettista e azionista di Aston Martin che poi aggiunge:

Il percorso elettrico non è stato figlio della ricerca dei colossi dell’automotive, ma una prescrizione dalla maggior parte dei governi europei: Non hanno chiesto ai costruttori di risolvere un problema ricercando delle soluzioni. Hanno detto che questo era quello che volevano senza diritto di replica. Ora dovete passare al full electric. Penso che l’elettrificazione abbia le sue applicazioni: è una grande tecnologia e si sta sviluppando rapidamente, ma che sia una tecnologia imposta e che sia tutto ciò che puoi avere, senza consentire ai costruttori di fare ricerca e trovare alternative, non mi trova d’accordo.”

Newey F1
Adrian Newey alla presentazione Aston Martin

Tornando al prossimo futuro, Newey ha spiegato che il suo obiettivo principale dal 2 marzo sarà il progetto tecnico Aston Martin 2026. Per Adrian sarà una partenza con un gap di due mesi rispetto alla concorrenza. In realtà, secondo lui, il ritardo sarà anche più ampio perché dovrà conoscere un nuovo team di F1, nonostante ritroverà alcune persone con cui ha avuto modo di lavorare in passato. Pretattica? Forse, perché nulla può fermare la mente di un genio, nonostante non abbia avuto ancora la possibilità di sperimentare le sue intuizioni attraverso gli strumenti in dotazione.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Aston Martin – F1TV

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