lunedì, Gennaio 20, 2025

F1, Pirelli: la complessità del duplice programma “in solitaria”

Nella F1 lo sviluppo di Pirelli relativo al prodotto gomma non è mai cessato, questo malgrado la massima categoria del motorsport abbiamo deciso di vere un fornitore unico da oramai diverse annate. Le numerose modifiche ai regolamenti tecnici, infatti, hanno obbligato il costruttore italiano a essere sempre al passo con le specifiche tecniche del quadro normativo di riferimento, possibilmente andando a soddisfare i desideri dei team. In diverse circostanze, il team diretto da Mario Isola ha dovuto affidare la progettazione degli pneumatici alla scorta delle simulazioni.

È successo tra il 2016 e il 2021 e continua ad essere lo stesso alla vigilia dell’ennesima rivoluzione normativa sulle vetture della classe regina. La continua sinergia con le scuderie è fondamentale, affinché Pirelli possa sviluppare e produrre pneumatici adeguati a una piattaforma di riferimento in continua evoluzione. Per piattaforma, si intendono chiaramente le monoposto di F1 che, in regime di continuità regolamentare, sono sempre più performanti grazie al lavoro dei progettisti, mirato alla ricerca di maggiore deportanza per ottenere il massimo dalla vetture.

Questo preciso trend è confermato dalla comparazione dei dati tra il 2023 e la passata campagna agonistica. Il tempo medio delle pole position stagionali (in condizioni di asciutto) è sceso di otto decimi di secondo nello scorso campionato, mentre il giro più veloce medio in gara si è ridotto di sei decimi. Il fornitore degli pneumatici ha ricevuto nuove simulazioni dai team a fine novembre, utilizzate per stimare quanto ulteriormente potrebbero evolversi i guadagni di tempo sul giro nel 2025, unitamente al test post-season disputato ad Abu Dhabi, a valle dell’atto conclusivo dello scorso mondiale.

F1 Pirelli
Simone Berra, chief engineer di Pirelli Motorsport

Giunti al quarto (e ultimo) anno di continuità regolamentare, il progresso prestazionale delle vetture dovrebbe iniziare a diminuire. Tuttavia, Simone Berra, ingegnere capo di Pirelli, sostiene che le simulazioni non possono essere considerate il “verbo”:
Abbiamo visto carichi molto elevati da due o tre squadre“, riferisce. “Di solito abbiamo la simulazione per l’anno a metà e alla fine della stagione. Nessuno pensava di avere questo tipo di carichi. Pensavamo che avrebbero raggiunto il massimo livello di prestazioni, ma c’è ancora qualcosa da guadagnare. Il tutto è molto interessate.

Nonostante il 2025 sarà l’ultima stagione con questa generazione di gomme, Pirelli non crede che i team rallenteranno lo sviluppo dei loro progetti.il gommista della Bicocca ha già dimostrato, nel recente passato, un’ottima reattività rispetto alle performance sensibilmente diverse da quelle apprezzate nelle simulazioni. L’anno scorso, ad esempio, ricorderemo come abbia introdotto una nuova costruzione a metà campionato, Gran Premio di Gran Bretagna. Questa è stata pensata per adattarsi alle maggiori velocità e ai carichi delle auto, rispetto ai dati acquisiti nei test pre-season.

Pirelli F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-24 – GP Gran Bretagna edizione 2024

F1, l’impegno Pirelli tra presente e futuro

Parallelamente al monitoring dei prodotti sviluppati per la stagione corrente, Pirelli svilupperà i nuovi pneumatici per le monoposto 2026, sempre da 18 pollici, ma di larghezza inferiore a quelli attuali, per diminuire la resistenza all’avanzamento delle future vetture. Un sforzo enorme, considerando che i test in pista saranno poco attendibili, in quanto le squadre hanno fornito e forniranno monoposto realizzate secondo l’attuale regolamento e adattate per simulare approssimativamente il comportamento delle vetture della prossima campagna.

Pirelli F1
tecnico di Pirelli controlla le gomme Hard della Ferrari

Come accaduto nel passato, senza dubbio Pirelli dovrà fare grande affidamento sul campo ipotetico e sul supporto che i team potranno fornire sulla scorta delle rispettive simulazioni. Avere un modellino 2026 con le gomme e poterlo piazzare in galleria del vento aiuterebbe e non poco. Ma la FIA non ha nemmeno pensato a questa opzione. L’azienda italiana sta dimostrando di essere sempre all’altezza del ruolo di fornitore unifica della F1, con un contratto che al momento arriva sino 2027. Senza dimenticare che la società milanese fornisce gli pneumatici anche per i campionati di F2 e F3.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

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